Ruanda: incontro con il comune di Roma



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COOPERAZIONE CON IL RUANDA: FISSATO UN INCONTRO CON L'AMMINISTRAZIONE
CAPITOLINA

Mercoledì 18 giugno alle ore 15,30 una delegazione formata dai promotori
della lettera aperta al sindaco Walter Veltroni e da alcuni dei firmatari
sarà ricevuta dal responsabile del Dipartimento Esteri del comune di Roma.
Come ricordetrete nelle scorse settimane abbiamo rese pubbliche le nostre
perplessità circa la decisione dell'amministrazione capitolina di avviare
progetti di cooperazione con la città di Kigali, capitale del Ruanda, il
cui sindaco è stato anche invitato al Glocal Forum del 24-26 maggio.
Nella lettera al sindaco e in quella alle ong che partecipano al Tavolo per
la cooperazione decentrata del comune di Roma, abbiamo esposto le ragioni
per cui non condividiamo questa scelta. Il coinvolgimento delle autorità
ruandesi nel conflitto che dal 1998 ha provocato nella Repubblica
Democratica del Congo oltre 3 milioni di morti è documentato non solo da
tanti testimoni sul campo, ma anche dalle fonti ufficiali. L'Onu ha
pubblicato due rapporti in cui questo dato emerge in tutta la sua
chiarezza. Inoltre il regime del presidente Kagame rivela sempre di più il
suo volto autoritario e repressivo anche all'interno del paese, dove molti
oppositori sono perseguitati o addirittura fatti sparire.
La decisa critica che muoviamo al governo ruandese - e di conseguenza la
scelta di collaborare con le istituzioni che lo rappresentano - non è
ovviamente una presa di posizione contro il popolo ruandese. Al contrario,
riteniamo che i cittadini di questo paese siano le prime vittime di un
regime ingiusto e corrotto, che non esita ad imporre nella regione e nel
confinante Congo un controllo militare cruento e uno sfruttamento illegale
delle sue risorse. Proprio da molti cittadini ruandesi residenti nel nostro
paese abbiamo ricevuto parole di ringraziamento e di sostegno per la
denuncia di questa situazione.

Molti organismi, cittadini e rappresentanti di ong e istituti missionari
hanno già aderito alla lettera aperta al sindaco Vletroni, che riportiamo
qui di seguito.

VI INVITIAMO A FARE ALTRETTANTO.
Se le firme saranno tante daremo più forza alla nostra denuncia. Per una
politica della cooperazione credibile e coerente.

Per avere informazioni sulla crisi nella regione dei Grandi Laghi potete
consultare "Congo Attualità" pubblicato mensilmente sul nostro sito nella
sezione "Approfondimenti".
Per qualsiasi dubbio o chiarimento potete contattare direttamente Eugenio
Melandri al numero 347 5940107.

Primo rapporto della Commissione Onu
http://www.cipsi.it/africa/dettagli.asp?ID=217&tipo=2 Secondo rapporto
della Commissione Onu (16 ottobre 2002)
http://www.cipsi.it/africa/dettagli.asp?ID=445&tipo=2


Lettera aperta al sindaco di Roma Walter Veltroni

Caro Walter,
non potrò essere presente, per una serie di impegni pregressi, al
Glocalforum. Una iniziativa che senz'altro sia io sia tutta "Chiama
l'Africa" vediamo con simpatia. L'Africa, lo sappiamo bene, rischia di
essere messa ulteriormente tra parentesi in questa fase in cui tutta
l'attenzione è rivolta alla questione del terrorismo internazionale e al
rapporto con il mondo islamico. Anche se non cessano i conflitti per
assicurarsi i prodotti che l'Africa sola possiede. Ultimo tra tutti quello
per accaparrarsi i diritti di sfruttamento dell'acqua.

Ripartire dalle città, dal locale, per realizzare un mondo diverso mi pare
una scelta non soltanto giusta, ma indispensabile, anche tenendo conto
dell'afasia della grande politica in questo momento. Le città sono il luogo
dove la maggior parte della gente vive, dove si incontra, dove, se vuole,
può scambiarsi esperienze, punti di vista; dove si possono cominciare a
sperimentare forme diverse, più rispettose dei diritti, di convivenza e
anche di economia. Bella scelta, quindi, questa del Glocal forum.

Proprio perché credo in questa iniziativa, sono rimasto sconcertato - e con
me tanti amici che si interessano del continente africano - non soltanto
dell'invito rivolto al sindaco di Kigali, ma soprattutto del progetto di
stretta cooperazione tra il comune di Roma e la capitale del Ruanda. Questa
notizia ha suscitato un moto di ribellione in tanti amici che da anni
seguono con attenzione e apprensione ciò che succede in Africa e
soprattutto quella che viene definita come "La guerra dei Grandi Laghi".

