Newsletter: anno 2, n. 9, 20 aprile 2004



NEWSLETTER DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA PER LA CITTADINANZA ATTIVA
Anno 2, n. 9 - 20 aprile 2004
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INDICE
1. DIRITTO DI VOTO AGLI IMMIGRATI AD ANCONA
2. ATTIVITÀ DEL CENTRO
3. NUOVI LIBRI
4. TERZA EDIZIONE FESTIVAL CINEMA AFRICANO AD ANCONA
5. COMPRARE CASA A MEDINA E MECCA
6. COOP E PUNTI PREMIO: NO A COLLABORAZIONE CON NESTLÈ
7. LA TURCHIA FUORI O DENTRO L'UNIONE EUROPEA?
8. TRASLOCO AD EST. A RISCHIO MIGLIAIA DI POSTI DI LAVORO NELLA VECCHIA
EUROPA
9. LA MEMORIA FERTILE. VIDEO DALLA PALESTINA AD ANCONA
10. STORIE DI ORDINARIO RAZZISMO NELLE MARCHE
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1. DIRITTO DI VOTO AGLI IMMIGRATI AD ANCONA
Il recente impegno politico assunto dall'Amministrazione del capoluogo
regionale sul diritto di voto agli immigrati espresso proprio dalla voce del
Sindaco Fabio Sturani è un importante segnale in direzione di quanto l'
associazionismo che lavora con e per gli immigrati va chiedendo ormai da
tempo. Che questa intenzione venga comunicata proprio dal Sindaco di
Ancona - referente del Comitato operativo dell'Associazione Nazionale dei
Comuni Italiani (ANCI) per l'immigrazione - è un ulteriore motivo di
incoraggiamento per tutti in vista di una battaglia politica che avrà uno
spazio di azione prevedibilmente più ampio.
Oltre tutto, sotto questo profilo Ancona assieme alle città di Genova e
Venezia costituiranno un terreno di sperimentazione di grande interesse su
un tema di enorme civiltà e di rilevanti implicazioni future come quello
rappresentato dalla inclusione politica degli immigrati.
E dunque la tendenza al superamento della figura del consigliere straniero
aggiunto senza diritto di voto - figura criticabile che ha costituito un
primo passo verso il coinvolgimento della popolazione migrante alle
decisioni che riguardano la città di residenza - non può che essere salutata
con piacere e senza alcun rimpianto.
Come già opportunamente segnalato dal Sindaco di Ancona, questa
dichiarazione di intenti va tradotta concretamente attraverso la modifica
dello Statuto comunale e mediante alcuni criteri che stabiliranno chi tra
gli stranieri avrà diritto di votare. Ed è su quest'ultimo punto che l'ARCI
e la Rete Diritti Ora chiedono un confronto con l'Amministrazione perché,
dopo aver mostrato questa sensibilità, non colleghi il diritto di voto degli
stranieri a meccanismi quali la durata del soggiorno o peggio ancora, come
era stato inizialmente previsto nella proposta avanzata dell'onorevole Fini,
a criteri di censo ma faccia propria l'ipotesi di legare il diritto di voto
semplicemente alla residenza.
Accanto all'ipotesi di concedere il diritto di voto agli immigrati va
comunque previsto un percorso che preveda una serie di incontri congiunti
tra le comunità degli immigrati, le associazioni di promozione sociale e
quelle del volontariato in modo che vengano promosse la crescita e la
partecipazione degli stranieri presenti sul territorio perché il diritto al
voto non resti semplicemente un vuoto atto formale. Alle recenti votazioni
tenute qualche settimana fa per l'elezione dei consiglieri stranieri
aggiunti nella città di Roma si sono recati alle urne circa venti mila
elettori a fronte di una popolazione straniera di circa trecento mila.
Questo fatto indica chiaramente lo scarto presente fra l'esistenza di un
diritto formale e la sua effettiva realizzazione e ci sottolinea il fatto
che l'esempio della città di Roma rappresenta per tutti un modello da
evitare.
Data quindi la complessità del fenomeno e le necessità conoscitive di
operatori e decision makers, l'ARCI ha organizzato per la giornata dell'11
di maggio 2004 un convegno in cui verranno approfondite le questioni ora
rapidamente accennate. Vi terremo informati!

