Pordenone - Inaugurata la nuova sede della Cooperativa Itaca



Pordenone
Inaugurata la nuova sede della Cooperativa Itaca

*In allegato uno scorcio del folto pubblico presente


Inaugurata stamattina, alla presenza di numerose autorità del mondo
della cooperazione sociale regionale ed extra-regionale, Regione Friuli
Venezia Giulia, Provincia e Comune di Pordenone, la nuova sede di vicolo
Selvatico 16 della Cooperativa Itaca. La Cooperativa Itaca, con circa
900 soci lavoratori ed un fatturato di 17 milioni di euro nel solo 2004,
è l'impresa sociale più rilevante del Friuli Venezia Giulia per quanto
attiene i servizi alla persona, oltre che una delle realtà maggiormente
consolidate in Italia nell'ambito del non profit.

Itaca nasce il 29 giugno 1992 nella Città del Noncello con lo scopo di
perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana ed
all'integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi
educativi e di animazione, assistenza ai portatori di handicap,
assistenza agli anziani sia a domicilio che in struttura, riabilitazione
sociale, assistenza agli utenti psichiatrici lungodegenti e
territoriali, promozione dell'inserimento lavorativo per utenti
svantaggiati, servizi all'infanzia e per il tempo libero.

Le prime esperienze di Itaca risalgono ai primi anni '80 e vengono
acquisite all'interno della Coop Service Noncello di Roveredo in Piano,
quali i servizi di assistenza ai minori portatori di handicap ed i
servizi assistenziali presso le case di riposo. Dopo la Legge 381 del
'91 e la conseguente autonomia gestionale, Itaca non solo consolida i
servizi precedentemente gestiti, ma innova il proprio percorso sociale
ampliandone la gestione verso tutte le aree del disagio sociale.
Oggi Itaca opera nell'intero Friuli Venezia Giulia, nelle province
venete di Treviso, Venezia, Belluno ed a Parma, ed è suddivisa in
quattro marco-aree: Anziani; Formazione; Minori-Età
evolutiva-Disagio-Handicap; Psichiatria. Nel 2003 Itaca ha ottenuto dal
Comitato di certificazione UNITER il rilascio della certificazione di
qualità aziendale in base alla norma UNI EN ISO 9001:2000 per la
"Progettazione, gestione ed erogazione dei servizi socio-assistenziali
ed educativi a gestione propria per anziani, minori, tossicodipendenti,
persone a disagio psichiatrico".

Il processo evolutivo ultra-decennale di Itaca si sviluppa sul
potenziamento e la qualificazione dei legami con le realtà locali,
contribuendo a creare una rete che oggi fornisce servizi a più di 100
Enti Pubblici diversi e a quasi 10 mila utenti in tutto il territorio
regionale ed extraregionale in servizi prevalentemente residenziali (il
55%) e domiciliari-territoriali (il 37%).Negli ultimi cinque anni,
rispondendo prevalentemente alle esigenze delle Pubbliche
Amministrazioni Itaca ha realizzato investimenti per 3,5 milioni di euro
che le consentono l'erogazione di servizi - sempre rivolti agli Enti
Locali - ma slegati dalle gare di appalto.

L'anno 2004 è stato un anno di preparazione al cambiamento, tra cui la
scelta di acquisire la nuova "sede sociale" di Vicolo Selvatico 16.
Cambiamento inteso come naturale evoluzione di Itaca, che dopo poco più
di dieci anni di vita si impone oggi sul mercato dei servizi alla
persona come un "Impresa Cooperativa Sociale" consolidata nella
mutualità interna ed esterna. Un cambiamento che coinvolge l'intero
mondo della cooperazione sociale, regionale e nazionale, che è chiamata
a fare un grande sforzo, anche di mediazione, con il mondo
istituzionale, affinché lo sviluppo dello stato sociale possa essere
vero benessere collettivo. Un cambiamento 'imposto dal mercato', dalle
continue contrazioni della spesa pubblica ed al quale Itaca si impone di
rispondere opponendosi all'assistenzialismo ed erogando servizi non per
compensare lo squilibrio, ma per arricchire le politiche di sviluppo
sociale.

A questi mutamenti Itaca sta rispondendo consolidando le attività
esistenti con la Pubblica Amministrazione e rafforzando i rapporti con
il privato, integrando l'offerta dei servizi con gestioni autonome,
potenziando i propri investimenti strutturali, favorendo la formazione
professionale e umana dei soci, e coinvolgendo tutte le realtà sociali
nei vari contesti territoriali in cui si trova ad operare.

