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[africa]ETIOPIA: IN PEZZI IL TESORO DELL'UNESCO
- Subject: [africa]ETIOPIA: IN PEZZI IL TESORO DELL'UNESCO
- From: "PIER LUIGI GIACOMONI" <pierluigi.giacomoni at fastwebnet.it>
- Date: Mon, 5 Jan 2004 21:11:19 +0100
La Repubblica - Lunedì 5 gennaio 2004 - LA STORIA La cittadina del 1200 scavata nei monti fra le regioni del Gondar e del Tigrai è considerata patrimonio dell´Umanità sotto tutela delle Nazioni Unite Etiopia, in pezzi il tesoro dell´Unesco Crolla "l´ottava meraviglia del mondo": 17 morti MARCO ANSALDO È considerata l´ottava meraviglia del mondo, ora il crollo di una chiesa cristiana l´ha sfregiata per sempre. Non c´è solo la tragedia del gioiello iraniano di Bam e la quasi insopportabile cifra di 50 mila morti a funestare il periodo natalizio. Adesso giunge anche la notizia di un altro irreparabile danno all´archeologia internazionale nell´etiopica Lalibela, patrimonio dell´umanità, e purtroppo di 17 nuove vittime. Il crollo è avvenuto lunedì scorso, ma da Addis Abeba la radio nazionale ha diffuso la notizia proveniente dalle impervie regioni fra il Gondar e il Tigrai solo una settimana dopo. Dalle frammentarie informazioni rilanciate dalle emittenti locali della zona si è saputo che la caduta ha riguardato la chiesa copta di Mewa Tsadkan, dove la domenica migliaia di fedeli cristiani si erano radunati per le celebrazioni di San Gabriele, a cui il tempio è dedicato. Quando il soffitto dell´edificio è crollato la maggior parte della gente era già fuori. Ma almeno 17 persone, per la maggior parte religiosi, sono rimaste schiacciate. Da Gondar e dal Tigrai le radio continuano ora a diffondere aggiornamenti sul bilancio delle vittime. Il timore è che nel dedalo di cunicoli sotto al tempio di Mewa Tsadkan possano trovarsi ancora dei corpi. Squadre di operai lavorano per sgomberare le macerie. Lalibela sorge a circa 300 chilometri a nord della capitale Addis Abeba. La chiesa, che risale al XIII secolo, è una delle undici scavate nella roccia vulcanica per volontà dell´imperatore Lalibela, da cui il nome del sito. Il sovrano voleva farne la Gerusalemme dell´Etiopia e la località, una sorta di Petra fra le montagne che con il gioiello giordano ha in comune il colore rosso, è divenuta nel 1976 patrimonio dell´Unesco, che l´ha classificata appunto come ottava meraviglia. Quello dedicato a San Gabriele è uno dei primi edifici religiosi scavati nella roccia a essere stati costruiti in Etiopia. Si tratta di luoghi di culto ricchi di oggetti e di simboli appartenenti a una tradizione cristiana che risale al quarto secolo. Ogni anno la chiesa è visitata da milioni di fedeli e da migliaia di turisti. Per l´Unesco queste chiese rupestri sono «patrimonio dell´Umanità». Per i copti ortodossi costituiscono meta di pellegrinaggio, laddove possono chiedere di veder esaudite le loro preghiere. Per la gente del posto la meraviglia architettonica è semplicemente opera degli angeli. Le antiche chiese monolitiche prendono forma dalla roccia, e ognuna di esse è rimasta attaccata alla propria materia primigenia attraverso la base, oppure il tetto, o una o più pareti laterali, come fossero state incorporate nella terra fin dall´inizio del mondo e, dicono a Lalibela, come se gli angeli non avessero fatto altro che liberarle dal loro pesante involucro. A PRESTO PIER LUIGI GIACOMONI
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