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2. ATTIVITÀ DEL CENTRO
Il Centro di Documentazione e Ricerca per la Cittadinanza Attiva è aperto il
Martedì e Giovedì dalle 10 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00; E Giovedi
dalle 15.00 alle 18.00.
È attivo il servizio di consultazione libri e riviste e di prestito libri.
Se avete libri da proporre per l'acquisto fatevi sentire!
Presso il Centro potrete inoltre avvalervi (su prenotazione telefonica) di
consulenza su tesi di laurea e ricerche riguardanti immigrazione ed economia
politica, su tematiche inerenti il terzo settore e il volontariato,
assistenza per specifiche ricerche internet, anche di natura bibliografica,
consulenza sulla letteratura post-coloniale di lingua inglese e letteratura
migrante.
Per contatti ed eventuali prenotazioni  071/2072585

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3. NUOVI LIBRI
1) Giuseppe Gariazzo - "Breve storia del Cinema Africano"
2) Ania Loomba - "Colonialismo/postcolonialismo"
3) Josè Bovè, Francois Dufour - "Il mondo non è in vendita"
4) Erich Fromm - "Avere o essere?"
5) Platone - "Teoria delle idee"
6) Adam Smith - "La ricchezza delle nazioni"
7) Chinua Achebe - "Il crollo"
8) Kpan Teagbeu Simplice - "La danza fuori dal cerchio"
9) Gèza Ottlik - "Scuola sulla frontiera"
10) Bruce Chatwin - "Il vicerè di Ouidah"
11) Elisa Chimenti - "Al cuore dell'Harem"
12) Immanuel Wallerstein - "Alla scoperta del sistema mondo"

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4. TERZA EDIZIONE FESTIVAL CINEMA AFRICANO AD ANCONA
Si è conclusa venerdì scorso la terza edizione del Festival del Cinema
africano organizzata in collaborazione con il COE di Milano, Mondo Solidale,
l'ARCI di Ancona e con il Centro Servizi Volontariato. Complessivamente tra
corti e lungometraggi sono stati proiettati poco meno di dieci film. Ma
quest'anno ciò che ha reso più prezioso il festival sono state le presenze
di registi e critici cinematografici come Laurance Attalì autrice della
Trilogie des amours, Ousmane William Mbaye autore di Xalima la plume, Maria
Coletti e Roberto Silvestri. Accanto alle proiezioni c'è poi stata l'
opportunità di partecipare ad un workshop sulla cinematografia africana che
ha permesso ai partecipanti di misurarsi con temi molto poco esplorati come
l'estetica del cinema africano o la comparazione fra il cinema burkinabe e
quello mauritano. A partire dalle prossime settimane saremo nuovamente all'
opera per organizzare un festival ancora più interessante con la speranza
che qualcuno dei nostri lettori abbia tempo e disponibilità ad aiutarci

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5. COMPRARE CASA A MEDINA E MECCA
Boom edilizio in Arabia Saudita! Sami Agawi della Aqar Holding una delle più
grandi immobiliari del Paese sostiene che presto lo skyline delle due città
assomiglierà a quello di New York. Ma quanto costa comprare un appartamento
nelle due città sante musulmane? Dipende. Da che cosa? Principalmente da
quanto il vostro alloggio è distante dalla Moschea Santa I prezzi partono da
30mila dollari al metro quadrato. Se poi volete un appartamento con vista
sulla Ka'bah allora la cifra lievita fino a 90mila dollari al metro quadro.
Come si spiega questo boom edilizio a queste cifre? Ugo Traballi sul
Domenicale del Sole 24 Ore della settimana scorsa sostiene che la causa
principale è il turismo religioso in vertiginosa crescita. Oggi sono circa 4
milioni le persone che fanno tappa nelle città sante arabe e le previsioni
future ipotizzano che il flusso crescerà fino ad oltre 10 milioni di turisti
all'anno. Sebbene il turismo religioso sia il fattore principale eso non è l
'unico. Da una parte, la popolazione dell'Arabia Saudita cresce attorno al
4% all'anno e quindi richiede ovviamente nuovi alloggi mentre dall'altra c'è
una causa che si chiama 11 settembre. Che c'entra l'11 settembre con il boom
edilizio saudita? C'entra. Perché dopo quella data molti sauditi hanno
deciso di riprendersi i capitali americani e di investirli nell'economia
locale dando in questo modo impulso anche al mercato immobiliare del Paese.

