Amnesty International: sviluppi preoccupanti sul caso di Muhammad Sa'id al-Sakhri



Gent.mi tutti,

vi trasmettiamo il comunicato stampa di Amnesty International:


Amnesty International: sviluppi preoccupanti sul caso di Muhammad Sa'id
al-Sakhri



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Amnesty International Ufficio Stampa
Tel. 06 44.90.224 cell. 348-6974361 e-mail: press at amnesty.it

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COMUNICATO STAMPA
CS03-2004

AMNESTY INTERNATIONAL: SVILUPPI PREOCCUPANTI SUL CASO DI MUHAMMAD SA'ID
AL-SAKHRI

La Sezione Italiana di Amnesty International si e' rivolta oggi al
ministero degli Esteri sollecitando una verifica su una serie di notizie
che, se confermate, rappresenterebbero uno sviluppo preoccupante nella
vicenda dell'oppositore politico siriano, scarcerato lo scorso 14 ottobre.

Secondo notizie provenienti dalla Siria, le intimidazioni nei confronti di
Muhammad Sa'id al-Sakhri starebbero aumentando. Oltre all'obbligo di
presentarsi ogni dieci giorni al centro di detenzione "Far' Filisteen" dei
servizi di sicurezza, risulta ad Amnesty International che ufficiali di
sicurezza si rechino da lui ogni giorno chiedendogli di firmare alcuni
documenti. Si suppone, dal momento che non e' permesso leggere tali
documenti, che essi riguardino il procedimento avviato presso la Corte
europea sui diritti umani. Al-Sakhri teme di poter essere arrestato da un
giorno all'altro.

Muhammad Sa'id al-Sakhri era sbarcato il 23 novembre 2002 all'aeroporto di
Milano Malpensa, insieme alla moglie e ai quattro figli di 2, 6, 9 e 11
anni, proveniente da Baghdad (dove la famiglia aveva vissuto in esilio per
oltre vent'anni) via Amman. All'arrivo, gli al-Sakhri avevano presentato
domanda di asilo politico, che le autorita' italiane avevano respinto in
modo del tutto sommario. Il 28 novembre l'intera famiglia era stata
rimpatriata in Siria. La moglie e i bambini erano stati rilasciati dopo
diverse settimane, mentre Muhammad Sai'd al-Sakhri per undici mesi era
stato trattenuto senza la possibilita' di comunicare con l'esterno.

"Di fronte al pericolo che Muhammad Sa'id al-Sakhri possa essere nuovamente
arrestato, chiediamo al governo italiano di non abbassare la guardia e di
fare quanto necessario perche' siano finalmente e pienamente garantiti i
diritti umani di una persona ingiustamente espulsa dall'Italia" ? ha
dichiarato Daniela Carboni, responsabile dei rapporti istituzionali della
Sezione Italiana di Amnesty International.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 9 gennaio 2004

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Paola Nigrelli
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