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Newsletter n. 23
- Subject: Newsletter n. 23
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- Date: Tue, 2 Dec 2003 20:56:42 +0100
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NEWSLETTER DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA PER LA CITTADINANZA ATTIVA Nr. 23 ---------------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------------------------------- INDICE 1. NEW GEORGIA: THE ROSE REVOLUTION 2. ATTIVITA' DEL CENTRO 3. NUOVI LIBRI 4. VICOLO DEL MORTAIO 5. VANDANA SHIVA AD ANCONA 6. FAIR TRADE IN FINLAND 7. RIFUGIATI PALESTINESI 8. IL NUOVO ANTISEMITISMO 9. SONDAGGIO 10. INCONTRO 17 DICEMBRE ................................................ 1. NEW GEORGIA: THE ROSE REVOLUTION The interim president of Georgia has called for order and stability, one day after long-time President Eduard Shevardnadze resigned following a wave of anti-government protests. Georgia, with about 5 million inhabitants, is among the poorest countries of the former Soviet Union. The average daily wage is about $1, while pensioners get less than 25 cents a day. Political stability is seen as key to Georgia attracting foreign investment to help lifting its battered economy. On November 23rd Eduard Shevardnadze, who has been president for 11 years, resigned after what opposition parties called a "bloodless revolution" preceded by weeks of huge pressure from tens of thousands of protesters demanding his stepping down from office. His resignation marked the end of a standoff and sprang from the disputed results of the 2nd November parliamentary election that turned to a crisis last week when the opposition and its supporters stormed and occupied the parliament. Demonstrators outside the parliament building in Tbilisi chanted, "He has left, he has left" and celebrated the news of his resignation with fireworks, with the event broadcasted on large TV screens. Tens of thousands people have been celebrating on Tbilisi streets as they look forward to a future for Georgia, with Eduard Shevardnadze no longer at the helm. "Today is the greatest day in the history of Georgia -- this is the day of our dignity, the birth of a new Georgia," Saakashvili, the opposition leader, told the crowd on Sunday. Georgia's opposition leaders have saluted the triumphant thousands whose peaceful but relentless protests succeeded in hounding Eduard Shevardnadze from power. They are keen to see the resumption of order and stability. Nino Burdzhanadze, the former parliamentary speaker, is now the acting president following Shevardnadze's departure from office. This historical event that took place in Georgia, has confirmed again that a word is the strongest weapon for men. In this case all Georgian people got together in the city of Tbilisi using only words, smile and roses as weapons. This occurrence should be an example for the whole world and people should trust that all kind of conflicts can be solved bloodlessly. As the opposition leaders went to the president with roses in their hands, this event was named the "rose revolution". ................................................ 2. ATTIVITÀ' DEL CENTRO Il Centro di Documentazione e Ricerca per la Cittadinanza Attiva è aperto tutte le mattine da Lunedì a Venerdì dalle 10 alle 13.00 e Martedì e Giovedì anche il pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00. È attivo il servizio di consultazione libri e riviste e di prestito libri. Gli articoli e i libri citati in questa newsletter sono tutti reperibili al Centro. Se avete libri da proporre per l'acquisto fatevi sentire!!!!! ................................................ 3. NUOVI LIBRI Continuiamo con l'elenco dei nuovi libri: 1) Gariazzo Giuseppe "Poetiche del cinema africano " 2) Colais Francesca "Il cinema africano dalla parola all'immagine" 3) Loomba Ania "Colonialismo/postcolonialismo" 4) Achebe Chinua "Il crollo" 5) De Unamuno Miguel "Il risentimento tragico della vita" 6) Ben Jelloun Tahar "Dalle ceneri" 7) Fusaschi Michela"I segni sul corpo" 8) Grasso Mario "Donne Senza Confini" 9) Franceschini Enrico "Russia" 10) Pasolini Pier Paolo"Lettere luterane" 11) Maffi Mario "Voci dal silenzio" 12) Mahfuz Nagib "Vicolo del mortaio" ................................................ 4. VICOLO DEL MORTAIO "Il Vicolo del Mortaio, come si vede ancora da molti segni, è stato una delle meraviglie dei secoli passati e un tempo ha brillato come un astro fulgente nella storia del Cairo. Quando? All'epoca fatimida, oppure in quella dei Mamelucchi o dei Sultani? Lo sanno solo Dio e gli archeologi. si tratta in ogni caso di una preziosa antichità. Né potrebbe essere altrimenti, dal momento che il suo selciato scende direttamente fino alla grande e storica Sanadiquiyya e che lì c'è un caffè, il caffè Kirsha, con le pareti coperte di arabeschi variopinti. Ma questo, si sa, appartiene al passato. Ora tutto è diroccato, in rovina. I forti aromi delle erbe medicinali di un tempo hanno lasciato il posto ai profumi di oggi e a quelli che verranno, ma il Vicolo continua a vivere quasi isolato dal mondo che gli scorre attorno, a risuonare di un'esistenza propria, profondamente legata alle radici della vita, e a conservare i segreti del passato." Nagib Mahfuz è nato nel 1912 nel quartiere cairota di Gamaliyyah. Ha pubblicato numerosi romanzi, saggi e racconti, ha fatto anche lo sceneggiatore televisivo e cinematografico, lavora come giornalista ed è considerato uno dei migliori scrittori arabi di tutti i tempi. Nel 1988 è stato insignito del premio Nobel per la letteratura. ................................................ 