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6. COOP E PUNTI PREMIO: NO A COLLABORAZIONE CON NESTLÈ
Non facciamo passare inosservata la sponsorizzazione da parte della
multinazionale alla promozione dei premi a punti Coop. Occorre chiedere alla
Coop di interrompere la sponsorizzazione in linea con i suoi intenti etici
che tanto pubblicizza scrivendo a: comunica at coopfirenze.it e copiando il
testo seguente:

Oggetto: sponsorizzazione Nestlè

Egregi signori,

quale cittadino sensibilmente attento al Boicottaggio in atto alla Nestlé,
Le invio la presente per esternarLe il nostro profondo rammarico
nell'apprendere che una lodevole associazione come la Sua si avvalga del
sostegno di una multinazionale causa primaria - da molti decenni - della
morte di milioni di bambini nei paesi poveri del Sud del mondo per le sue
inique pratiche commerciali.
E' da anni in atto una campagna internazionale di boicottaggio alla
multinazionale Nestlé. Il mio rammarico riguarda l'inclusione della
multinazionale fra le aziende che sponsorizzano la Sua raccolta punti.
I motivi che hanno portato migliaia di persone di tutto il mondo ad
astenersi dall'acquistare i prodotti Nestlé sono semplici: nel 1981 è stato
redatto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dall'UNICEF un Codice
Internazionale di marketing per la commercializzazione dei sostituti del
latte materno (successivamente recepito anche dalla legislazione italiana
con il Decreto Legge n.500/94).
La Nestlé, che controlla circa la metà del mercato mondiale degli alimenti
per l'infanzia, è responsabile di centinaia di infrazioni al codice, che
vanno dalla donazione di campioni gratuiti agli ospedali alle etichette
scritte in lingua non parlata nel paese di vendita.
Le conseguenze di questa strategia di marketing sono disastrose: un
elevatissimo numero di casi di morte per denutrizione e diarrea.
A detta di James Grant, direttore esecutivo dell'UNICEF fino al 1994, "ogni
giorno 4.000 bambini muoiono a causa dell'uso improprio del latte in
polvere".
Ai decessi si devono aggiungere le centinaia di migliaia di ospedalizzazioni
ed i milioni di dollari di spese evitabili.
Riteniamo che le motivazioni della campagna siano quindi evidenti, le
infrazioni che la Nestlé commette riguardano uno svariato genere di
casistiche.
Ciò che vi chiediamo, sapendo di rivolgerci a persone già sensibili ai temi
della tutela sociale, è di valutare la possibilità di rivolgervi ad uno
sponsor più in sintonia con le vostre azioni.

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7. LA TURCHIA FUORI O DENTRO L'UNIONE EUROPEA?
Una questione di scottante attualità, visto che Ankara vorrebbe avviare i
negoziati per l'adesione già l'anno prossimo. Nello studio del Parlamento
europeo, il dibattito è fra Linda McAvan, eurodeputata britannica laburista,
favorevole all'ingresso della Turchia, in base agli impegni presi da
Bruxelles; e Jean-Louis Bourlanges, europarlamentare francese democristiano,
contrario a quel che considera come un rischio per la costruzione europea.
Turchia o no nell'Unione: questo dunque l'argomento dell'edizione odierna di
Agorà.

