Giù la maschera






Questi son tempi in cui non si riflette più. Non dedichiamo tempo alla riflessione.


Tutti sanno che i media ed i professionisti della cultura sono di una qualche parte politica e non provvedono ad in-formare e fornire una cultura completa e corretta. Tantomeno giornali e riviste alternativi e del cinquepermille. Tuttavia a pochissimi viene in mente che vi sono, non foss'altro per la ragione appena esposta, serie possibilità di NON sapere. Chiunque si incontri è assolutamente sicuro del fatto suo, pur non avendo mai dedicato una sola briciola del suo tempo alla OSSERVAZIONE e RIFLESSIONE PERSONALE ed OBIETTIVA dei fenomeni che ha davanti agli occhi.

S'incontrano interi sciami di pappagalli orgogliosi delle loro inezie intellettuali, incapaci di acquisire in-formazioni ed elementi di una cultura in perenne divenire. Alla faccia di tutti i richiami al multiculturalismo che poi fanno, in verità al solo fine di ottenere il diritto di mantenere in voga la propria incultura storica.


Ebbene, mentre la gran massa agisce senza pensare ripetendo sempre gli stessi errori, qualcuno rimane sempre, per gran fortuna collettiva, a riflettere in modo originale sui fenomeni sociali. Sono persone rare, rarissime, e per questo oltremodo preziose. E quando se ne incontra una da parte mia non posso non far gran festa e ringraziarla per il suo fresco apporto.

Di seguito un intervento che ho ricevuto di recente che mi pare vada proprio verso un ripensamento di quel che oggi viene definito "volontariato". Proprio partendo da osservazioni come queste, riusciremo ad identificare nuove forme di intervento sociale ben più corrette ed efficaci di quelle in voga. Proprio riflettendo senza il minimo timore di dover mutare quelli che sembrano caposaldi eterni della nostra cultura personale, riusciremo ad avanzare.


Felice Primavera a tutti!


Danilo D'Antonio






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Lecce,  26-27 ottobre 2007 

Giù la maschera


Il volontariato
è
amore
remunerato?

Quanto costa
una missione di pace,
il silenzio di chi soffre
e quello di chi tace?

Dite la cifra 
ai disoccupati e agli emarginati,
ai bambini maltrattati 
e a quelli istituzionalizzati.

Il volontariato 
è
precariato
sottomesso e sfruttato?

Chiedete
al diseredato,
al diplomato 
e al neolaureato.

Stabilite 
il prezzo
della vergogna:
uno qualunque;

tanto,
comunque,
i cittadini
pagheranno,

al mille,
gabelle e
donazioni
alle nuove generazioni,

il costo 
di politiche sociali
inadeguate  
e fallimentari.
                                                                          (Maria Angela Zecca)