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Re: Nairobi: demolizioni a Deep Sea
- Subject: Re: Nairobi: demolizioni a Deep Sea
- From: "Info Chiama l'Africa" <info at chiamalafricafano.org>
- Date: Wed, 28 Sep 2005 20:10:09 +0200
Padre Franco, sono Italo Nannini di Chiama l'Africa di Fano. Partecipo con grande interesse e vicinanza alle vicende che affliggono tanti nostri fratelli.....baraccati, senza nome e senza diritti. In questi giorni a Fano c'è la Settimana Africana Regionale con Convegni, Mostre, Concerti ecc : si parla soprattutto di diritti, di giustizia, stop alla povertà, ma....con l'Africa nel cuore non ci arrendiamo e proseguiamo nella sensibilizzazione e nella giusta informazione di un'Africa che lotta e che vuole stare in piedi. Un caro saluto a tutti. ITALO NANNINI ----- Original Message ----- From: <wnairobiw at giovaniemissione.it> To: <africa at peacelink.it> Sent: Wednesday, September 28, 2005 2:52 PM Subject: Nairobi: demolizioni a Deep Sea > Continuano le demolizine delle non-case negli slum di Nairobi ... > > Silvia > WNAirobiW! - http://www.giovaniemissione.it/mondo/campagnanosfrattohome.htm > ---------------- > Demolizioni a Deep Sea > mercoledì, 28 settembre, 2005 > > A Nairobi, nella parte benestante della capitale dove sono situate le > mbasciate e vivono i rappresentanti del governo, lo scorso 23 settembre > c'è stata la demolizione della baraccopoli di Deep Sea. Alle ore 24,30 un > camion pieno di soldati della Regional Administration e di uomini > assoldati per l'occasione, sono entrati nello slum di Deep Sea (850 > famiglie) seguiti da un rumoroso Caterpillar. "Fuori tutti dalle case - > hanno gridato - incomincia la demolizione...". "E' avvenuto il finimondo > in quelle casette di lastre zincate. La gente ha cominciato a uscire > spaventata salvando il salvabile, prima i bambini, poi i vestiti, le > coperte, i letti e quelle poche cose che avevano, buttando tutto sul > terreno antistante dove non c'erano costruzioni. > > La prima fila di case sopra il campetto da gioco (circa 185) sono state > sventrate subito" racconta il padre della Consolata, Franco Cellana che è > stato subito chiamato ed è riuscito a fermare la demolizione. "Questo e' > un grande atto di coruzzione e i responsabili e gli chief devono rimanere > fuori da questo pezzo di terra. Anche se e' avvenuta una vendita sara' > annullato il title deed (certificato di proprieta') per non aver > rispettato le leggi del paese e il diritto della gente" ha scritto padre > Cellana nella sua lettera sulle demolizioni nello slum di Deep Sea. Sulla > situazione abitativa a Nairobi sta facendo pressioni la campagna "W > Nairobi W!" che chiede la conversione del debito estero del Kenya in nuove > politiche abitative. > > Fonte: Campagna W Nairobi W! > > NAIROBI NELLA SOFFERENZA E SPERANZA > BREVE RAPPORTO DELLA DEMOLIZIONE DI DEEP SEA > > > Il fatto. > > > Venerdi notte 23 settembre alle ore 24,30 un camion pieno di > soldati della Regional Administration (10), e di uomini > assoldati per l'occasione, sono entrati nello slum di Deep Sea > (850 famiglie) seguiti da un rumoroso Caterpillar. "Fuori > tutti dalle case - hanno gridato - incomincia la > demolizione..." > > > E' avvenuto il finimondo in quelle casette di lastre zincate. > La gente ha cominciato a uscire spaventata salvando il > salvabile, prima i bambini, poi i vestiti, le coperte, i letti > e quelle poche cose che avevano, buttando tutto sul terreno > antistante dove non c'erano costruzioni. La prima fila di case > sopra il campetto da gioco (circa 185) sono state sventrate > subito. Alla 2,00 di notte Virginia e responsabili hanno > chiamato alla Consolata, e P. Tobias ha chiamato anche me > avvisandomi di quello che stava capitando. > > > A quell'ora io non potevo uscire da Kahawa per troppo pericolo sulla strada. > > > Piano piano il caterpillar ha fatto il giro per stendere la seconda fila > di case (170). Il grido e' stato: "Via tutti, distruggiamo