Fonte: http://www.euronews.net/

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8. TRASLOCO AD EST. A RISCHIO MIGLIAIA DI POSTI DI LAVORO NELLA VECCHIA
EUROPA
Con l'allargamento, molte imprese hanno deciso di spostare la produzione nei
paesi dell'Europa centrale e orientale. E' il caso di Siemens che minaccia
di tagliare circa 5 ooo posti in Germania per aprire filiali in Ungheria. La
Slovacchia é il paradiso dell'industria automobilistica. L'hanno già scelta
Wolkswagen, Peugeut e Hyundai. A far la differenza, manodopera qualificata a
buon mercato che costa agli imprenditori, ad esempio, un quarto di quella
francese. La Polonia invece attira gli investimenti delle imprese tedesche
come la Fliegel Textil, che offre il servizio di tintoria ai maggior
alberghi di Berlino. L'azienda tedesca ha aperto un'importante filiale a
Nowe Czarnowo, a sud di Stettin. Un'impiegato, qui, guadagna il doppio di un
suo collega polacco in un'altra azienda ma tre volte meno, di un operaio
tedesco del settore. Il dirigente Franz-Josef Wiesmann, spiega: "Abbiamo
iniziato la nostra attività in Polonia già dal '91. Abbiamo approfittato del
fatto che qui la manodopera, l'acqua e l'elettricità, prodotta dalla vicina
centrale, sono molto meno care rispetto alla Germania. Lavorare qui ci costa
di meno che in Germania, ma doppiamo spendere di piú nel trasporto e per le
macchine".  L'eliminazione dei controlli doganali e dei visti, dal primo
maggio, favorirà ancora di piú gli investimenti nell'Europa dell'Est.

Fonte: http://www.euronews.net/

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9. LA MEMORIA FERTILE. VIDEO DALLA PALESTINA AD ANCONA
A partire da questa sera si aprirà ad Ancona grazie all'impegno del Servizio
Civile Internazionale una rassegna di video sulla Palestina. Come suggerisce
il titolo si tratta di coltivare adeguatamente perché sia fertile la memoria
di quanto in quella terra è accaduto e purtroppo continua ancora a
succedere. Le proiezioni avverranno tutte presso il Circolo Thermos in via
San Martino.
Per informazioni: memik at libero.it

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10. STORIE DI ORDINARIO RAZZISMO NELLE MARCHE
Sabato mattina a Tolentino nell'entroterra maceratese accade ancora una
volta che il colore della pelle di un individuo produce una barriera. Come è
andata esattamente? Una fedele di Tolentino al momento dello scambio del
"segno della pace" durante la messa nella basilica di San Nicola rifiuta la
stretta di mano ad una donna di colore. "E' pazzesco!". Così don Oreste
Benzi, fondatore delle comunità Giovanni XXIII, ha commentato la notizia.
Siamo ancora all'età dei barbari", ha continuato il sacerdote che l'altra
sera era nella cattedrale di San Catervo, dove si è fermato con i fedeli a
raccontare le diverse esperienze di donne tolte dalla strada e di ragazzi
dalla droga.
L'episodio di razzismo nei confronti della quarantottenne brasiliana di
colore Caterina Regina Sabin ha destato grande scalpore nell'intera comunità
locale. "Lo scambio del segno di pace - dice padre Angelo Ferranti che
celebrava la messa quando è stato consumato il gesto di intolleranza è un
segno di fraternità. Rifiutare la stretta di mano è un gesto di razzismo,
ovvero proprio il contrario della fraternità". L'episodio era avvenuto nella
messa delle 10.30 di sabato. "E' una razzista, ma pregherò ugualmente per
lei": aveva detto la brasiliana alla fedele al termine della funzione.
All'uscita dalla basilica, poi, la donna di colore era scoppiata in un
pianto dirotto, anche perché tutto era accaduto davanti agli occhi della
figlia minorenne.

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Il numero 9 di questa newsletter è stato spedito a 5.191 indirizzi, per
segnalazioni e suggerimenti scrivete a segreteria at circoloafrica.org .

I prossimi numeri usciranno nelle seguenti date:
4 e 18 maggio 2004,
1° e 15 giugno 2004



Circolo Culturale Africa
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