Tutti noi conosciamo i fatti che si riferiscono alla realtà ruandese, fino
a quel tragico momento che viene ricordato come "genocidio". Un evento che
pesa sulle coscienze di tutti, ma che non può divenire l'alibi per coprire
sia la politica imperiale che il Ruanda di oggi svolge ormai da anni nella
regione, sia la sospensione dei diritti umani all'interno dei propri
confini. Fra l'altro, a partire dal genocidio e da un'accurata campagna di
stampa, il governo ruandese ha cercato, in parte riuscendoci, di attirare
gran parte della cooperazione internazionale, in nome di una ricostruzione
che sta avvenendo escludendo, nei fatti, la fetta maggioritaria della
popolazione. In questi giorni, ad esempio, tutte le agenzie internazionali
denunciano la sistematica sparizione di tutti i possibili oppositori al
regime di Paul Kagame in eventuali elezioni. E' di questi giorni la notizia
della sparizione di due probabili oppositori. Intanto, pur avendo firmato
gli accordi di Pretoria, l'esercito ruandese continua ad occupare gran
parte del Kivu, garantendo in questo modo lo sfruttamento delle risorse del
territorio. Soprattutto di oro e coltano. Il Ruanda, che non ha miniere di
oro nel suo territorio è diventato il secondo esportatore africano di oro.
Qualche giorno fa, riferendosi ai massacri nella Regione dell'Ituri in
Congo, il presidente della Conferenza episcopale Congolese, Card. Etsou, ha
scritto testualmente: "Denunciamo con fermezza i Presidenti del Ruanda Paul
Kagame e dell'Uganda Yoweri Museveni, per il calvario che impongono al
popolo Congolese".

In tanti ti abbiamo applaudito quando non hai voluto ricevere Tereq Aziz,
sappiamo la tua militanza e il tuo impegno nel campo dei diritti umani.
Proprio per questo ci sembra fuori luogo l'impegno di cooperazione con la
città di Kigali, soprattutto attraverso la figura del suo sindaco, che,
essendo parte delle istituzioni, è senz'altro solidale con il regime non
democratico del Presidente.

Ciò mi spinge ad una ulteriore riflessione. Roma è la città capitale
d'Italia che ha, per fortuna, un sindaco molto sensibile alla cooperazione
internazionale e all'Africa in particolare. Proprio per questo mi
aspetterei da questa città uno slancio nuovo, diverso, capace anche di
cercare vie nuove nella cooperazione, che possa fungere da apripista anche
per altre città e diventare un modello per il governo. Occorrerebbe una
riflessione seria, una ricerca anche di strade nuove. Non mi pare che tutto
questo avvenga e che si rischi, anche con il nuovo organismo appena nato,
di procedere ad una mera distribuzione di fondi tra organizzazioni che
fanno capo alla capitale. La cooperazione internazionale e l'Africa
soprattutto, hanno bisogno di ben altro.

Se vuoi di tutto questo io e altri amici di "Chiama l'Africa", con altre
associazioni, siamo disponibili a parlare e a discutere insieme.

Buon lavoro

Roma 20 maggio 03
Eugenio Melandri
Coordinatore di "Chiama l'Africa"


Infoline: 3295713452 - 3475940107
Per dare la propria adesione come singoli, gruppi o associazioni, inviare
una mail a info at chiamafrica.it

HANNO GIA' ADERITO:
Nigrizia, Ucsei, Missione Oggi, P. Savio Corinaldesi (Brasilia), P. Gianni
Magnaguagno (missionario in Congo), Marcello Zurlo (Centro di Animazione
Missionaria Saveriana dell'Amazzonia) Onnivora (PA); Alì 2000 onlus; Elena
Loi (San Paolo del Brasile); Eleonora Bonalumi; Centro Missionario/Osimo
AN; Antenna Italiana AEFJN (Rete Africa-Europa Fede e Giustizia);
Sr.Patrizia Pasini (Commissione giustizia e pace Missionarie della
Consolata); Luisa Casati; Marisa Beccari (Torino); Angelo Sica
(giornalista); Irene Peddes; Alberto Di Martino; Cristina Buschi (Roma);
Rete Pace per il Congo; Alberto Di Martino; Silvia Prati (Parma); Laura
Novelli; Antonio Caponegro (Missione Cattolica Italiana Gross-Gerau,
Germania); Mercedes Alvarez (Missione ad gentes; Figlie Maria
Ausiliatrice); ISCOS-CISL; Felicite Mbezele (attrice congolese); Luca Salvi
(Verona); Susan Phelps (Aprilia, Roma); Padre Claudio Zuccala (direttore di
"Africa" rivista dei Padri Bianchi, Missionari d'Africa); Maria Teresa
Devoto (coordinatrice Giustizia e Pace per le RSCJ); Religiose del Sacro
Cuore (Provincia Italiana); Scuola di Pace onlus; Lia Quartapelle; Roberto
Ausilio (Roma); Rosario Gigliotti (Potenza); VIS-Volontariato
Internazionale per lo Sviluppo; Fabiana Massaro (studentessa, Roma);
Stefano Severi (Università di Bologna); Marcellino Zansavio (educatore
C.F.P San Bonifacio-Verona); Anna Governo (infermiera professionale, San
Bonifacio-Verona) Palma Fattori (pensionata, San Bonifacio-Verona); Paolo
Feliziola; Sabina Marchetti (Ferrara); Laura Bernardi (Studentessa,Roma);
Vittorio Bellavite ("Noi Siamo Chiesa"); Amedeo Tosi (Direttore
Responsabile della newsletter GRILLO news); Associazione Botteghe del Mondo
Italia; Associazione per la Pace e la Riconciliazione in Rwanda (APARIRWA);
Andrea Biglietti (referente dell'AGESCI per i progetti in Africa); Antonio
Santoro e Piergiorgio Manco; Barbara Manzi; Associazione Djembe; Suor
Barbara Ferrari; P.Nicola Colasuonno, missionario; John Wesley onlus
(Chiesa valdese metodista,Roma); Associazione Itineranda onlus (Roma);
Mario Putignano (torino); Maurizio Leva; P. Salvador Romano Vidal
(missionario saveriano); Ilaria Rigano