5. VANDANA SHIVA AD ANCONA La fiera eco&equo tenuta nel capoluogo della Regione Marche dal 20 al 23 novembre con la partecipazione di oltre 10.000 persone e numerosissimi stands provenienti da tutta Italia ha visto l'eccezionale presenza di Vandana Shiva. Arrivata ad Ancona con qualche ora di ritardo a causa della spessa nebbia presente allo scalo milanese di Malpensa, l'attivista indiana nota per le sue battaglie altermondialiste ha immediatamente acceso gli animi delle tantissime persone in sala con una forte requisitoria all'idea attualmente dominante che vede nel mercato il principale regolatore delle vite degli uomini e alle istituzioni che sorreggono tale idea. Nell'aprire il suo intervento, Vandana Shiva ha constatato amaramente il fatto che nel nome del libero mercato è stata sottratta ai contadini del mondo tutta la loro libertà. Le regole che governano il commercio internazionale sono inique e oppressive perché intendono limitare ciò che è di proprietà di tutti come lo sono ad esempio i semi e l'acqua. Ed è proprio su aspetti così delicati per gli essere umani che assistiamo oggi, secondo lei, alla creazione di monopoli grazie anche al massiccio e continuo intervento dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO). Attualmente, sostiene Vandana Shiva, una sola compagnia come la Monsanto controlla tutto il mercato delle sementi mondiale. Tra gli effetti negativi di questa concentrazione rischia di esserci anche la riduzione della biodiversità del pianeta visto che la multinazionale americana (VERIFICARE) utilizza solamente 5 tipi di piante a fronte delle 70.000 naturalmente disponibili per la produzione di tessuti. Appena meglio è la situazione delle risorse idriche che comunque sono controllate da 5 imprese soltanto. Per Vandana Shiva l'organizzazione Mondiale del Commercio è la responsabile - ancorché indiretta - del suicidio di 25.000 contadini indiani che non sono stati in grado di resistere alla spietata riduzione dei prezzi delle merci da loro prodotti. Ciò è successo per opera dell'azione combinata delle multinazionali, che attraverso economie di scala, rapimento delle materie prime nei Paesi in via di sviluppo e sfruttamento di manodopera a basso costo sono riuscite ad immettere nel mercato del subcontinente asiatico merci ad un prezzo molto basso, e del WTO il quale facendo pressioni sui Paesi poveri li ha costretti ad aprire i loro mercati nel nome della falsa libertà del commercio. Per Vandana Shiva il Sud del mondo non può sopravvivere al furto perpetrato quotidianamente da parte delle multinazionali. Ed è per questo che secondo lei occorre ampliare il commercio internazionale fondato sulle regole di quello equo. Quest'ultimo non è un lusso ma una stringente necessità. Esso, per quanto oggi rappresenti solamente l'1% del commercio mondiale, deve diventare il modo di commerciare prevalente poiché è ormai chiaro che le vecchie regole non hanno più il consenso dell'opinione pubblica. Tale mancanza di consenso per l'attivista indiana può infatti essere considerata alla base del fallimento del vertice di Cancun in Messico lo scorso settembre. Inoltre, il commercio equo fa chiaramente capire a tutti che ci sono alcuni aspetti degli esseri umani che vanno sottratte alla logica di mercato. Vandana Shiva ha poi avvertito che non può esserci nessun commercio se non viene applicato un prezzo equo per colui che vende. E che tutte le regole che non prevedono prezzi equi devono essere abolite. ................................................ 6. FAIR TRADE IN FINLAND In Finland, the fair trade products are well known, after 4 years of hard work. Apart from being sold in fair trade shops, some of the products are also sold in supermarkets. The fair trade association has succeeded to make a contract with a Finnish fast food chain; customers are able to buy fair trade tea in the outlets. The association wants more; there is a project whose aim is that hotels, restaurants and cafeterias will use fair trade products in the future. A suggestion that was a lot in the media came from a politician of the Green party who suggested that the municipalities could use fair trade products in their services. There is debate in Italy on the matter if the fair trade products should be sold in supermarkets or in their own workshops. To reach more people and to make the shopping more convenient, the products should be seen and available in many places. In this way, and with good information, a consumer, who doesn't know about fair trade products, will be more curious and conscious. As Professor Calafati suggested during the first meeting of "Altre Economie" course in order to change something fair trade makers and volunteers should change their mind about mass distribution first. ................................................... 