Settimana di studio, formazione e lavoro



 <http://www.chiamafrica.it>



"IN PIEDI CON L'AFRICA" VICOMERO (PR)
29 AGOSTO /5 SETTEMBRE 2004

Settimana di studio, formazione e lavoro.
Per una solidarietà consapevole con il continente africano


In continuità con le attività di formazione e lavoro organizzate negli
anni scorsi e soprattutto dei convegni di Ancona, anche quest’anno
proponiamo un periodo di condivisione, di conoscenza dell’Africa, di
solidarietà nei confronti del continente africano e di riflessione sulla
società in cui viviamo, presso la sede della Fraternità Missionaria, che
è anche la sede legale dell'associazione Chiama l'Africa.

Il progetto, che viene portato avanti da tre anni, consiste nel
coniugare momenti di studio e formazione con il lavoro solidale. Ai
materiali di scarto raccolti nella provincia di Parma viene dato nuovo
valore attraverso la vendita, il riciclaggio, la destinazione ad altri
usi. Il ricavato andrà a sostegno di azioni di solidarietà con il
continente africano.
Il progetto è realizzato grazie alla preziosa collaborazione della
Fraternità Missionaria, dell'Associazione Muungano e del Progetto
Salongo.

PROGRAMMA

“Tutti i paesi hanno la loro tradizione,
le loro idee,le loro ambizioni.
Non possiamo pretendere di ricrearli tutti
a nostra immagine”
(J.F.Kennedy)

Domenica 29 agosto:
nella giornata: arrivi e sistemazione
20.30: momento comune: presentazione del campo, conoscenza tra i
partecipanti.

Lunedì 30 agosto
09.00 introduzione: “L’Africa in aiuto all’occidente” (E. Melandri)
“Il bene più grande che l’Africa può portare alla nostra umanità comune
che vive nell’angoscia è il suo grande ritardo, ciò che manca
all’occidente industriale per divenire umano” (Boubou Hama)
“Il ritardo appare come l’espressione di un altro modo di concepire le
relazioni umane e la divisione delle ricchezze” (A.C. Robert)
10.00 Pausa
10.30 Ripresa dei lavori: dibattito e scambio di idee tra i
partecipanti.
12.30 Pranzo
14.30 Inizio lavoro (raccolta di ferro)
20.00 Cena
21.00 Revisione comune della giornata

Martedì 31 agosto
Tema di studio: Prezzi e mercati: proprietà e valore della vita. I beni
comuni
“Oggi è in gioco il progetto africano endogeno ed originale. Spingere
l’Africa nel mercato, senza preparazione, significa volere l’abolizi0one
della cultura e della civiltà africana. Noi africani non conosciamo il
principio. “tutto è mercato”. L’essere umano si animalizerebbe se
mettesse tutto nelle mani del mercato. Un proverbio africano dice: “un
vecchio vale meglio del suo prezzo”. Non si dice “più che il suo
prezzo”, perché un vecchio non entra nel valore venale del mercato. Se
si dicesse “più che il suo prezzo”, ciò significherebbe che può essere
comprato. La vita, invece è sacra, per questo non può essere inserita
nel mercato, così come la salute o il lavoro. Un altro proverbio dice:
“il denaro è un bene, ma l’uomo è migliore perché quando lo chiami può
rispondere” (Ki-Zerbo)
attualizzazione: incontro con Rosario Lembo del “contratto mondiale per
l’acqua” sui “Beni comuni”

Mercoledì 1 settembre
Tema di studio: “Aiuto, gli aiuti”
“A immagine dei malati che spesso vengono ridotti ad essere considerati
solo per il male che li ha presi, l’Africa è troppo spesso ridotta ai
suoi mali. E, ciò che è peggio, perché spesso questa visione finisce per
prendere anche la stessa popolazione locale.
L’immaginario ne viene contaminato. In più troppo spesso i dirigenti
africani, complici o vittime di questa visione, tendono a trasformare
questo modo di vedere in posizione di rendita e di guadagno. L’aiuto e
l’ideologia che lo sottende si inscrivono in questa visione del
continente…non si tratta i negare in assoluto la necessità degli aiuti.
Nessuno intende lasciare popolazioni intere a soffrire o a morire.
Tuttavia occorre denunciare gli aiuti quando partecipano a costruire un
rapporto di dominatore e dominato". (A.C.Robert)
Attualizzazione: incontro con Graziano Zoni, presidente di Emmaus Italia
e Pietro Craighero sulla “de-cooperazione”

