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Newsletter Anno 3, n. 15 - 30 agosto 2005
- Subject: Newsletter Anno 3, n. 15 - 30 agosto 2005
- From: "Circolo Culturale Africa" <segreteria at circoloafrica.org>
- Date: Tue, 30 Aug 2005 23:14:38 +0200
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NEWSLETTER DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA PER LA CITTADINANZA ATTIVA Anno 3, n. 15 - 30 agosto 2005 A cura di Gabriele Sospiro Con la collaborazione di: Olivier Gbezera ************************************************************* INDICE 1. FINITE LE VACANZE. RIAPRE IL CIRCOLO AFRICA 2. ATTIVITÀ DEL CENTRO 3. RIFUGIATI CENTRO-AFRICANI IN CIAD 4. INCENDI A PARIGI 5. FRANCIA E INGRESSO DELLA TURCHIA 6. I BORGHI E LE PIAZZE DELL'ECONOMIA SOLIDALE ************************************************************* *********************************************** 1. FINITE LE VACANZE. RIAPRE IL CIRCOLO AFRICA *********************************************** Eccoci di nuovo! Finite le vacanze. Anche il circolo culturale Africa riaprirà le porte a partire da venerdì 2 settembre. Come abbiamo detto in occasione dell'ultima newsletter ci avviciniamo ad una stagione autunnale che sarà molto intensa considerate le numerose iniziative culturali, politiche e ricreative che stiamo promuovendo e progettando tra le quali menzioniamo: l'assemblea dell'ONU dei giovani (se avete un'età entro i 25 anni e siete immigrati/e di seconda generazione e volete partecipare inviateci un email...), i festeggiamenti per l'anno nuovo etiopico (l'11 settembre... come potrete vedere non c'è solo un 11 settembre...) e l'iniziativa per ricordare Thomas Sankarà. Insomma, il mese di settembre si preannuncia abbastanza denso!! ---------------------------------------------------- Here we are again! The vacations ended up. The Africa Cultural Club will reopen the doors starting from Friday September 2. As we have said in occasion of the last newsletter we are approaching to an autumnal season that will be much intense considering the numerous cultural, political and recreational initiatives that we are promoting and planning between which we mention: the assembly of the UN of the young people (if you have an age within the 25 years and you are immigrants of second generation and you want to participate in send an email to us...), the party for Ethiopian new year (the September 11... as you might see there is not only one September 11...) and the initiative to remember Thomas Sankarà. All considered, September is preannounced quite dense!! ************************ 2. ATTIVITÀ DEL CENTRO ************************ Il Centro di Documentazione e Ricerca per la Cittadinanza Attiva è aperto il Martedì e Giovedì dalle 10 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Se avete libri da proporre così che noi possiamo acquistarli fatecelo sapere! Se state facendo una tesi di laurea o ricerche sull'immigrazione, sull'economia politica, o su temi riguardanti il terzo settore, etc. presso il nostro Centro potete ottenere informazioni ad hoc previa prenotazione telefonica. Per contatti ed eventuali prenotazioni 071/2072585 ---------------------------------------------------- The Center of Documentation and Research for Active Citizenship is opened Tuesday and Thursday from 10 to 13 and from 15 to 18.00. If you have any books to propose so that we can buy them please let us know. If you are working on your bachelor thesis or you are carrying out a research on migration, political economy, or issues inherent not profit, etc. in our Center you will able to get some information ad hoc. Telephone reservation is needed. For contacts: +39/071/2072585 ************************************* 3. RIFUGIATI CENTRO-AFRICANI IN CIAD ************************************* 4000 rifugiati centro africani sono arrivati nel sud del Ciad dall'inizio di Agosto, fuggendo i gruppi armati accusati di violenza e di saccheggio nel nord della Repubblica Centro Africana. La maggioranza di loro sono fuggiti fuggito dopo gli attacchi nella città di Paoua, il 7 e il 9 di Agosto. Non è la prima volta che molti centro-africani fuggono verso il Ciad. A giugno e luglio, circa 10.000 avevano già lasciato la loro casa, per la stessa ragione. E due anni fa, erano stati 30.000 a fuggire dopo il colpo di stato che ha portato al potere il generale Francois Bozize. In conseguenza di ciò, sono circa oggi 45.000 rifugiati centro-africani che vivono nel Sud del Ciad vicino alla città di Gore. Questa instabilità politica è chiaramente un risultato degli anni di ribellioni, di colpi di stato e di guerre civile che hanno colpito la Repubblica Centro Africana in questi ultimi dieci anni, ma anche del coinvolgimento dell'esercito e delle milizie del Ciad negli affari interni del paese. Tuttavia, i due eserciti lavorano insieme ora per eliminare questi gruppi armati. Pero la situazione nel Nord del paese è rimasta pericolosa e le organizzazioni che provvedono agli aiuti non possono intervenire. Questo crea un problema di più per la popolazione, dato che erano queste organizzazioni a prendersi cura di essi. Si pone a questo punto anche la domanda sulla capacità del Ciad di poter accogliere questi rifugiati, dato che ci ne sono anche altri 200.000 sudanesi nell'Est del