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venerdì 8 al Piccolo Apollo
- Subject: venerdì 8 al Piccolo Apollo
- From: Apollo 11 <info at apolloundici.it>
- Date: Tue, 5 Apr 2005 12:01:58 +0200
"PROVE APERTE" AL PICCOLO APOLLO Istituto Galilei, via Conte Verde 51 Roma - 06/7003901 venerdì 8 aprile 2005, ore 21:00 Pape Siriman Kanoutè presenta MIRIYA Pape nasce in Senegal da un'importante e antica famiglia Griot di stirpe mandinga. I Griot erano e sono la "memoria" storica della cultura orale dell'Africa occidentale: "maestri di parola", raccontano la storia accompagnandosi al suono della Kora, uno strumento a 21 corde che il Griot stesso si costruisce. Si diploma in saxofono al Conservatorio Nazionale di Dakar. Entra a far parte dell'Orchestra Nazionale Senegalese, con cui inizia a conoscere il Jazz, e inizia a suonare con numerosi musicisti di fama internazionali, tra i quali: Harry Belafonte, Dizzy Gillespie, Jimi Owen, Kenny Clark, Burning Spear, Youssou N'Dourr, Baba Maal, Ismael Lo, Manu Dibango e tanti altri. Arrivato in Italia con il gruppo di afro-salsa Africando, decide di stabilirsi a Roma per diffondere la cultura, le tradizioni africane, e il bellissimo suono della Kora. Miriya è l'ultimo lavoro discografico di Pape Kanoutè, frutto di un cammino tra la gente di un altro continente, dove i "pensieri" hanno altro significato. Miriya i pensieri di Pape, si trasformano in pura poetica africana che il suono della Kora esalta. Nel brano Jeli, il "maestro di parola" Jeliba omaggia ed esorta i cantastorie di tutto il mondo, (ma quanti ne esistono ancora?), a non abbandonare la loro arte di villaggio in villaggio. "Ci serve l'ago che cuce, non vogliamo il coltello che taglia i legami". I legami, il vecchio continente, li ha già persi da tempo: la memoria degli affetti, che nei Miriya di Pap Kanouté risuonano tra gli accordi e le melodie di una lingua, il mandingo. Tutto ciò, ed altro ancora, ispira questo bellissimo CD. ------------------------------------------------------------------------ L'ingresso e' come sempre libero fino ad esaurimento posti, grazie alla tessera Apollo 11 (costo 10 EUR) che consente la partecipazione gratuita a tutta la programmazione annuale. ------------------------------------------------------------------------ Gli indirizzi E-Mail presenti nel nostro archivio provengono da richieste di iscrizioni pervenute al nostro recapito o da elenchi e servizi di pubblico dominio pubblicati in Internet, da dove sono stati prelevati. Tutti i destinatari della mail sono in copia nascosta, ma può succedere che il messaggio pervenga anche a persone non interessate, in tal caso basterà inviare una mail a news-unsubscribe at apolloundici.it con testo e oggetto vuoti. Abbiamo cura di evitare fastidiosi invii multipli; laddove ciò avvenisse ce ne scusiamo sin d'ora invitandovi a segnalarcelo immediatamente. "PROVE APERTE" AL PICCOLO APOLLO Istituto Galilei, via Conte Verde 51 Roma - 06/7003901 venerdì 8 aprile 2005, ore 21:00 Pape Siriman Kanoutè presenta MIRIYA Pape nasce in Senegal da un'importante e antica famiglia Griot di stirpe mandinga. I Griot erano e sono la "memoria" storica della cultura orale dell'Africa occidentale: "maestri di parola", raccontano la storia accompagnandosi al suono della Kora, uno strumento a 21 corde che il Griot stesso si costruisce. Si diploma in saxofono al Conservatorio Nazionale di Dakar. Entra a far parte dell'Orchestra Nazionale Senegalese, con cui inizia a conoscere il Jazz, e inizia a suonare con numerosi musicisti di fama internazionali, tra i quali: Harry Belafonte, Dizzy Gillespie, Jimi Owen, Kenny Clark, Burning Spear, Youssou N'Dourr, Baba Maal, Ismael Lo, Manu Dibango e tanti altri. Arrivato in Italia con il gruppo di afro-salsa Africando, decide di stabilirsi a Roma per diffondere la cultura, le tradizioni africane, e il bellissimo suono della Kora. Miriya è l'ultimo lavoro discografico di Pape Kanoutè, frutto di un cammino tra la gente di un altro continente, dove i "pensieri" hanno altro significato. Miriya i pensieri di Pape, si trasformano in pura poetica africana che il suono della Kora esalta. Nel brano Jeli, il "maestro di parola" Jeliba omaggia ed esorta i cantastorie di tutto il mondo, (ma quanti ne esistono ancora?), a non abbandonare la loro arte di villaggio in villaggio. "Ci serve l'ago che cuce, non vogliamo il coltello che taglia i legami". I legami, il vecchio continente, li ha già persi da tempo: la memoria degli affetti, che nei Miriya di Pap Kanouté risuonano tra gli accordi e le melodie di una lingua, il mandingo. Tutto ciò, ed altro ancora, ispira questo bellissimo CD. L'ingresso e' come sempre libero fino ad esaurimento posti, grazie alla tessera Apollo 11 (costo 10 ¤) che consente la partecipazione gratuita a tutta la programmazione annuale. Gli indirizzi E-Mail presenti nel nostro archivio provengono da richieste di iscrizioni pervenute al nostro recapito o da elenchi e servizi di pubblico dominio pubblicati in Internet, da dove sono stati prelevati. Tutti i destinatari della mail sono in copia nascosta, ma può succedere che il messaggio pervenga anche a persone non interessate, in tal caso basterà inviare una mail a <mailto:news-unsubscribe at apolloundici.it>news-unsubscribe at apolloundici.it con testo e oggetto vuoti. Abbiamo cura di evitare fastidiosi invii multipli; laddove ciò avvenisse ce ne scusiamo sin d'ora invitandovi a segnalarcelo immediatamente.
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