il villaggio!" > Il panico e' cresciuto a dismisura. > > > Alle 5,30 sono partito per Deep Sea e alle 6,00 ero sul posto. > Un inferno: il caterpillar minaccioso che sfondava le case, la > gente che da ogni casa del villaggio toglieva tutto, porte, > masserizie, pentole. Gli uomini che smantellavano le loro > stesse case nella parte bassa per paura di perdere tutto. Ho > trovato una comunita' distrutta. E ormai il caterpillar stava > distruggendo la terza fila all'altezza del laboratorio e > dell'asilo. > > > Con coraggio dopo aver sentito le prime notizie e aver visto il disastro , > sono saltato sul caterpillar che in quel momento aveva un attimo di sosta. > " Fermatevi tutti - ho gridato in kiswahili e in inglese - voglio sapere > chi ha dato l'ordine di distruggere, si faccia avanti il responsabile, > perche' chiamo subito il Vice Presidente e il sindaco di Nairobi". > Silenzio assoluto. Ho ripetuto l'ordine, ho dato coraggio alla gente e ho > ordinato anche a loro di non smantellare le proprie case. Trovo il > responsabile che intanto si era nascosto. "Ho ricevuto ordini dall'alto - > mi risponde - chiama il PC (Provincial Commissioner)". "Tu ferma tutto il > tuo gruppo, vai via con i militari e con gli altri uomini, e io faro' > chiarezza di questo ordine. Quello che ti do e' anche un ordine superiore > che viene dalla legge di questo paese e di questo governo", please stop > the demolitions now!!! Breve momento di suspense, ho temuto una reazione, > ma poi.... > > > Si sono radunati, sono saliti sul camion e se ne sono andati, > il caterpillar ha fatto dietrofront, qualcuno di loro piu' > sensibile ci ha confidato che avevano ricevuto 3000 schellini > per fare quel lavoro, e alcuni ragazzi di strada di Kangemi > 200 scellini. Quello che e' apparso subito chiaro che e' che > l'ordine non era venuto dal governo ma da gente interessata > (PC, DO) che devono aver ricevuto una grossa somma da alcuni > indiani in cambio di quel terreno di Deep Sea. Si parla di 20 > milioni di scellini (circa 200 mila euro). Un vero atto di > alta corruzione. > > > L'azione di risposta. > > > Subito, erano verso le 8 del mattino abbiamo messo in atto la macchina > della pubblicita'. Chiama la stampa, le televisioni, le diverse > associazioni di ogni genere, per i diritti umani, per la vita, la croce > rossa ecc. Sono stati informati Exodus/Kutoka, Kituo cha Sheria, Pamoja > trust che difendono i diritti degli slums di Nairobi. E abbiamo contattato > i responsabili del Governo tutti assenti dalla citta' in quella mattina > che pero' hanno promesso di venire a visitare il villaggio la domenica. > Dalla parrocchia della Consolata sono arrivati Peter, Elisabeth, i > responsabili del Consiglio pastorale e del gruppo di Giustizia e Pace. > Abbiamo fatto un raduno a Suswa con i leaders di Deep Sea per vedere come > proseguire e preparare la strategia giusta per lunedi' giorno di apertura > degli uffici. Virginia come sempre e' stata la persona chiave per definire > le cose con urgenza. Grace e' stata anche presente dai primi momenti per > consolare le famiglie e i bambini. Poi Josephine, Lidya, Jane e tutti gli > altri. > > > Ma la gente sfiduciata ha continuato a smantellare le proprie case e > parecchi se ne sono andati a Kangemi o in altri slums della zona. Alla > sera del sabato tutte le televisioni hanno dato il rapporto su Deep Sea > con diverse interviste e devo dire che tutti insieme ci siamo fatti onore > per la forza del messaggio che abbiamo saputo comunicare. Mi sono arrivate > moltissime telefonate di solidarieta' per quanto era capitato. Tutto il > Kenya ha potuto vedere e costatare. > > > Il Governo. > > > Alla sera della domenica sono ritornato a Deep Sea per > valutare la situazione. Mi arriva una telefonata dalla > parlamentare della zona:" Veniamo adesso, fatti trovare". > Quale gioia per tutti noi. E' arrivata appunto Betty Tett, > accompagnata dal sindaco di Nairobi, Dick Wathika e dall' > assistant minister