[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Con il popolo congolese per salvare la pace
- Subject: Con il popolo congolese per salvare la pace
- From: <info at chiamafrica.it>
- Date: Mon, 28 Jun 2004 12:44:33 +0200
Lettera, Vicomero, 22 giugno 2004 CON IL POPOLO CONGOLESE PER SALVARE LA PACE Proposte per un impegno comune "Il Kalashnikov è l'arma nucleare dei nostri tempi, la violenza sessuale continua ad essere usata come un brutale strumento di guerra, la popolazione civile è di nuovo oggetto di abusi di massa". E' la denuncia fatta nei giorni scorsi da Egeland, incaricato dell'Onu, ai diplomatici del Consiglio di Sicurezza, presentando l'emergenza della Repubblica Democratica del Congo, teatro per anni di un cruento conflitto che ha causato più di tre milioni di morti, e ripiombata nel terrore poche settimane fa a causa dell'insubordinazione di due ufficiali sostenuti dalle truppe ruandesi. Non si tratta più di una questione interna dell'esercito, ma c'è di mezzo il diritto internazionale, l'inviolabilità del territorio congolese e la sovranità nazionale. I fatti di Bukavu dimostrano lo stato di occupazione violenta ancora in corso in tutto l'est del paese. Nonostante le denunce, le affermazioni, le esortazioni degli Organismi internazionali (CIAT, ONU, OCHA ), dell'Unione Africana e dell'Unione Europea, la situazione rimane grave. E' la fame. Circa trentamila persone si sono rifugiate in Burundi. Oltre tre milioni di civili sono tagliati fuori dagli indispensabili aiuti alimentari. C'è paura e insicurezza. Le radio comunitarie sono minacciate. La popolazione teme la ripresa in larga scala dell'avventura militare di quanti hanno guadagnato finora dallo sfruttamento illegale delle ricchezze del paese. Tra le tante prese di posizione della Società civile congolese, ricordiamo il Memorandum rivolto il 24 maggio della Società Civile del Sud-Kivu all'incaricato dell' ONU, e l'appello alla comunità internazionale levato il 4 giugno dai responsabili delle Confessioni Religiose Congolesi con la condanna degli avvenimenti in corso. I responsabili delle Chiese, della Comunità islamica e kimbanguista manifestano indignazione e condanna per il ritorno alla violenza e per la catastrofe umanitaria che investe la regione. Essi dicono: basta la menzogna; sì alla pace negoziata, sì alla Transizione che incarna le aspirazioni del popolo congolese. I capi religiosi riconoscono l'appoggio ricevuto da paesi africani e dalla comunità internazionale alla costruzione della pace: "Chiediamo tuttavia che la solidarietà della comunità internazionale sia sincera, reale, efficace". Essi chiedono inoltre di dare potere e i mezzi necessari alla Monuc, di accompagnare il paese durante la Transizione, di proteggere i civili, e soprattutto di dare sostegno alle istituzioni della Transizione fino alle libere elezioni. Come possiamo da qui esprimere solidarietà ad un popolo già martoriato da otto anni di guerra? Mobilitarsi per sostenere il processo di pace Dopo l'appello rivolto alla Comunità internazionale nei giorni scorsi, rivolgiamo ora un invito: - a noi stessi, religiose e religiosi missionari per intercedere, pregare, digiunare e partecipare al dolore dei popoli a cui siamo legati; - a quanti sono impegnati per la pace con le comunità e i popoli del Congo, del Burundi Rwanda e del continente Africano. Ci rivolgiamo in particolare a: Pax Christi, Beati Costruttori di pace, Chiama l'Africa, Rete Lilliput, Tavolo Campagna per la Pace, Sentinelle del mattino, C.U.M. e Cooperazione tra le Chiese, Caritas Italiana, organismi di volontariato. Esprimiamo in particolare alla Comunità congolese in Italia la nostra solidarietà e il desiderio di condividere le sue iniziative a sostegno del cammino di pace. Iniziative Anche in Italia possiamo fare qualcosa: - Conoscere e far conoscere l'aggravarsi della situazione nella R.D.Congo. Possiamo a questo scopo offrire indicazioni: ascolto di testimoni, contatti diretti con persone e gruppi del Congo e in particolare dei Kivu; Misna e i molti altri siti che informano, Congo-Attualità, il notiziario in italiano che raduna le principali notizie e che potete richiederci… Chiedere a dei mezzi d'informazione di fare spazio a un'informazione corretta sul Congo ex-Zaire. - Esprimere la propria solidarietà con la popolazione, con le forze vive del Paese e con quanti sono impegnati nei processi di pace in Congo e nella Regione dei Grandi Laghi, con iniziative e modalità proprie di ogni realtà associativa. Proponiamo una data comune: il 4 luglio, la domenica successiva al 30 giugno, 44° anniversario dell'indipendenza del Paese e primo anniversario del Governo di transizione. - Fare pressioni sulle nostre istituzioni (Italia, Unione Europea) perché ascoltino la voce dei popoli, che subiscono sempre le conseguenze delle avventure militari, e sostengano senz'ambiguità e con efficacia il popolo e le istituzioni congolesi della transizione fino alle libere elezioni. Per informazioni e proposte: P. Silvio Turazzi c/o RETE PACE PER IL CONGO Strada Cavestro n°16; Loc. Vicomero - 43056 San Polo - Torrile (PR) tel : 0521/314263 fax : 0521/314269 ; E-mail : muungano at libero.it Sul sito www.chiamafrica.it <http://www.chiamafrica.it> è possibile leggere l'ultimo numero del notiziario Congo Attualità (n°37 del 23 giugno 2004)
- Prev by Date: C'era una volta MALAKI MA KONGO in Francia ...
- Next by Date: ultima settimana - nagiu africa
- Previous by thread: C'era una volta MALAKI MA KONGO in Francia ...
- Next by thread: ultima settimana - nagiu africa
- Indice: