"L'ordinanza rifiuti di Vendola: un atto di violenza autoritaria". Protesta dei comitati dell'area jonica. Rassegna stampa





-------- Messaggio Originale  --------
Oggetto: Conferenza Stampa
Data: Tue,  9 Jan 2007 17:00:39 +0100
Da: Comitato Vigiliamo per la discarica <comitato_discarica at libero.it>

Area Jonica - Emergenza rifiuti
Conferenza stampa

Il comitato di Grottaglie Vigiliamo per la discarica e i 9 comitati dell’area jonica (Massafra, Palagianello, Castellaneta, Fragagnano,Ginosa, Manduria, Statte, Palagiano e Monteparano) ritengono l’ordinanza dell’on. Vendola n. 53/CD del 2 gennaio 2007, con la quale ha autorizzato lo smaltimento di rifiuti solidi urbani del bacino Lecce 2 nelle discariche di Grottaglie e Fragagnano, un inaccettabile atto di violenza autoritaria e convocano una conferenza stampa per sabato 13 gennaio alle ore 11 presso la casa per la pace a Grottaglie, in via S. Francesco De Geronimo 3, vicino al Tribunale.

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Comitato di cittadini ed associazioni
"Vigiliamo per la discarica"
Via San Francesco, 3
74023 - Grottaglie (TA)
c/o Casa della Pace
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vigiliamoperladiscarica at email.it
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 Mineo: Lettera aperta a Vendola

Il vicepresidente del Consiglio regionale Luciano Mineo, ha scritto al presidente della Giunta regionale Nichi Vendola una lettera aperta di cui riportiamo integralmente il testo.

"Caro Presidente, ti invito a revocare l'ordinanza n. 53/CD del 2 gennaio 2007, con la quale, nella tua qualità di commissario delegato per l'emergenza rifiuti, hai autorizzato lo smaltimento di rifiuti del bacino Lecce 2 nelle discariche di Fragagnano e Grottaglie. L'ordinanza in questione è francamente inaccettabile per almeno due ragioni: la prima è che essa è stata adottata senza alcuna partecipazione democratica dei cittadini e senza il coinvolgimento dei Consigli comunali territorialmente interessati, oltre che dei consiglieri regionali dell'area ionica; la seconda risiede nella storia della provincia di Taranto. Una provincia che, per anni, è stata sede di smaltimento di milioni di metri cubi di rifiuti speciali provenienti dalla Puglia e dal resto d'Italia. Taranto non può continuare ad essere una pattumiera. Non è un caso che, proprio partendo da Grottaglie (in cui ha sede una delle discariche individuate nell'ordinanza n. 53/CD), nei mesi scorsi, migliaia di cittadini dell'area ionica hanno sottoscritto una proposta di legge d'iniziativa popolare, attualmente all'esame della V Commissione del Consiglio Regionale, che tende a disciplinare in modo nuovo lo smaltimento dei rifiuti speciali. Quello che voglio dirti in definitiva è che provvedimenti come l'ordinanza n. 53/CD non possono essere adottati nel modo in cui è avvenuto. Di qui la richiesta di revoca e l'attivazione di un tavolo di discussione con le amministrazioni locali, con le associazioni ambientaliste, con i promotori della proposta di legge d'iniziativa popolare e, se lo ritieni opportuno, con i consiglieri regionali di terra ionica".


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09.01.2007 ore 15:30:00.


«Taranto non è la pattumiera della Puglia»


