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lettera ai soci e agli aderenti
- Subject: lettera ai soci e agli aderenti
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- Date: Tue, 9 Oct 2001 16:01:51 +0200
Chiama l'Africa news LETTERA APERTA AI SOCI E AGLI ADERENTI di Eugenio Melandri (coord. naz.) ______________________________________ Carissimi, sono passati diversi mesi dall'ultima assemblea in cui - giustamente - guardando i bilanci economici, era stato lanciato una sorta di grido d'allarme sull'esistenza stessa di Chiama l'Africa. Durante questi mesi diversi di noi si sono incontrati insieme per cercare di trovare soluzioni concrete che permettano a Chiama l'Africa di continuare a lavorare con un minimo di mezzi sufficienti. Innanzitutto si è fatto il campo di lavoro. E' stata un'esperienza molto positiva guardandola sia dal punto di vista dei partecipanti, sia dal punto di vista del risultato economico. Sono venuti da diverse parti d'Italia ragazze e ragazzi molto motivati, con la voglia di conoscere la realtà africana e di impegnarsi anche in seguito, finito il campo. L'unica nota dolente - se così si può dire - è stata la mancanza di partecipazione da parte di gruppi aderenti a Chiama l'Africa. Il risultato economico e di animazione lo possiamo definire più che positivo. La città di Parma ha risposto molto bene e siamo riusciti a portare finalmente in attivo il nostro bilancio, che anzi potrà crescere con la vendita dei tanti oggetti che abbiamo raccolto. Ciò non significa che i problemi economici di Chiama l'Africa non rimangono e che non dobbiamo trovare delle soluzioni che ci permettano di continuare la nostra avventura. Per questo un gruppo coordinato da Giambe Colombo sta prendendo contatti in varie città per trovare forme di finanziamento su progetti specifici di animazione. Pur restando queste difficoltà oggi noi ci sentiamo impegnati in maniera particolare a continuare il nostro cammino. Tutti voi avrete notato che, anche a partire dal G8 di Genova, l'attenzione nei confronti dell'Africa è molto cresciuta. Oggi essa è vista come l'emblema della disuguaglianza, il simbolo di un mondo ricco che lascia ai margini milioni di persone, e la denuncia vivente di un sistema globale ingiusto. I riflettori si sono accesi sul continente africano e, proprio per questo, dobbiamo stare particolarmente attenti ! Il pericolo di un approccio neocoloniale da parte dei paesi ricchi con la giustificazione dell'aiuto allo sviluppo è più che mai dietro l'angolo. Anche sotto la spinta di gruppi di solidarietà e di missionari che di questo approccio si fanno paladini. Per questo Chiama l'Africa va rilanciata. E alla grande! Intanto sta andando avanti, con l'aiuto e la collaborazione della Provincia di Parma e della Regione Emilia Romagna, il Progetto di Mario Ghiretti che realizzerà un evento particolare sull'Africa da proporre alle scuole medie superiori. Il progetto è già a buon punto e speriamo nel giro di qualche mese di avere pronto questo evento che sperimenteremo innanzitutto nelle scuole di Parma e dell'Emilia Romagna, ma che poi sarà esportabile dappertutto. Come ricorderete nella scorsa assemblea era stato deciso di portare la quota di adesione a Chiama l'Africa da £. 500.000 a 1.000.000. Questo per tentare di mettere insieme quel tot necessario alla sopravvivenza della segreteria. Sappiamo bene che anche questa decisione non è sufficiente e che, quindi, è necessario rilanciare l'adesione a Chiama l'Africa sia da parte di gruppi e associazioni, sia - e questa è la novità - da parte di singole persone. Lanceremo nelle prossime settimane una campagna di adesione individuale con lo slogan : 'Chiama l'Africa. Ci sto anch'io' chiedendo ai singoli di 'tesserarsi' versando una somma minima di £. 