Chiama l'Africa news 18/1/02



CHIAMA L'AFRICA NEWS - 18 gennaio 2002
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SOMMARIO
1. R.D.Congo: disastro naturale si aggiunge ai disastri della guerra
2. Sabato 19 gennaio, manifestazione a Roma; note organizzative
3. Segnalazioni. "Le scuole del deserto" in mostra a Milano
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1. R.D.CONGO: DISASTRO NATURALE SI AGGIUNGE AI DISASTRI DELLA GUERRA
Una violenta eruzione del vulcano Nyiaragongo - tra i più alti del
continente africano - ha semidistrutto la città di Goma, nell'est del
paese. La colata lavica, che ha attraversato la città ed è sfociata nel
Lago Kivu,  ha ridotto in cenere l'aeroporto, la cattedrale e numerosi
edifici civili e religiosi. Le autorità locali invitano la popolazione a
lasciare la città poiché questa rischierebbe di essere completamente
sepolta dalla lava se si aprissero nuove bocche eruttive. Finora sarebbero
circa 300 mila gli sfollati, la maggior parte rifugiati a Gisenyi, la città
ruandese di confine, dove si trovano già da molte ore privi di cibo e di
acqua potabile. Assai più difficile calcolare il numero delle vittime.
L'eruzione del vulcano, iniziata mercoledì tra le 14 e le 15 locali, era
stata preceduta da una serie di scosse sismiche. Secondo alcune fonti della
Misna, il Ruanda avrebbe reso difficile l'accesso dei profughi nei propri
territori, impedendo loro di addentrarsi e richiedendo timbri e
autorizzazioni della locale prefettura. Le autorità ruandesi e la
Coalizione Democratica Congolese (Rcd-Goma) che controllano la zona sono
ritenuti responsabili di non aver approntato nessuna strategia per
prevenire il disastro, nonostante i fenomeni sismici che hanno preceduto
l'eruzione lasciassero prevedere il peggio. Lo scenario descritto dai
testimoni è apocalittico: un forte vento, fumo e una temperatura
insostenibile per gli esseri umani hanno avvolto la città di Goma, mentre
la lava incalzava la gente in fuga. La situazione umanitaria si presenta
assai drammatica, anche per l'assenza di soccorsi organizzati. Sappiamo che
il contingente della Monuc (la missione Onu incaricata di sostenere il
processo di pace nell'ex Zaire) ha organizzato l'evacuazione dei civili e
che il Catholic Relief Service (Crs) si è allertato per i primi soccorsi.
Solo pochi giorni fa un crollo all'interno di una miniera di Coltan, nel
nord Kivu, aveva provocato 30 morti e 36 dispersi. Il fatto, venuto alla
luce solo dopo una settimana dall'accaduto, aveva portato ad una denuncia
di alcune organizzazioni per la difesa dei diritti umani sulle condizioni
di lavoro in cui sono costretti uomini, donne e bambini all'interno delle
cave estrattive. Anche in questo caso sono forti le responsabilità della
Rcd-Goma e di chi, direttamente o indirettamente, favorisce lo sfruttamento
e il commercio illegale del coltan, prezioso minerale di cui la Repubblica
Democratica del Congo è ricca; sottile polvere nera che tanto peso ha in
questa guerra dimenticata (fonti: Fraternità Missionaria - PR;
www.misna.org; www.vita.it).

2. SABATO 19 GENNAIO : NOTE ORGANIZZATIVE SULLA MANIFESTAZIONE
Il corteo partirà alle h.15. Il grande striscione di testa recherà la
scritta "Un percorso di civiltà per il diritto al futuro - Contro la legge
razzista del governo" e sarà preceduto da alcuni gruppi che porteranno
cartelli per ricordare le stragi del proibizionismo (Capo Pachino '96,
Otranto '97, Cpt di Trapani '99, autostrada Adriatica 2000), e seguito da
uno striscione "Bouchaib subito in Italia" (il metalmeccanico marocchino
fermato e percosso a Genova Bolzaneto in luglio ed ora espulso da Brescia).
In piazza Navona è previsto l'intervento iniziale di uno dei promotori
dell'appello "Diritto al futuro" (forse don Ciotti) e di una rappresentante
delle reti nazionali delle donne immigrate e, se riuscirà ad essere a Roma,
una portavoce dei Sans-Papier francesi; poi una serie di interventi di
immigrati (indicativamente: Brescia, Caserta, Roma), di un/una richiedente
asilo, e di rappresentanti delle varie organizzazioni aderenti, fra cui:
Forum sociali, sindacati confederali - dovrebbe parlare il segretario
senegalese della Fiom di Biella -, sindacati extraconfederali, il
presidente dell'Ucoii (Unione delle comunità islamiche), un pastore
evangelico, uno studente... Ovviamente il palco sarà aperto ad altri
interventi, tutti rigorosamente brevissimi. Ulteriori adesioni e info: fax
06.5757233-57305132, E-mail dirittoalfuturo at libero.it

3. SEGNALAZIONI - LE SCUOLE DEL DESERTO IN MOSTRA A MILANO
Il Museo Popoli e Culture del P.I.M.E., in collaborazione con il Centro
Studi di Archeologia Africana, allestirà dal  6 febbraio al 13 aprile 2002
la mostra dal titolo LE UNIVERSITA' DELLA SABBIA. L'inaugurazione si terrà
mercoledì 6 febbraio 2002 alle ore 21,00 con un incontro dal titolo LE
SCUOLE DEL DESERTO. Interverranno il giornalista Attilio Gaudio, Laura
Alunno presidente del Consorzio UNA e  l' associazione Les Cultures.
Mercoledì 13 febbraio 2002 alle ore ore 21,00 altro incontro dal titolo LE
VIE DI LUCE E DI SALE. Interverranno Giovanni Dondi, pittore del deserto e
Walter Porzio, reporter.
Nel XII secolo nacquero delle esperienze culturali e sociali uniche nella
storia dell'umanità: le Università della sabbia, scuole nomadi legate agli
spostamenti delle carovane del deserto. Studiosi, matematici, teologi,
astronomi e letterati islamici legarono ad esse per secoli i loro nomi e il
loro sapere. Attualmente nella Mauritania e nel Mali sorgono alcune
biblioteche che conservano decine di migliaia di preziosi manoscritti,
testimonianze sconosciute di un'epoca d'oro della cultura del Sahel. In un
momento storico come il nostro, in cui il rapporto tra civiltà assume
spesso una valenza conflittuale, la mostra si propone come un'occasione di
scoperta e come riconoscimento della grande ricchezza culturale del mondo
saheliano.
Sede della mostra: Museo Popoli e Culture - Centro di Cultura e Animazione
Missionaria Pime
Via Mosè Bianchi, 94 - 20149 Milano. Orario d'apertura: da lunedì a sabato
9.00 - 12.30 / 14.00 - 18.00
Informazioni: segreteria del Museo da lunedì a venerdì 9.00 - 12.30 / 13.30
- 15.00  tel. 02.43.82.01  fax 02.46.95.193  e-mail museo at pimemilano.com
www.pimemilano.com