Taranto I politici ionici non ci stanno. Taranto non può diventare la discarica del resto della Puglia. Il giorno dopo la decisione del presidente Nichi Vendola, di far confluire a Fragagnano e Grottaglie i rifiuti del bacino Lecce 2 nel capoluogo ionico si alza un coro di proteste: Taranto è stata classificata come area a rischio ambientale e destinarla a deposito immondizie potrebbe aggravare la situazione. Giovanni Florido, presidente della Provincia, alza la voce e chiede al governatore Vendola (nella sua veste di commissario delegato per l’emergenza rifiuti) di revocare l’ordinanza e convocare un tavolo tecnico coinvolgendo così i comuni interessati Fragagnano e Grottaglie. «Ill.mo Presidente Vendola – scrive Florido in una lettera indirizzata alla Regione Puglia - in riferimento alla Sua ordinanza del 2 gennaio 2007 “Emergenza rifiuti urbani nel bacino Le/2 – Provvedimenti in ordine all’utilizzazione degli impianti di discarica per rifiuti speciali”, voglio precisare che nel corso delle riunioni tecniche tenutesi in data 6 settembre 2006, 30 novembre 2006 e 18 dicembre 2006, non si è mai concordato di emettere alcuna ordinanza se non prima di aver stipulato un’apposita convenzione. Ciò è questione di non poco conto, atteso che la Provincia di Taranto, preso atto che ai tavoli regionali non erano stati coinvolti i comuni interessati e cioè Fragagnano e Grottaglie, aveva comunque deciso di convocare gli stessi prima dell’assunzione di qualsiasi provvedimento, come si era appunto convenuto. Questa Sua inaspettata accelerazione pone quindi oggettive difficoltà poiché le locali Amministrazioni legittimamente ritengono di poter esprimere proprie valutazioni tecniche sulla materia in questione. Per tali ragioni - conclude Florido - Le chiedo di revocare l’ordinanza in oggetto e di coinvolgere nell’attività del tavolo tecnico anche i comuni interessati». Toni più forti nelle parole dei consiglieri regionali Mineo e Pelillo che gridano con forza che «l’area ionica non può essere una pattumiera». «L’ordinanza del Commissario delegato per l’emergenza rifiuti - si legge in una nota - deve essere revocata. L’area ionica non può essere trattata come un territorio in cui gli enti locali non hanno nemmeno il diritto di essere ascoltati e consultati. Il Commissario delegato non può privilegiare quelle che, evidentemente, vengono considerate le aree più forti della Puglia a discapito di una provincia, peraltro dichiarata da una legge dello Stato area ad elevato rischio ambientale, che nei decenni scorsi è stata sede di smaltimento di milioni di metri cubi di rifiuti provenienti dal resto della regione e dell’Italia. Taranto – proseguono - non è solo buona quando si tratta di smaltire i rifiuti di altri territori. E’ arrivato il momento di rifiutare pratiche decisionali calate dall’alto e che non tengono in alcuna considerazione la volontà dei cittadini e degli enti locali. Rinnoviamo, pertanto – concludono - l’invito al Commissario delegato per l’emergenza rifiuti, on. Nichi Vendola, a ritirare un ordinanza che consideriamo un ulteriore colpo inferto ad un territorio che sopporta da anni una condizione di emergenza ambientale assolutamente intollerabile». Solidarietà e forte opposizione alle decisione del Governato Vendola anche dall’alleantino Pietro Lospinuso: «L’invasione di rifiuti nell’area tarantina è conseguenza del blocco dei nuovi impianti deciso da Vendola. Sono pienamente solidale con i Colleghi Mineo e Pelillo nella loro dura denuncia nei confronti della decisione del Commissario straordinario per i rifiuti, alias il Presidente Vendola, di dirottare sugli impianti dell’area tarantina i rifiuti della Provincia di Lecce. Mi permetto soltanto di aggiungere - sottolinea - che ciò è la prevedibile conseguenza della devastante scelta dello stesso Vendola di bloccare la realizzazione di impianti di smaltimento che operano pacificamente in tutto il mondo avanzato (Regioni rosse comprese), che sta facendo esplodere un’emergenza regionale che si sarebbe potuto e dovuto evitare soltanto dando seguito ai progetti della precedente Amministrazione. Che di tutto questo paghi il prezzo la Provincia di Taranto, rea di essersi dotata per tempo degli impianti necessari, è la dimostrazione di come questa nostra sinistra sappia soltanto saccheggiare e dissipare quel che ha ricevuto, mettendo i propri fallimenti sistematicamente a carico di chi ha fatto il proprio dovere, senza nemmeno la cortesia di informarli, come sta accadendo in queste ore per le Amministrazioni dei territori su cui Vendola sta scaricando le emergenze altrui, frutto in gran parte delle proprie follie».

Stefania Menditto

http://www.ilmeridiano.info/articolo.php?Rif=5190

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Titolo: RIFIUTI, FLORIDO A VENDOLA: REVOCA L’ORDINANZA!

Dura presa di posizione del Presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido in merito alla decisione del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che ha autorizzato lo smaltimento di rifiuti urbani provenienti dal bacino Lecce 2 nelle discariche di Grottaglie e Fragagnano. E così non si è fatta attendere la presa di posizione del capo dell’Amministrazione provinciale che chiede al presidente Vendola che è anche commissario delegato per l’emergenza rifiuti, di revocare l’ordinanza in questione e di coinvolgere nel tavolo tecnico i comuni interessati e cioè Fragagnano e Grottaglie.

Ecco la lettera inviata da Florido a Vendola e per conoscenza anche ai sindaci di Fragagnano Rocco Spada e di Grottaglie, Raffaele Bagnardi:

«Ill.mo Presidente Vendola, in riferimento alla Sua ordinanza del 2 gennaio 2007 “Emergenza rifiuti urbani nel bacino Le/2 – Provvedimenti in ordine all’utilizzazione degli impianti di discarica per rifiuti speciali”, voglio precisare che nel corso delle riunioni tecniche tenutesi in data 6 settembre 2006, 30 novembre 2006 e 18 dicembre 2006, non si è mai concordato di emettere alcuna ordinanza se non prima di aver stipulato un’apposita convenzione. Ciò è questione di non poco conto, atteso che la Provincia di Taranto, preso atto che ai tavoli regionali non erano stati coinvolti i comuni interessati e cioè Fragagnano e Grottaglie, aveva comunque deciso di convocare gli stessi prima dell’assunzione di qualsiasi provvedimento, come si era appunto convenuto. Questa Sua inaspettata accelerazione pone quindi oggettive difficoltà poiché le locali Amministrazioni legittimamente ritengono di poter esprimere proprie valutazioni tecniche sulla materia in questione. Per tali ragioni, - conclude Florido - Le chiedo di revocare l’ordinanza in oggetto e di coinvolgere nell’attività del tavolo tecnico anche i comuni interessati».

Notizia presa da Quipuglia.it
http://www.fragagnano.com/index.php?vedi=articolo&id_articolo=585