Giovedì 2 settembre
Tema di studio: L’immigrazione come opportunità
“I sono divenuti un paradigma el mondo alle soglie del XXI secolo. Se le
diverse comunità vogliono coabitare armoniosamente sono necessari
modellini inclusione estremamente profondi, che siano il frutto di una
coscienza generale della società. Ho la sensazione che gli africani
siano molto tolleranti sul piano dela religione, della lingua e della
cultura in generale. In Africa lo straniero è un valore in se stesso.
Essero lo straniero di qualcuno è un legame privilegiato. Quando,per
esempio, c’è una disputa tra uno straniero di passaggio e un membro
della famiglia, il capo famiglia prende normalmente le parti dello
straniero. Per questo ci si disputano gli stranieri. Quando qualche
straniero muore ci si disputano perfino le spoglie dello straniero. Chi
se ne occuperà? Chi lo seppellirà, ecc. Può sembrare perfino aberrante.
tuttavia tutto ciò si inserisce nella linea della concezione africana
del rapporto con lo straniero.In questo contesto culturale, la parola
stessa perde il significato che ha in occidente”. (Ki-Zerbo)
Attualizzazione: incontro con alcuni studenti e lavoratori africani
presenti in Italia
20.30 Incontro cittadino con Jean Leonard Touadi

Venerdì 3 settembre
Tema di studio: Una Parola autonoma
“La mondializzazione liberale anestetizza tutti i popoli. Costituisce un
vulcano di identità che minaccia di esplodere da un momento all’altro.
In Africa questo fenomeno, per ragioni storiche, raggiunge il
parossismo. La fine della polarizzazione tra est e Ovest, il processo di
democratizzazione e il fallimento della mondializzazione liberista
aprono uno spazio che permette di riconquistare una parola autonoma. Ciò
dà la possibilità di intravedere la costruzione di una cultura
democratica propria dell’Africa. Questa necessaria presa di coscienza
non può che passare attraverso il ritorno scientifico e socializzato,
alla storia. Di qui la necessità di porsi alcune questioni spinose: sui
modelli economici scelti, sulle strutture dello stato copiate dal
modello occidentale, sui rapporti con le vecchie potenze coloniali, su
ciò che è avvenuto durante il periodo della colonizzazione, sugli
assassini politici perpetrati da o con l’aiuto di africani, sulla
nozione di bene pubblico, ecc. La sfida per l’Africa risiede nella
costruzione di un pensiero proprio, legato con la propria la realtà
sociale, politica e storica. Si tratta di constatare che la via scelta
fino ad ora è stata un fallimento e che nel contesto della
globalizzazione, l’Africa non ha una sua parola da dire. Una volta
fatta, assunta e socializzata questa constatazione, tutte le opzioni
sono aperte. Vista dall’occidente è omai acquisito che l’Africa sarà un
elemento di diversità del mondo in un periodo in cui il conformismo
intellettuale più distruttivo regna su tutto il pianeta.
Attualizzazione: incontro con Jean Leonard Touadi.
16.00 – 23.00 mercatino dell’usato sotto i portici del comune

Sabato 4 settembre
09.00 Lavoro
15.00 Incontro di revisione del campo e di programmazione futura
21.00 Serata conclusiva

Domenica 5 settembre
Partenze


Per partecipare è necessario:

- portare con se’ lenzuola o sacco a pelo, oltre al necessario per la
pulizia e il cambio
- munirsi di un piccolo (davvero piccolo) dono da scambiare a fine
settimana con gli altri partecipanti.
- provvedere autonomamente alle spese di viaggio da e per Parma

Le spese di vitto e alloggio saranno carico dell’organizzazione.

I partecipanti saranno coperti da assicurazione.

Per iscriversi è necessario
- versare una quota di iscrizione di 10 euro sul conto corrente postale
11852431, intestato a: Chiama l''Africa onlus, via Cavestro 16, 43056
Località Vicomero, San Polo di Torrile (PR), ed inviare copia della
ricevuta per fax al n°0630995252
- inviare per e.mail, fax o posta una propria scheda personale dove
siano indicate le seguenti informazioni:

- nome e cognome

- indirizzo, telefono, e.mail

- età

- professione o attività di studio

- motivazioni personali che hanno spinto a partecipare alla proposta

- aspettative e attese rispetto all’iniziativa

Si chiede ai partecipanti di essere possibilmente presenti per tutto il
tempo, in modo da garantire la completezza dell’esperienza.

Ognuno potrà arrivare con mezzi propri.
Le istruzioni per raggiungere la località con la macchina possono essere
richieste ai numeri 0521/314263-0521/314288 (rispondono la Fraternità
Missionaria e l'Associazione Muungano).
Agli stessi recapiti chi viene con il treno può comunicare l'orario di
arrivo alla stazione di Parma.

E' bene accolta la disponibilità ad arrivare con qualche gorno di
anticipo per dare una mano nell'organizzazione e nella preparazione del
campo. In ogni caso e' gradito l'arrivo il giorno precedente (sabato 28)
per avere modo di conoscersi e ambientarsi.

SEGRETERIA
tel. 3295713452 – fax 0630995252 info at chiamafrica.it