paese. ----------------------------------------------------------------------- 4000 Central-African refugees have fled the north of the country to seek refuge in southern Chad since early august, fleeing from armed groups accused of rape and of pillage. Most of these refugees crossed the border after attacks in the Paoua region, on the 7th and 9th of August. It is the third massive exile to Chad, after 10.000 Central-Africans left the country in June and July, as a result of military action against such armed groups. In 2003, more than 30.000 fled, because of the military coup d'etat that brought the General Francois Bozize into office. As a result, around 45.000 Central-African refugees are living in southern Chad, near Gore. This instability is clearly a result of the years of rebellion, civil war and coups d'etat that have rocked the Central African Republic for almost a decade now, and also of the involvement of the Chadian army as well as Chadian-based militias in the country's internal affairs. Both armies are now working hand in hand to eliminate these armed groups. The situation in the northern regions of CAR is still unsafe nonetheless, and NGOs can no longer operate there because of security concerns. This brings further difficulties to the local population, as they were providing most of the basic care. Chad's ability to receive more refugees is also in jeopardy, as it already hosts 200.000 Sudanese refugees in the East. ******************** 4. INCENDI A PARIGI ******************** Un altro incendio ha ucciso 7 persone (3 bambini) e ne ha ferite 14 ieri (dei quale 5 vigili del fuoco), due giorni dopo quello che ha ucciso altre 17 persone, venerdì scorso. Un incendio analogo era anche successo quattro mesi fa, facendo 24 vittime. Tutti gli incendi si sono svolti in edifici dove abitavano africani, che aspettavano -a volta da parecchi anni- di ricevere un altro alloggio dai servizi sociali della città di Parigi. Questi incendi sono segnale dei problemi delle case a Parigi, ed anche dei problemi per adeguare gli edifici alle norme di sicurezza attuali. Di conseguenza, tante persone devono vivere in edifici vetusti, nei quali la sicurezza non è, purtroppo, molto importante. Secondo il ministro francese dell'impiego, della coesione sociale Jean Louis Borloo, sono 500 gli edifici pericolosi a Parigi. Invece, secondo il sindaco Bertrand Delanoe, sono circa 1000. E secondo la fondazione del Abate Pierre, 3 milioni le persone che vivono in condizioni precarie, fra le quali 1 milione non hanno accesso all'acqua, ai servizi e al riscaldamento. Gli ufficiali francesi hanno espresso la loro indignazione e loro collera, e hanno promesso di cambiare la situazione, ma ci vorrà molto di più che semplice parole per calmare gli Africani e gli migranti che hanno manifestato domenica contro le condizioni abitative. Una riunione fra le associazioni (che devono spesso "sostituirsi" ai servizi sociali della città), i proprietari degli edifici sociali e l'amministrazione avrà luogo nei prossimi giorni. ----------------------------------------------------------------------- Yet another apartments block fire in Paris has killed seven (of which 3 children) and injured fourteen (of which five firemen), in a building where a dozen of families from Ivory Coast were living. This is the second fire in three days, the first one having killed 17 on Friday. A similar fire occurred four months ago, killing 24. All of these fires have taken place in buildings were African families were living, most of them waiting -sometimes for years- to be reallocated by the social services. These fires are a grueling reminder of the social lodging crisis in Paris (and in France), as the city has been unable to upgrade its apartments blocks. A large number of people end up living in overcrowded buildings, where security norms are overlooked. Estimations of risky buildings in Paris range from 500 (French minister of Employment, Social Cohesion and Lodging Jean-Louis Borloo) to 1.000 (Paris mayor Bertrand Delanoe). According to the Abbe Pierre Foundation (which helps the needy), three million people live in unhealthy conditions in France, one million of them having no access to water, toilets and heating. Although all French officials have expressed sadness and anger at these events, as well as the will to improve the situation, it will take more than strong words to ease the African and migrant communities, who took to the street on Sunday to protest against their living conditions. A meeting with local associations (who often have to "replace" the city's social services), social building owners and local administrations to adress the issue has been called upon in the next days. ************************************* 5. FRANCIA E INGRESSO DELLA TURCHIA ************************************* Ieri, il Presidente francese Jacques Chirac ha di nuovo chiesto alla Turchia di essere più precisa sulla sua posizione verso Cipro. Venerdì scorso, aveva già detto che l'atteggiamento della Turchia non era "quella che aspettiamo da parte di un paese candidato all'Unione". In un'altra dichiarazione, il Ministro degli Esteri, Philippe Douste-Blazy ha aggiunto che non si può pensare che "un paese che vuol entrare in una comunità rifiuta di