signora Mara Visona,
Non capisco a chi si riferisce quando mi scrive:
"desidero essere cancellata.....
Per quanto mi riguarda noi non abbiamo elenchi di
sorta e non inviamo messaggi. Se ci pervengono comunicati stampa ci sembra
opportuno riscontrarli informando gli interessati che li abbiamo ricevuto e che
li pubblichiamo sul sito della fidest www.fidest.net che è un'agenzia giornalistica.
Cordiali saluti
Riccardo Alfonso
----- Original Message -----
Sent: Monday, January 20, 2003 11:59
AM
Subject: R: diario dal Kenya 1-2003
DESIDERO ESSERE CANCELLATA DAI VS. ELENCHI. NON VOGLIO RICEVERE PIU' I
MESSAGGI MAIL.
GRAZIE
ciao a
tutti
Con questo messaggio iniziamo la pubblicazione sulle liste di
PeaceLInk di un diario scritto da Carlo, un volontario della Caritas che
vive a Nairobi, presso il Kivuli centre. Abbiamo conosciuto Carlo e gli
altri volontari durante la nostra visita lo scorso dicembre
(2002). Questo diario, come tutti quelli pubblicati du PeaceLInk e che ci
arrivano dalle varie parti del mondo (Messico, Centrafrica, Cecenia,
Palestina) ci offre uno spaccato della vita nel Sud del mondo partendo dal
punto di vista della base, pienamente inserito nel territorio. Quindi
nessuna analisi politica e sui grandi sistemi ma "storie". Storie di persone
comuni che raccontano di altre persone comuni. Storie di "volti" unici e
irripetibili. Storie di ipotetici Mario e Anna o Paolo e Maria che vivono in
un'altra parte del mondo ma che potrebbero vivere nella porta accanto alla
nostra.
Ciao a tutti. Torno a scrivervi dopo un po' di
silenzio. Nelle ultime due settimane tante cose, tanti posti e gente
diversa. Partiamo dalle elezioni. Sono andate davvero bene. Anche troppo,
ancora un po' mi sembra strano e tanta gente è stupita di come siano
andate. Ha vinto Kibaki, il leader dell'opposizione; dopo 39 anni il KANU
non è più al potere. Una data importante davvero per il Kenya. Il 30 poi
il passaggio di poteri. Una grande festa all'Uhuru Park, in centro a
Nairobi. Centinaia di migliaia di persone che hanno vissuto il grande
cambiamento. Moi, l'ex presidente, si è congratulato col vincitore e ha
augurato un futuro prospero per questa nuova era che il Kenya ha
iniziato. Incredibile, l'ha detto davvero Moi. La gente spera in un
cambiamento completo. E' veramente fiduciosa di questo nuovo governo.
Ovunque gente che ti saluta col simbolo del NARC, Indice e medio, simbolo
di vittoria ma anche del partito vincente. E il nuovo governo ha subito
ricambiato la fiducia di tutti: da lunedì, inizio del nuovo anno
scolastico, non si pagheranno più tasse scolastiche per le scuole
primarie. Non si sa bene come farà ma l'importante è che tanta gente
risparmierà un po' di scellini. Il fondo monetario non sarà
tanto contento.
Nicholas sta bene, è tornato a Koinonia e sta
piano piano guarendo. I suoi assalitori non sono comunque stati
trovati.
Questi giorni sono stati giorni di vacanza. Il 29 e 30 sono
stato all' Elementaita Lodge e poi a Nakuru. Alcuni di voi conoscono il
posto, sanno dei colori folgoranti, del silenzio assordante, della quiete
quasi innaturale, della bellezza di questi posti. Hanno il potere di
far dimenticare tutti i problemi, il dolore, l'angoscia. La desolazione
di Nairobi non esiste più. Un posto ideale per riuscire a respirare un
po'. Il 31 poi siamo tornati a Kivuli e abbiamo festeggiato qui il
capodanno. Nel pomeriggio siamo andai io, Matte e i due tedeschi al
cinema. Abbiamo visto "Il signore degli anelli, le due torri", la seconda
parte. Davvero magnifica anche se non ho capito proprio tutto dei
dialoghi in inglese (ma da voi non è ancora uscito vero??). La sera poi
festa con i bimbi di Kivuli e alcuni giovani del quartiere. Messa, cena e
poi dance hall. Dopo gli auguri e ancora qualche danza noi bianchi e
alcuni degli educatori di kivuli ci siamo ritirati qui a casa nostra per
festeggiare un po' tra di noi. Qualche bottiglia di vino e un brindisi
per ogni nostro sogno per il nuovo anno. Mentre noi eravamo qua sotto è
successo il finimondo. Noi non ci siamo accorti di nulla. Il problema è
che la festa non era stata organizzata per i giovani, non per tutti
almeno. A una certa ora la sala era piena e c'era ancora gente che voleva
entrare. I masaai (guardiani) hanno deciso di non fare entrare più
nessuno. Uno dei ragazzi dentro era ubriaco e ha cominciato a fare casino
mentre la gente ballava. Dopo un po' di avvertimenti i watchmen l'hanno
invitato ad uscire. Lui si è opposto ed è scoppiata una rissa tra i
massai e un gruppo di ragazzi. Altri masaai che abitano qui intorno sono
arrivati. Si sono arrampicati sui muri di cinta armati di arco e frecce e
hanno intimato a quelli di fermarsi. Intanto fuori la gente che non era
riuscita ad entrare presa dalla confusione ha incominciato a lanciare
pietre sul cancello e a cercare di abbatterlo. Poi dopo un po' di delirio
è arrivata la polizia chiamata da George e tutto si è
calmato. Fortunatamente nessun ferito a parte il ragazzo che aveva
iniziato tutto e che ha avuto il mento tagliato da una coltellata (di un
massai.). E noi eravamo in casa nostra che cantavamo felici. Abbiamo
saputo del casino solo il giorno dopo. L'uno abbiamo fatto pranzo qua
e dopo siamo andati ad Anita. Pomeriggio stupendo con le bimbe che ogni
volta riescono a farti stare davvero bene. Sera cena leggera a Kivuli e
poi all'aeroporto a prendere i parenti di Giovanni. Il due siamo stati
con loro a Kivuli e nel pomeriggio ad Anita. Ieri poi il grande viaggio.
