Protesta davanti alla sede Rai: piu' informazione sull'Africa!



"...anch'io a Kisangani!"

Azione internazionale nonviolenta di pace in Africa:  22 - 27 maggio 2002

Partecipazione al Simposio Internazionale per la Pace in Africa (SIPA 2)

"Libérons la Paix"

Kisangani, Repubblica Democratica del Congo





COMUNICATO STAMPA

La tv di stato si dimentica dell'Africa:

150 pacifisti in digiuno protestano davanti alla sede Rai



Dalle 15,00 protesteranno davanti alla sede RAI in viale Mazzini a Roma 150
pacifisti in digiuno-sciopero della fame. Chiedono maggiore attenzione da
parte della televisione pubblica rispetto ad un continente dimenticato e
che "non fa notizia": l'Africa. Sono i 150 partecipanti all'azione di pace
"Anch'io a Kisangani", che doveva svolgersi in questi giorni nella Rep.
Democratica del Congo. Erano più di 200 le persone pronte a partire per la
città di Kisangani, dove doveva tenersi il Simposio Internazionale per la
Pace in Africa, organizzato dalla Società Civile e dalle Chiese locali. Gli
esponenti della Società Civile congolese non hanno avuto alternative alla
decisione di sospendere il Simposio, poiché che erano venuti a mancare i
criteri minimi di sicurezza, non solo per i partecipanti stranieri, ma
soprattutto per i delegati provenienti dalle altre regioni del Congo e per
la stessa popolazione locale.

In effetti, gli ultimi dieci giorni hanno visto, nell'indifferenza della
gran parte dei media, un'improvvisa recrudescenza della guerra che ormai da
tre anni sconvolge la regione: fonti attendibili parlano di almeno duecento
morti, in gran parte civili.

I pacifisti italiani, riuniti in assemblea, hanno comunque deciso di
proseguire l'azione spostandosi a Roma, ospiti della comunità congolese,
con l'obiettivo di rompere il silenzio sul dramma del Congo e dell'Africa
in generale.

Non si tratterà di iniziative di protesta o di scontro, ma di far giungere
alle istituzioni italiane, europee ed internazionali il grido di un popolo
che esige l'applicazione delle risoluzioni dell'Onu sulla smilitarizzazione
della città e un vero processo di pace che consenta il ritiro di tutte le
forze armate, la riunificazione del paese e la sua democratizzazione.

"La molla che ci spinge", dice un missionario partecipante all'iniziativa,
"è il profondo senso di condivisione che ci lega al popolo congolese e
vogliamo metterci su un piano di parità nel rispondere all'appello accorato
che ci giunge dalla società civile di Kisangani".

La lacerata  città congolese è l'emblema delle guerra che nella zona dei
Grandi Laghi africani coinvolge sei stati e ha causato dall'agosto '98
almeno tre milioni di morti. Un olocausto che si consuma in uno dei paesi
più poveri del mondo ma con giacimenti di materie prime (oro, diamanti,
coltan....) fra i più ingenti del pianeta. Una guerra che i mezzi di
comunicazione si ostinano a non voler prendere in considerazione.

I volontari della pace, che domani incontreranno il sindaco di Roma Walter
Veltroni e il Presidente della Camera Pierferdinando Casini, manifesteranno
per tutto il pomeriggio con bandiere della pace, cartelloni e facendo un
minuto di rumore (una modalità di protesta nonviolenta usata dalle donne e
dagli uomini congolesi per chiedere la pace) davanti alla sede Rai.

I pacifisti, che ieri si sono messi in contatto con gli organizzatori a
Kisangani del Simposio per la pace, digiuneranno fino a domenica presso la
chiesa dei congolesi in Piazza Pasquino e contano di portare la loro
implorazione di pace anche in Piazza San Pietro.



Padova, 24 maggio 2002

Per informazioni, uff. stampa 348/2202662 (Mariagrazia Bonollo)

cs Kisangani 24 maggio

Segreteria organizzativa:

tel. 049/8070522 tel/Fax. 049/8070699 e-mail: beati.africa at libero.it -
www.beati.org/sipa2

per contributi: Beati i Costruttori di Pace, Via A. da Tempo, 2 - 35131 Padova

C/c Banc. 507020, Banca Etica di Padova cod. ABI 5018 CAB 12100 - C/c
postale: n. 17040361 causale "anch'io a Kisangani"





Mariagrazia Bonollo
via Bassano del Gr. 54/b
36030 Sarcedo (VI)
0445/344264
348/2202662