San Vito al T. - Multiculturalità e Friuli (71)



Tempo Integrato a San Vito al Tagliamento e Ligugnana
Multiculturalità attraverso il Friuli e i suoi personaggi


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San Vito al Tagliamento

Promuovere uno spazio per creare la sensibilità sull'importanza del
territorio, ma anche far conoscere altre tradizioni e culture dei popoli
del mondo. Per raggiungere questi obiettivi gli educatori della
Cooperativa Itaca, che gestisce il servizio di 'tempo integrato' del
Comune di San Vito al Tagliamento, hanno creato un progetto di
multiculturalità mirato, attraverso il quale i bambini delle Scuole
primarie svolgono diverse attività, divertenti ed educative, prendendo
conoscenza ed acquisento rispetto verso la propria realtà e quella degli
'altri'.

Il progetto multiculturale prevede infatti il coinvolgimento degli
alunni del tempo integrato delle Scuole primarie di San Vito al
Tagliamento e Ligugnana in diverse attività durante un immaginario
viaggio attorno al mondo, 'accompagnati' da alcuni personaggi reali che
nacquero in Friuli ed ebbero una speciale sensibilità e coinvolgimento
rispetto alle altre culture.

Il viaggio prevede tappe dedicate di volta in volta ad un continente e
per questo vengono in aiuto i personaggi friulani integranti del "Gruppo
dei Magnifici", cioè quelli che hanno visitato il territorio in
questione. Costoro, attraverso la narrazione di fiabe locali e
drammatizzazioni di situazioni comiche e avventurose, legano il Friuli
con le specifiche aree presentate. Dopo questa prima fase, gli operatori
di Itaca strutturano una serie di laboratori ludico-ricreativi in modo
da favorire l'immedesimazione dei bambini coinvolti, che conosceranno
così usi e costumi della popolazione di volta in volta presa in analisi.
I lavori realizzati verranno poi raccolti in speciali 'passaporti', che
saranno consegnati a giugno al termine del viaggio attorno al mondo.

I personaggi del "Gruppo del Magnifici" che i bambini conosceranno nel
corso di quest'anno scolastico appartengono uno ad ogni continente:
l'esploratore Pietro Savorgnan di Brazzà (1852 - 1905) per l'Africa,
dove condusse e portò a termine tre spedizioni, che è passato alla
storia come un personaggio singolare dell'età coloniale. Meglio
conosciuto per essere lontanissimo da Stanley e dagli altri esploratori
bianchi dell'epoca, per i suoi metodi non violenti e per la sua
repulsione verso lo sfruttamento coloniale. Nella capitale del Congo da
lui fondata, che oggi si chiama Brazzaville, il 3 ottobre 2006 Francia e
Congo hanno tributato omaggio solenne all'esploratore durante una
cerimonia cui hanno partecipato re, tribù e capi di Stato, tra cui il
presidente francese Jacques Chirac.

Per l'Asia e l'Oceania arriva l'aiuto del Beato Odorico Mattiussi da
Pordenone, che nacque a Villanova di Pordenone nel 1265 e morì a Udine
nel 1331. Divenuto sacerdote dell'Ordine Francescano, si distinse per il
suo zelo e austerità, unito a un grande fervore missionario. Fervore che
lo portò a lasciare il proprio paese per terre lontane. Dapprima in Asia
Minore e successivamente tra i Tartari, poi in Cina e India. La sua
incredibile opera di apostolato gli meritò il nome di "Apostolo dei Cinesi".

Assunta Adelaide Luigia Modotti Mondini, (Udine, 1896 - Città del
Messico, 1942), meglio conosciuta come Tina Modotti condurrà i giovani
studenti nel Nord America, dove emigrò nel 1913 per fare la fotografa,
attrice e conoscere personaggi come Frida Kahlo, Diego Rivera, Rafael
Alberti e Pablo Neruda.
In Sudamerica invece gli alunni saranno guidati da Egidio Feruglio
(Feletto Umberto 1897 - Roma 1954), geologo, paleontologo, docente in
Argentina. Dal 1925 al 1928 vi lavorò come aiutante geologo e prese
parte alla spedizione attraverso il massiccio centrale della Cordigliera
Patagonica, organizzata da padre A. Agostini, raccogliendo il materiale
che gli consentì di realizzare i suoi studi più importanti. Rientrato in
Italia, però, dovette ritornarsene in Argentina avendo rifiutato di
aderire al fascismo. Ha lasciato oltre cento pubblicazioni tutte di
notevole interesse. Al suo nome è intitolato il Museo di paleontologia
della Patagonia.

Fabio Della Pietra
Ufficio Stampa
Cooperativa sociale Itaca
Pordenone
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Prot. 71