50.000 annue. Questa proposta può venire incontro anche a quei gruppi e associazioni che fanno fatica a raggiungere la somma di 1 milione per l'adesione. Basta trovare dieci adesioni individuali e il mezzo milione in più è già raggiunto. Naturalmente al momento del lancio della campagna di adesione vorremmo che tutti i gruppi che fanno riferimento in qualche modo alla nostra campagna si impegnassero a raccogliere il maggior numero di aderenti possibile. Per quanto riguarda il programma di lavoro, ci pare vada rilanciato l'impegno contro le guerre dimenticate, i bambini soldato e le armi leggere. Su questo rilanceremo al più presto in Parlamento - ma ci sarà bisogno di un grande lavoro locale - la proposta di moratoria nel commercio di armi leggere verso l'Africa. Cercheremo di rifare la mostra sulle guerre dimenticate, che ha bisogno di essere rivista, per avere uno strumento idoneo per questa campagna. Continua nel frattempo l'impegno per il Congo dopo il viaggio a Butembo. Si sta preparando una seconda missione per il febbraio del 2002, questa volta a Kishangani mentre nel prossimo mese di dicembre dovrebbe aver luogo un grande momento di incontro sul tema dei diritti umani in Africa al quale parteciperanno personalità sia europee che africane. Per ora abbiamo la presenza certa di Joseph Ki-Zerbo, Ignacio Ramonet (direttore di Le Monde Diplomatique), di Mario Agostinelli, Francuccio Gesualdi, e di altri. Appena avremo la certezza della sede, vi faremo avere il programma. Comunque tenetevi liberi dal 7 al 10 dicembre p.v. Ricordiamo che è sempre a disposizione il sito della campagna (www.chiamafrica.it) sia per le utltime informazioni, sia per pubblicizzare le varie iniziative che avvengono sul territorio. Mandate tutto in segreteria (info at chiamafrica.it - fax: 0659600533) e da qui le rilanceremo sul sito. Rilanceremo anche il foglio di collegamento, ma questa volta - per questioni di tempo e di denaro - lo faremo quasi esclusivamente per via informatica. Sono nel frattempo in programma incontri con diverse associazioni, prime fra tutte i sindacati, ma anche ad esempio l'UISP (associazione di promozione dello sport) per fare insieme nel prossimo anno diverse iniziative sul territorio. E' importante che nel 2002 si trovi una giornata (una sorta di Africa day) in cui tutte le associazioni e tutti i gruppi di riferimento di Chiama l'Africa facciano in quel giorno iniziative sul territorio. Ma di questo come delle proposte precedenti, avremo modo di discutere nella prossima assemblea, che si terrà nel mese di novembre e che proprio perché vuole essere un'assemblea di rilancio, sarà particolarmente importante. Nessuno dovrà mancare. Quando, alcuni anni fa, ci siamo lanciati in questa avventura, non avremmo immaginato tutto quello che dietro ad essa è nato. L'Africa, un po' alla volta, ha assunto una nuova fisionomia e l'interesse nei suoi confronti è andato aumentando. In molte città nascono iniziative che si richiamano a Chiama l'Africa, anche senza nessun rapporto diretto con la segreteria centrale. E ciò è particolarmente significativo perché manifesta quanto la campagna, pur con i suoi mezzi limitati, abbia fatto cultura. Oggi siamo ad una svolta che chiede un supplemento di impegno e, diciamo così, una sorta di colpo di reni per far fronte a questa nuova situazione. E' vero che siamo limitati. E' vero che abbiamo pochi mezzi. Ma non possiamo tirarci indietro. Comincia il bello. Buon lavoro. E.M. P.S. Vi segnaliamo un gruppo di musicisti Afro-Reggae che sta organizzando, a partire dal 4 novembre, un tour nelle città italiane. International Reggae Festival - Cinque Voci per la Pace Cinque musicisti africani di diversa provenienza insieme a musicisti italiani per promuovere una cultura della pace e della diversità. Chiama l'Africa ha deciso di sostenere questo sforzo attraverso la pubblicizzazione e la promozione dell'evento. I musicisti stanno definendo il loro itinerario. Invitiamo tutti i gruppi che hanno la possibilità di organizzare una tappa della tournée nella propria città, a contattare il gruppo musicale per prendere accordi. Abbiamo ascoltato la loro musica, e possiamo garantire che sono molto bravi. Potete contattare direttamente i responsabili del IRF (International Reggae Festival): Ely: 333/8083079 Giuseppe: 06/5037542 Fax: 06/490290 www.gandharva.it
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