7. RIFUGIATI PALESTINESI Sul numero di VITA del 28 novembre è pubblicata una intervista a Mario Van aken, un antropologo che studia da anni la condizione e i comportamenti dei 3 milioni e 600 mila Palestinesi che ormai da 50 anni vivono lontani dalla loro terra. Cosa significa essere un rifugiato palestinese? Cosa differenzia la condizione dei Palestinesi da quella degli altri rifugiati? Che differenza c 'è tra i rifugiati adulti e quelli giovani? Come trascorre la giornata di un rifugiato? Come vivono la lontananza dalla loro terra, dato che sono in maggioranza contadini? Queste le domande a cui si cerca di dare una risposta durante l'intervista che diventa anche un interessante momento di riflessione su come sta cambiando il mestiere di antropologo. ................................................ 8. IL NUOVO ANTISEMITISMO L'inchiesta di copertina di Internazionale del 28 novembre è dedicata al nuovo antisemitismo. Secondo il quotidiano israeliano Ha'aretz, l'antico pregiudizio sta riprendendo vita, alimentato dal conflitto arabo-israeliano. Durante la lunga era dell'antisemitismo storico, il bersaglio principale del pregiudizio anti-ebraico erano le comunità locali, successivamente l' antisemitismo assunse un volto più secolare e razzista, sostenendo l' esistenza di una congiura ebraica internazionale contro l'intera umanità. L'ostilità si è ora spostata verso gli ebrei di Israele e Stati Uniti, accusati di essere i responsabili morali e materiali di tutto quello che succede sulla scena internazionale. L'inchiesta prosegue con una serie di articoli tratti da giornali inglesi, americani, tedeschi e francesi. ................................................ 9. SONDAGGIO Vi sarete accorti che in questo numero della Newsletter ci sono due notizie scritte in inglese; sono scritte da Vera e Zuki, le due volontarie del Circolo Africa che, per quanto volonterose, non riescono a scrivere i loro contributi in italiano. Li leggete? Ritenete che dovrebbero essere tradotti in italiano? Fateci sapere. ................................................ 10. INCONTRO 17 DICEMBRE L'ASSOCIAZIONE ONG ITALIANE, in occasione del semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea, promuove la Campagna di sensibilizzazione "Sei mesi per l'Europa, un altro futuro per il mondo" . Finalità della Campagna è ottenere dal governo italiano e dalle istituzioni europee politiche coerenti a sostegno della pace e dello sviluppo nel mondo, nel quadro del contributo europeo alla realizzazione degli Obiettivi di sviluppo del Millennio. La Campagna intende inoltre stimolare l'Unione Europea a fare chiarezza e a distinguere tra politiche di sicurezza, commercio estero e cooperazione internazionale. In questo senso, è importante che la Costituzione europea accolga un articolo che ripudi la guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti e definisca una politica estera europea improntata ai valori della solidarietà internazionale. Nel quadro di questa campagna COOPI è stata incaricata dell'organizzazione di un evento pubblico locale intitolato "emergenze mediatiche e emergenze dimenticate" che si terrà Mercoledì 17 dicembre alle h. 21 alla sala audiovisivi del Comune di Ancona, in Via Bernabei. Interverranno: Sergio Marelli, presidente dell'Associazione ONG italiane "Presentazione della campagna Sei mesi per l'Europa, un altro futuro per il mondo" Michele Romano, Direttore di COOPI - Cooperazione Internazionale "Aiuti umanitari, rafforzamento della pace e ricostruzione: la posizione delle ONG italiane" Davide Martina, Coordinatore del gruppo di lavoro sugli aiuti umanitari della campagna Sei mesi per l'Europa, un altro futuro per il mondo "Lavorare nell'emergenza: tra partecipazione emotiva e professionalità" Gelsomina Viscione, Volontaria CVM in Etiopia, "AIDS:numeri e volti di una tragedia che ci riguarda" Verrà inoltre Proiettato il video "Congo: emergenza dimenticata". Partecipate numerosi! ................................................ Il numero 23 di questa newsletter è stato spedito a 2.959 indirizzi, per segnalazioni e suggerimenti scrivete a segreteria at circoloafrica.org . I prossimi numeri usciranno nelle seguenti date: 16 dicembre 2003, 13 e 27 gennaio 2004, 10 e 24 febbraio 2004, 9 e 23 marzo 2004, 6 e 20 aprile 2004, 4 e 18 maggio 2004, 1° e 15 giugno 2004 . Progetto finanziato dal Centro Servizi per il Volontariato (www.csv.marche.it) Circolo Culturale Africa via San Spiridione, 5/a 60100 Ancona Tel. 0712072698 Se non vuoi più ricevere e-mail dal Circolo Culturale Africa invia un messaggio con scritto CANCELLAMI a: segreteria at circoloafrica.org
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