Manifestazione 30 settembre: "No al rigassificatore" dalla FGCI di Taranto



Federazione Giovanile Comunisti Italiani
Taranto



COMUNICATO STAMPA




Oggetto: Manifestazione del 30 settembre per il “no” al rigassificatore a Taranto



La Federazione Giovanile dei Comunisti Italiani comunica che parteciperà alla manifestazione del 30 settembre contro l’istallazione di un rigassificatore a Taranto.
I motivi che ci spingono ad essere presenti a tale evento e ad essere tra i firmatari del comitato per il “no” alla costruzione del suddetto impianto sono molteplici.
Difatti, seppur il rigassificatore sia stato presentato come una delle grandi opere necessarie per ammodernare il Paese, esso non porterebbe alcun beneficio alla nostra già disastrata città.
Negli ultimi anni partiti ed istituzioni hanno sempre indicato lo sviluppo del porto come essenziale per il rilancio economico del territorio. Ma esso come può avvenire se ogni qualvolta entrerà una nave gasiera tutta l’attività portuale dovrà obbligatoriamente fermarsi per motivi di sicurezza?
Oltretutto, il rigassificatore non porterà nessun miglioramento della situazione occupazionale (i posti saranno al massimo qualche decina), senza contare i vari pericoli derivati dalla fuoriuscita, in quantità ingenti, di acque a bassa temperatura e alterate dal cloro, che danneggeranno seriamente la flora e la fauna marina.
Taranto ha già ben nove impianti ad elevato rischio.
Aggiungerne un decimo sarebbe come dare il colpo di grazia ad una città che, dal punto di vista ambientale, ha già “dato” fin troppo.
In questi giorni, girando per le vie della città, abbiamo potuto notare dei bellissimi ed alquanto eloquenti striscioni che sponsorizzano la manifestazione del 30 settembre.
Tra le varie frasi che esortano la cittadinanza a partecipare a tale avvenimento, ce n’è una semplice, genuina, proletaria,  ma quanto mai esplicita e significativa: “mo avast!!”.
Basta non solo all’istallazione dell’ennesimo impianto che deturpa il nostro territorio, ma soprattutto basta subire scelte imposte dall’alto, senza nessun rispetto e considerazione per la popolazione locale.
Taranto, come abbiamo già detto in precedenza, ha fin troppo regalato salute e dignità alla grande industria, è ora che, tra il tanto grigiore e le tante nubi che ricoprono i nostri cieli, si apra uno spiraglio di luce affinché si possa sperare in un futuro migliore, un futuro che passi dalle nostre scelte e dai nostri diritti di cittadini





Taranto li, 28 settembre 2006                                               Il coordinamento della FGCI di Taranto.
                                                                                 Il  coordinatore provinciale Davide Ettorre