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Diario dal Kenya, ritorno a Kivuli
- Subject: Diario dal Kenya, ritorno a Kivuli
- From: "Carlo Mafuta" <kasscarlo at yahoo.it> (by way of Enrico Marcandalli <ramalkandy at iol.it>)
- Date: Fri, 04 Apr 2003 08:41:56 +0200
Jambo a tutti!! Eccomi nuovamente qua, dopo un mese di incontri, discussioni, racconti, relax e svago. Un mese intenso in cui ho incontrato tanta gente, non tutti purtroppo. Molti di voi non sono riuscito neanche a sentirli per telefono. Alla fine un mese è davvero poco per riuscire a recuperare tutto quello che non si fatto in tre mesi... Non mi pare sia cambiato nulla qui a Kivuli, a parte i nuovi murales che rallegrano l'edificio del Children department, la struttura dove vivono ibambini. Sono stati ricoperti i disegni fatti durante il campo dei volontari
italiani di due anni fa e nuovi colori e nuove forme hanno preso il loro posto... I lavori sono stati fatti da due studentri di Peter, che prima di venire a lavorare qui come educatore insegnava disegno in una scuola superiore di Kisumu. Non ci sono ne Giovanni, il responsabile della Caritas Italiana, ne Padre Kizito. E un pò si sente la loro mancanza, soprattutto durante le cene. In giro ormai sono scomparsi tutti i manifesti elettorali. Il centro che ne era pieno è stato completamente pultio. E non solo dei manifesti... Martedì ho fatto un giro intorno alla cattedrale con due ragazze italiane che sono qui per la loro tesi di laurea e le mamme coi bambini che spesso stazionano di fronte al cancello della chiesa non ci sono più. Anche all'Uhuru park i bambini di strada sono scomparsi. Girando per un'oretta in centro ci siamoimbattuti in un solo bambino con la colla nella piazza di fronte all'Hilton.
Mi ha davvero stupito questa cosa. Sembra che il piano del governo dirisolvere il problema dei bambini e delle famiglie di strada stia diventando
realtà. Se ne sentiva parlare a febbraio quando stavamo per andare via. Già allora alcuni gruppi di bimbi erano stati portati in centri di riabilitazione (da alcuni descritti come riformatori...). Ma ora la cosa è molto più visibile. Chissà che veramente si stia cercando di risolvere il problema e non solo di nasconderlo... Dalla prossima settimana si rinizia il lavoro. Devo assolutamente finire il catalogo dei workshop di Kivuli per venerdì prossimo in vista di un grosso ordine di una rete del commercio alternativo italiana. Un pò mi è dispiaciuto lasciare l'Italia in questo momento particolare per il movimento italiano. Ho sentito che sabato pomeriggio, giorno della mia partenza, durante i cortei per la pace a Torino ci sono state cariche della polizia sui manifestanti. Non sono riuscito a capire bene da quaggiù il motivo. Anche se posso immaginare. Ho portato comunque anche qua quattro bandiere della pace. Una di queste la darò ai caschi Bianchi della Papa Giovanni XXIII che me l'avevano chiesta per metterla da loro e credo che una la mettero qua a casa nostra. Chissà che la gente non si cominci a chiedere il significato di questo gesto. Un abraccio a tutti Carlo ---------------------------------------------------------------- Enrico Marcandalli (ramalkandy at iol.it) - http://www.peacelink.it ----------------------------------------------------------------
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