del governo locale, Maina Kamanda. > > > Sono rimasti esterrefatti, hanno dato il sentito "pole" alla gente, e uno > alla volta hanno messo in riga tutti dopo aver sentito la presentazione > mia e di Virginia. Questo in sintesi il loro messaggio: > > > Questa demolizione non e' stata ordinata dal governo, che in genere da > previo avviso per decisioni di questo genere. > > Questo e' un grande atto di coruzzione avvenuto, e i responsabili PC,DO e > chief devono rimanere fuori da questo pezzo di terra. Anche se e' avvenuta > una vendita sara' annullato il title deed (certificato di proprieta') per > non aver rispettato le leggi del paese e il diritto della gente. > > Chiediamo scusa a coloro che hanno dato un grande contributo allo sviluppo > di questa comunita' per quanto e' avvenuto e preghiamo l'ambasciata > italiana, i gruppi che hanno lavorato, le persone tutte che hanno > collaborato qui, di continuare a sostenere la ricostruzione e i futuri > piani di questo villaggio. > > Chiediamo a te Padre di coordinare le attivita' in modo che questo > villaggio riprenda a vivere. Da adesso in avanti chi vuole restare ha il > pieno diritto di ricostruire la sua casa. E noi per primi daremo un aiuto > consistente.......... > > Non potete immaginare la felicita' della gente. Hanno cantato, ballato, > gioito e insieme abbiamo ringraziato Dio per il dono della vita e della > speranza. Virginia ha chiesto che nel villaggio sia collocata una statua > della Madonna perche' e' stata quella, dice, che ha salvato la > situazione. I tanti rosari e suppliche sono stati esauditi. > > > La fede e' sempre la prima dimensione che conduce ogni popolo in > difficolta' verso la pienezza di un futuro migliore. Il ringraziamento a > Dio nella messa solenne che hanno chiesto diventera' la pietra miliare del > nuovo, che e' all'orizzonte. > > > > > > Il futuro immediato. > > > Non ve lo posso ancora definire. Ci sono problemi di terra, di > case, di proprieta' da capire e risolvere. In questi prossimi > giorni ve lo diremo. Per adesso bisogna arrivare a tutti > specie i piu' piccoli con cibo, coperte, sapone, vestiti. > Piano piano i piu' fortunati stanno rientrando nelle loro > casette semidistrutte, altri stanno aspettando la manna del > cielo per tentare di ricostruire di nuovo cio' che e' stato > cosi' violentemente demolito, altri cercano di approfittare > bdella situazione per prendere il piu' grande vantaggio. > > > Vogliamo anzitutto costituire un consiglio di villaggio per arginare > situazioni di profitto degli uni sugli altri; secondo trovare subito aiuti > concreti per mettere le famiglie a salvo prima delle pioggie ormai > imminenti; terzo presentare immediatamente al governo le alternative per > la clinica- ambulatorio nuovo e l'asilo per i bambini nella zona che fu > assegnata recentemente. > > Grazie della vostra solidarieta', della vostra forza e speranza che ci > avete comunicato. Se riusciamo a ripartire con il piede giusto, Deep Sea > potrebbe diventare un esempio di riqualificazione degli slums di cui tanto > si parla, senza violenza e reazione della gente dopo aver subito una > cosi' grave ingiustizia. > > > Nella grande disgrazia della demolizione potrebbe nascere oggi quel fiore > di sviluppo che sempre abbiamo sognato per Deep Sea: una strada decente, > un asilo nuovo col suo campetto da gioco, la clinica-ambulatorio con > elettricita' e acqua. > > > Vi saluto tutti con affetto e gratitudine > > > Vostro > p. > Franco > Cellana > > > > -- > Mailing list Africa dell'associazione PeaceLink. > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > Archivio messaggi: http://www.peacelink.it/webgate/africa/maillist.html > Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: > http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html >
- References:
- Nairobi: demolizioni a Deep Sea
- From: wnairobiw at giovaniemissione.it
- Nairobi: demolizioni a Deep Sea
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