Nel solo anno 2004 l'occupazione è cresciuta del 3,3% e i lavoratori al
31/12/04 erano 846 di cui 781 i soci. Crescita che ha visto migliorare
gli indicatori qualitativi riferiti all'occupazione a tempo pieno,
all'anzianità in Cooperativa, mentre il turn over ha mantenuto livelli
stabili rispetto al 2003. Stabile anche il dato relativo all'occupazione
per genere, fermo da molti anni in Itaca all'83% di presenza femminile.
I fruitori complessivi dei nostri servizi sono quasi 10 mila compresi i
molti utenti dei servizi a minori nei centri estivi, nelle ludoteche,
ludobus e nei progetti giovani. Ma la diffusione della cultura
cooperativistica avviene in modo capillare ogni giorno, nei rapporti con
le Amministrazioni pubbliche e private, nei rapporti con i soci, con gli
utenti e con tutti gli altri 'portatori di interesse'.
Gli eventi organizzati sul territorio nel 2004 sono stati quasi 150. Il
fatturato è cresciuto del 7% arrivando a superare i 17 milioni di euro.
L'incremento si è prodotto quasi esclusivamente nell'area minori,
handicap, politiche giovanili, disagio e devianza, mentre le altre aree
(servizi ad anziani e psichiatria) hanno consolidato le proprie
attività. Nel solo anno 2004 abbiamo realizzato investimenti per ¤ 910.000.

Itaca ha in prima persona sollecitato una collaborazione con
l'Amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia, che dopo mesi di
intenso confronto ha riconosciuto alla Cooperazione sociale un ruolo
importante nell'evoluzione dei servizi alla persona e che si è
concretizzata con un provvedimento, formalizzato nella Legge Finanziaria
Regionale 2005, di esenzione dall'Irap.
Itaca ha reso possibile inoltre nel territorio regionale l'omogenea
applicazione del nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro delle
Cooperative Sociali (CCNL), stimolando instancabilmente un tavolo di
confronto tra OO.SS. e associazioni di categoria che si è concluso con
un accordo nei primi mesi del 2005. Il risultato economico - positivo
per ¤ 52.560 e da cui non si può prescindere se non penalizzando tutti i
soci - vede un importo esiguo rispetto ai valore della produzione, ma
che tiene fede al principio di economicità in senso stretto e di
sostenibilità in senso più ampio.

L'anno 2005 vede sostanzialmente riconfermati i contratti in essere, tra
cui l'esenzione Irap. Ma lo spirito con cui l'Amministrazione regionale
ha formulato il provvedimento mirava a consentire il rilancio del
settore in termini di maggiori e nuovi investimenti strutturali e non,
da parte della cooperazione sociale. Tutto ciò non sarà pienamente
possibile se le Amministrazioni pubbliche appaltanti non riconosceranno
i maggiori costi che le Cooperative sociali sostengono per dare dignità
al loro (e nostro) lavoro che è rivolto anche al benessere della
collettività.

Le azioni che attendono Itaca nel prossimo futuro sono ancora tante e si
rivolgono sia all'interno della Cooperativa che all'esterno. All'interno
Itaca continuerà ad impegnarsi per tutelare e migliorare l'occupazione
anche con una costante attività in-formativa. All'esterno, dove le reti
sono più ampie e le relazioni contraddittorie, l'impegno della
Cooperativa Itaca sarà ancora destinato a farsi riconoscere come una
'impresa collettiva' che contribuisce allo sviluppo sociale del
territorio in cui opera, che sa rispondere ai bisogni delle persone,
dimostrando che è possibile conciliare lo sviluppo economico ed
occupazionale con la solidarietà e la democrazia.

In quest'ottica ed in questa prospettiva futura si inserisce
l'investimento, non solo in termini finanziari, legato all'acquisto
della nuova sede sociale di vicolo Selvatico 16 a Pordenone, inaugurata
questa mattina. I locali hanno una superficie di circa 1000 metri
quadrati, di cui circa 200 di seminterrato, sono strutturati su due
piani e non hanno divisioni interne. La nuova sede di Vicolo Selvatico è
dotata di un montacarichi-ascensore che va dal seminterrato al primo
piano, l'accessibilità è garantita da più ingressi.


Fabio Della Pietra
Ufficio stampa
Cooperativa Itaca - Pordenone