Ancora diossina ? La Regione Puglia autorizza la zincatura a caldo dell' Ilva di Taranto. Ne parliamo lunedì 12 alla UIL



L'iniziativa svoltasi a Bari "Taranto sotto la lente" organizzato
dall'Arpa Puglia, in occasione della Fiera Mediterre, ha permesso di fare
il punto sullo stato di inquinamento del territorio jonico, raccogliendo i
dati di tanti esperti scientifici. Finalmente a Bari si è discusso di
Taranto quindi e delle sue problematiche ambientali, e non si sono prese
decisioni calate dall'alto come siamo soliti ricevere qui da Taranto
quando di industria in Regione Puglia si tratta. Non ultima, la
determinazione dirigenziale n.172  del 14 marzo 2008 dell'Assessorato
all'ecologia della Regione Puglia, che esclude il progetto relativo
all'impianto di zincatura a caldo da installare nello stabilimento
siderurgico di Taranto della ILVA S.p.A., dalle procedure di V.I.A. anche
per la motivazione che "gli impatti attesi in fase di esercizio per quanto
riguarda i comparti atmosferico, idrico, suolo e sottosuolo, rumori,
paesaggio, risultano minimali".

In questo modo noi cittadini del Comitato per Taranto, che avevamo chiesto
all'allora assessore del Comune di Taranto Pastore di accedere alla
documentazione sulle emissioni della zincatura a caldo e di esprimere
delle osservazioni ambientali in merito, siamo stati messi completamente
fuori gioco.

Siamo davanti ad una nuova ed incredibile trasgressione della Convenzione
di Aarhus, che mira ad assicurare "l'accesso del pubblico alle
informazioni sull'ambiente detenute dalle autorità pubbliche e a favorire
la partecipazione dei cittadini alle attività decisionali aventi effetti
sull'ambiente".

Inoltre la Valutazione di Impatto Ambientale prevede espressamente la
partecipazione del pubblico nell'elaborazione di piani e programmi in
materia ambientale.

Siamo stati dunque colpiti e feriti due volte.

Inoltre siamo completamente tenuti all'oscuro dei dati delle sostanze
inquinanti che fuoriescono dai tanti impianti industriali presenti sul
territorio jonico. Ad esempio se conosciamo oggi i dati sulla diossina che
fuoriesce dall'Ilva, contenuti nel registro Ines, nulla si sa invece di
industrie come la Cementir.
Allora ci domandiamo, quali poteri e diritti hanno i cittadini per
pretendere la trasparenza dei dati? E quali altri per evitare che
determinazioni in ambito ambientale vengano emesse segretamente, senza
prima consultare la cittadinanza? quali sono le condizioni per l'accesso
alla giustizia in materia ambientale?
Per rispondere a queste e a tante altre domande, e per rafforzare la
nostra consapevolezza di cittadini attivi, il Comitato per Taranto
organizza per

   lunedì 12 maggio 2008, ore 18.00
   presso la sede della Uil in Piazza Dante 2
   un incontro pubblico informativo dal tema
   "Cittadinanza attiva: poteri e strumenti per la salvaguardia ambientale".

Interverranno all'incontro il dott. Massimo Ruggieri e il dott. Arturo
Acacia che relazioneranno sui poteri e strumenti di cittadinanza attiva
(con la presentazione della Rubrica del Cittadino attivo)
Modererà l'incontro il prof. Alessandro Marescotti.
E' un momento di riflessione a cui la cittadinanza è invitata a
partecipare perché ci si renda conto di "quanto poco e volutamente si sa"
e di quanto noi come cittadini possiamo fare per il nostro territorio.


Comitato per Taranto
http://comitatopertaranto.blogspot.com