Ambientalisti e pescatori, fronte comune contro l'inquinamento da mercurio



COMUNICATO

A seguito dell'incontro interlocutorio tenuto lunedì 11 giugno con i soggetti interessati al problema dello sversamento di mercurio in mare (Assessorato Provinciale alle Attività Produttive, Associazioni di pescatori e mitilicoltori, sindacati, Capitaneria di Porto e ASL), si rende opportuno precisare ulteriormente da parte di PeaceLink e del Comitato contro il Rigassificatore quanto già espresso durante l'incontro suddetto.

Tale incontro è stato da noi fortemente voluto per chiarire direttamente con gli operatori del settore i contenuti e gli obiettivi della nostra denuncia.

Precisiamo che nell'incontro nessuno ha smentito i dati del nostro dossier circa lo sversamento in mare e nell'atmosfera di mercurio. Tale stima è presente nel sito INES/APAT ed è una stima ufficiale basata su dati ILVA.

Si è preso quindi atto di una situazione anomala che va quanto prima contenuta al massimo e riportata sotto controllo per evitare pesanti contraccolpi sulla salute dei cittadini e sul settore della pesca.

Nel nostro dossier presentato alla stampa si è voluto denunciare l'aumento impressionante delle emissioni di mercurio in atmosfera e in mare da parte dell'ILVA (in totale oltre due tonnellate nel solo 2005). Ovviamente lo scopo del dossier era quello di sollecitare le autorità competenti al fine di adottare controlli adeguati e prescrivere tecnologie di massimo contenimento delle emissioni di mercurio nell'ambiente.

Si mirava, quindi, a far sì che in particolare la tutela del mare divenisse una priorità, sia per le ovvie conseguenze sulla salute pubblica che per la grandissima importanza della pesca e della molluschicoltura per l'economia tarantina.

A tal proposito sentiamo la necessità di specificare che durante la
nostra conferenza stampa non è mai stata sostenuta la tesi del prodotto
ittico tarantino "avvelenato", sia perché non sarebbe stata supportata
da alcun dato scientifico che per la totale fiducia riposta
nell'operato dell'Ufficio Veterinario della ASL.

La nostra denuncia è rivolta a preservare il futuro e ad agire sul presente, intervenendo immediatamente sulle emissioni, dato che il 2007 è l'anno del rinnovo delle autorizzazioni agli scarichi.

Rimane viva la preoccupazione per la gravissima mancanza di rispetto
della grande industria nei confronti della città e dei suoi settori vitali.

Siamo però felicissimi di aver riscontrato negli amici pescatori e
mitilicoltori lo stesso nostro obiettivo, ossia la tutela del mare di
Taranto, da sempre elemento vitale e imprescindibile per un sano
sviluppo della città.

Rilanciamo perciò con gli amici pescatori e con i cittadini una comune
lotta perché il mercurio non venga più scaricato in mare e perché a Riva
vengano imposte le severe limitazioni europee che altrove (ad esempio Marghera) sono già state applicate alla grande industria mediante l'adozione di nuove tecnologie ecosostenibili.

Solo l'unione delle forze può bloccare l'inquinamento. Pertanto l'alleanza fra ambientalisti, consumatori e pescatori è la strada maestra per fare di Taranto e del suo mare una risorsa da difendere e da proteggere.


Giulio Farella - Comitato contro il Rigassificatore
Alessandro Marescotti - PeaceLink
http://www.tarantosociale.org