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L'armata patriottica ruandese bombarda...





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fonte: RODHECIC
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INFO DH N. 006/RDC/RODHECIC/2001


L'ARMATA PATRIOTTICA RUANDESE BOMBARDA...
La "Rete di Organizzazi0ni per i diritti umani e di educazione civica d'ispirazione cristiana" (RODHECIC) porta a conoscenza della comunita' nazionale e internazionale la ripresa delle attivita' criminali dell'esercito ruandese nel Sud Kivu.
Dal 17 al 24 dicembre 2001, la "circoscrizione" di Nindja nel territorio di Kabare e la localita' di Kalonge nel territorio di Kalehe, Sud Kivu, sono state sottoposte a intensi bombardamenti da parte dell'APR (armata patriottica ruandese). Piu' di 5000 militari ruandesi hanno traversato la riva Ruzizi nella notte del 17 dicembre 2001, tra le 22 e le 23.
Verso le 10 del mattino del 18 dicembre, il primo convoglio di 10 veicoli e 2 carri d'assalto ha preso la direzione di Bagira-Kabare fino a Nindja, e un altro convoglio di 5 veicoli e' andato verso Kalonge. Un elicottero faceva la spola tra Cyangungu, Kalonge e Nindja; e gia' verso le 20, i primi sfuggiti all'ecatombe di Kalonge sono arrivati a Bushwira nella circoscrizione di Kabare. E' questo gruppo che ha dato la prima versione dei fatti svoltisi in seno a questa collettivita' che si trova nel cuore del parco di Kahuzi-Biega.
L'APR ha investito tutti i villaggi a partire da Mule e Irambo, dove tutto e' stato saccheggiato e bruciato. Ci sono stati 200 morti soltanto nei villaggi di Mule, Irambo, Cifinzi e Fendula. La sera del 19 altri militari ruandesi sono stati impiegati a Nindja. Risultato: ogni cosa e' stata bruciata.
In Ruanda 5.000 bambini hutu sono stati fatti uscire dalle prigioni tra il 20 e il 21 dicembre. Sono stati istradati verso Bukavu e inviati direttamente a Nyabibwe, dove degli istruttori gli hanno insegnato il modo di maneggiare i fucili, prima di inviarli alla morte in uno scontro con i Mai-Mai.
La popolazione del Sud Kivu si chiede che cosa pensi la comunita' internazionale a proposito di tutto cio'. Chiede all'ONU una cosa soltanto: il ritiro delle truppe ruandesi dal territorio congolese. 

Kinshasa, 22 gennaio 2002





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