Siamo andati su al nord a Nyeri, sotto il monte Kenya. Al mattino siamo
andati a visitare al città. Nulla di particolre se non il cimitero
colonico in cui è sepolto Baden Powell, qualcuno lo conosce?? E' stato il
fondatore dello scoutismo e visto che alcuni dle gruppo sono stati scouts
ci siamo fermati per la foto ricordo. E la visita alla casa dove ha
vissuto. Squallore. Intorno a Nyeri è davvero meraviglioso. Ho guidato
tutto il giorno ed è stata un'emozione davvero magnifica. Il paesaggio
che cambia ogni 5 kilometri, Savana, poi semideserto, foresta, campi,
rift valley. Siamo andati a trovare un missionario di Pordenone. Un tipo
particolare che ha vicino a Nyeri un grosso progetto idrico per la zona.
Un acquedotto che parte dalle foreste dell'Abberdare e si snoda intorno a
Nyeri. Siamo andati a vedere la sorgente da cui l'acquedotto parte.
Immezzo alla foresta con la jeep e poi a piedi in un sentiero tra liane e
impronte di elefante. Un posto magico con una vegetazione fantastica e
profumi intensi che spesso ti riempivano il naso e ti rendevano difficile
respirare. Una avventura incredibile. Poi ieri sera siamo andati a
dormire in un lodge a Nyaururu. Un decadente posto coloniale vicino alle
Thomson Falls ("scoperte" dallo stesso Thomson che ha scoperto le
gazzelle, quelle col suo nome.). Lì stamattina abbiamo incontrato Fabio e
Padre Gabriele Pipinato (cha hanno a che fare col Cuamm e con Unimondo).
Abbiamo visitato i vari progetti. Con Fabio abbiamo fatto un giro del
progetto Tree is Life, per la riforestazione e contro il taglio della
foresta equatoriale. Poi un discorso con Padre Gabriele. Una persona
affascinante con una bella idea di missione, davvero partecipata, che
rifiutai progetti con finanziamenti dal nord e che punta alla completa
condivisione nella comunità. Non facile spiegare in due parole il suo
discorso di un'ora. Abbiamo mangiato a casa di Fabio e poi di nuovo in
macchina lungo la Rift valley. Altri paesaggi mozzafiato e dopo di
nuovo a Nairobi. Ora qua, dopo una cena all'Arena (la pizzeria che c'è
alla Shalom) per il compleanno della ragazza e della sorella di
Giovanni. Domani a Korogocho e lunedì si rinizia a lavorare. E'
interessante osservare come nello stesso Kenya ci siano realtà
così differenti e come la cooperazione agisca in maniere completamente
differenti da quelle utilizzate qui a Nairobi. Lì a Nyeri un progetto per
street childreen in cui alla fine della riabilitazione il bambino viene
inserito in famiglie che lo prendono in adozione. Impensabile qui a
Nairobi se non in situazioni come quella di Casa di Anita in cui c'è
l'appoggio di un' associazione e fondi dal nord. E' anche un po'
sconsolante per noi che lavoriamo a Nairobi vedere come la gente lavora
nei progetti fuori e come un bianco vive nell'upcountry. Meno tensione,
più sicurezza.
Tante altre cose da dire, ma ormai è tardi. Spedirò
domani sera dall'ufficio. Un abbraccio a tutti. Ancora tanti
auguri. Vi
penso Carlo
**************************************************************************** "Una
risposta è il tratto di strada che ti sei lasciato alle spalle Solo una
domanda può portarti oltre" (J.Gaarder )
Carlo Cassinis C/o
Kivuli centre P.O.box 21255 Nairobi
(KENYA) kasscarlo at yahoo.it
|