riconoscere uno dei suoi membri". Queste dichiarazioni vengono dopo che la Turchia ha interrotto l'allargamento del suo accordo economico con l'Unione Europea ai dieci nuovi membri, incluso Cipro. Pero ha aggiunto un documento spiegando che non implica una riconoscenza della parte greca dell'isola, separata di quella turca dal 1974, l'unica che Ankara riconosce. L'Unione Europea stessa ha ricordato che le negoziazioni, che iniziano il 3 Ottobre, si faranno con tutti i membri, incluso Cipro. Pero il Presidente della Commissione Manuel Jose Barroso ha anche detto che finora, nessun paese ha chiesto di riportarle. Potrebbe succedere in Germania, se Angela Merkel dovesse vincere le elezioni del 18 Settembre. Ha gia chiesto ai ai membri conservatori europei di ragionare su una dimensione di "partnership privilegiata". ---------------------------------------------------------------------------- Yesterday, French President Jacques Chirac once again asked Turkey to "bring clarifications" to its position on Cyprus. Last Friday, Mr Chirac had said that Turkey's attitude "is not what we expect from an EU-candidate". And in another declaration, French Foreign Minister Phillippe Douste-Blazy added that it would be unthinkable "that a country asking to enter a community refuses to recognize one of its members". These comments come after Turkey signed the agreement enlarging its economic union with the EU to its 10 new members, including Cyprus. But in an attached document, it specified that such a signing did not imply the recognition of the Greek-Cyprus republic, separated since 1974 from the Turkish one, the only Ankara recognizes. The European Union itself has reminded that the negotiations, set to start on the 3rd of October, will be held with all actual members, including Cyprus. However, Commission President Manuel Jose Barroso added that no country thus far has asked for the talks to be postponed. Such could be the case in Germany, if Angela Merkel were to win the elections on September 18th, as she has already asked conservative leaders in Europe to study the possibilities of a "privileged partnership". ************************************************************************* ************************************************* 6. I BORGHI E LE PIAZZE DELL'ECONOMIA SOLIDALE ************************************************* Si svolge a Petritoli (AP) il 3-4 Settembre ed è una mostra-mercato affiancata da iniziative culturali e spettacoli. E' organizzata dal Tavolo regionale dell'Economia solidale e dal Comune di Petritoli. Gli stand espositivi riguardano i settori di agricoltura biologica, commercio equo e solidale, bioedilizia, artigianato, energie alternative, finanza etica, consumo critico, cooperazione sociale, cooperazione internazionale, telefonia etica, associazionismo e volontariato. Il programma culturale prevede, per Sabato 3 Sett. ore 16.00, il CONVEGNO "VIVERE LA SOLIDARIETA'", con la partecipazione Edo Patriarca, Ettore Masina, Bruno Freudiani e con 3 gruppi di lavoro sul tema. Alle ore 21.30 lo spettacolo "Un mondo più vero e più bello" del gruppo "Fuoritempo". Per Domenica olle ore 15.30 presentazione del libro "Le mani in pasta" di Carlo Barbieri. Alle ore 18.00 spettacolo "Cuori al centro". Per ulteriori informazioni telefonare al 071-742045 o al 335-6914928 ---------------------------------------------------------------------------- 3-4 of September is carried out in Petritoli (AP) and is one market and exhibition placed side by side with cultural initiatives and shows. It is organized by the regional Table for the fair Economy and from the city of Petritoli. The stands will regard the fields of biological agriculture, fair trade, handicraft, alternatives energies, ethics finance, critical consumption, social cooperation, international cooperation, ethics telephony, third sector and voluntary service. The cultural program previews, for Saturdays 3 September form 16,00, the debate "LIVING the Solidarity", with the participation of Edo Patriarch, Ettore Masina, Tawny Freudiani and with 3 working groups on the topic. By 21,30 the show "A truer and more beautiful world" of the group "Fuoritempo". For Sunday by 15,30 presentation of the book "Le mani in pasta" of Carl Barbers. By 18,00 show "Cuori al centro". For further information telephone to the 071-742045 or to 335-6914928. ************************************************************************* Il numero 15 di questa newsletter è stato spedito a 11.479 indirizzi, per segnalazioni e suggerimenti scrivete a segreteria at circoloafrica.org. I prossimi numeri usciranno: 13 e 27 settembre, 11 e 25 ottobre. --------------------------------------------------------------------- The number 15 of this newsletter has been sent out to 11.479 addresses. For suggestions please contact: Circolo Culturale Africa via San Spiridione, 5/a 60100 Ancona Italia Tel. +39/071/2072585 Web site: www.circoloafrica.org **************************************************************************** Nel rispetto della Legge 675/96 sulla privacy, a tutela di persone e altri soggetti rispetto al trattamento di dati personali, questo indirizzo e-mail proviene da richieste di informazioni o da elenchi (newsgroup). 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