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Zimbabwe: continuano gli attacchi e le intimidazioni ai danni dei difensori dei diritti umani
- Subject: Zimbabwe: continuano gli attacchi e le intimidazioni ai danni dei difensori dei diritti umani
- From: press at amnesty.it
- Date: Tue, 10 May 2005 12:28:00 +0200
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS62-2005 RAPPORTO DI AMNESTY SULLO ZIMBABWE: CONTINUANO GLI ATTACCHI E LE INTIMIDAZIONI AI DANNI DEI DIFENSORI DEI DIRITTI UMANI Amnesty International ha chiesto oggi al governo dello Zimbabwe di porre fine a un quinquennio di vessazioni e repressione ai danni dei difensori per i diritti umani. 'Centinaia di persone comuni, impegnate a proteggere i diritti dei propri connazionali, sono andate incontro a intimidazioni, arresti arbitrari, aggressioni e torture ad opera di un governo intenzionato a occultare le violazioni dei diritti umani. Il governo deve garantire che i responsabili siano portati di fronte alla giustizia e che le leggi che violano gli standard e le norme internazionali sui diritti umani siano abolite' ? ha dichiarato Clara Spagnoletta, responsabile del coordinamento Africa del sud della Sezione Italiana di Amnesty International. In un nuovo rapporto, intitolato 'Difensori dei diritti umani sotto assedio', Amnesty International documenta gli abusi di potere commessi allo scopo di impedire ai difensori dei diritti umani di criticare pubblicamente le autorita' e denunciare il loro comportamento. Il rapporto cita numerosi esempi di violazioni ai danni dei difensori dei diritti umani, tra cui: - il coinvolgimento della polizia in diverse gravi aggressioni e l'assenza di provvedimenti giudiziari; - gli arresti arbitrari di centinaia di difensori dei diritti umani, comprese le attiviste del gruppo Women of Zimbabwe Arise, nel mirino delle autorita' da due anni; - gli attacchi sistematici all'indipendenza dei giudici e degli avvocati, attraverso ripetute minacce e aggressioni che hanno costretto molti di loro a dimettersi o ad andare in pensione; - l'uso di leggi repressive, per chiudere gli organi d'informazione indipendenti; - il ritorno in auge di leggi introdotte sotto il precedente regime della minoranza bianca, come l'Atto sulle organizzazioni private di volontariato; - l'introduzione di una legislazione sulle Organizzazioni non governative, che vieta agli organismi internazionali di operare nel paese e restringe gravemente l'ambito d'azione di quelli locali; - l'uso dei mezzi d'informazione controllati dal governo per intimidire i difensori dei diritti umani e screditare la Commissione africana sui diritti umani e dei popoli e il suo recente rapporto sullo Zimbabwe. Amnesty International chiede al governo di porre immediatamente fine alla persecuzione nei confronti dei difensori dei diritti umani e di ritirare tutte le leggi che violano gli standard internazionali sui diritti umani. Il governo deve inoltre assicurare inchieste indipendenti su tutti i casi di aggressione, tortura, arresti arbitrari e detenzioni illegali ad opera della polizia e portare i responsabili di fronte alla giustizia. 'Questo attacco combinato contro i difensori dei diritti umani la dice lunga sul modo in cui il governo intende nascondere le violazioni e impedire le critiche nei confronti del proprio operato. Anche la Commissione africana ha chiesto allo Zimbabwe di ritirare le leggi usate per impedire le attivita' dei difensori dei diritti umani. E' ampiamente giunto il tempo che il governo attui in pieno le raccomandazioni contenute nel rapporto della Commissione africana' ? ha concluso Clara Spagnoletta. FINE DEL COMUNICATO Roma, 10 maggio 2005 Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224, cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
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