Ecomostro in Viale Virgilio



Comitato “GIUSTA TARANTO”   via Japigia n. 34 - Taranto cell. 3280562581                                 

Taranto lì, 24.04.06
                                                     Preg.  Sig.  COMMISSARIO PREFETTIZIO COMUNE di TARANTO
          Sig.  SOPRINTENDENTE AI BENI AMBIENTALI
 
                                                     p.c.  Sig.  PROCURATORE della REPUBBLICA c/o Tribunale di TARANTO 

Struttura LUDICO-SPORTIVA : 
Permesso di Costruire n. 217 del 15.04.05 - committente "DIANA S.r.l."

Senza considerare gli effetti di determinati interventi, nei mesi scorsi, è stato rilasciato il progetto per la realizzazione di quanto in oggetto; così mentre a BARI si abbattono le “SARACINESCHE”, a Taranto sul Lungomare in area soggetta a Vincolo se ne costruiscono altre. 
Attigua a Torre D'Ayala, nel silenzio assordante di una Città dormiente e distratta, si è assentita la demolizione di un vecchio manufatto, non già per procedere ad una sua lecita “sostituzione edilizia" a mezzo "demolizione e ricostruzione" con pari sagoma e volume, così prescrive l'art. 3 del D.P.R. n. 380 del 06.06.01 il quale alla voce d) recita: “omissis ...... Nell'ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi anche quelli consistenti nella “demolizione e ricostruzione” con la stessa volumetria e sagoma di quello preesistente ..... omissis ".   
Ed è proprio ciò che  “solo in parte”  sarebbe  accaduto,  atteso  che  nei  fatti,  pur  trattandosi  di  demolizione di “fabbricato avente una “determinata sagoma e volume" questi elementi non sono stati valutati e/o tenuti in alcuna considerazione tanto dal progettista, men che meno  fatto gravissimo  nell’istruttoria degli uffici, i quali nel dubbio - che nessuno ha ritenuto sollevare - avrebbero ad esempio potuto interpellare anche solo a titolo di salvaguardia per la P.A. l'assessorato ai LL.PP. della Regione o semplicemente il Settore Affari Legali, trattandosi di particolare intervento che presta il fianco a dubbi ed interpretazioni di liceità.
Quello in corso di realizzazione infatti, per quanto illustrato nel Cartellone, nulla ha a che fare e/o vedere con il manufatto preesistente (ormai demolito), bensì trattasi di costruzione totalmente diversa,  notevolmente più grande rispetto a quella originaria.
Pertanto pur trattandosi di costruzione in centro abitato ma sottoposto a Vincolo paesaggistico "previo demolizione di preesistenza", la trasformazione edilizia avrebbe dovuto  a nostro avviso -  considerare i limiti ed eventuali nuove limitazioni dei " DIRITTI DI TERZI ".
Qualsiasi Permesso di Costruire,  prevede infatti che si debba garantire ed assicurare  “ L’ALTRUI DIRITTO ”,  atteso  specifica  dicitura :       " CHE SIANO TUTELATI E FATTI SALVI I DIRITTI DI TERZI ".
Qualsiasi realizzazione diversa dall'opera demolita in detta area (fronte viale Virgilio  Lungomare)  potrebbe palesemente limitare infatti i
"diritti di veduta" goduti per anni da altri, e dunque acquisiti, per quanto e per come l’area già fosse impegnata con determinati volumi.
GIUSTATARANTO a seguito lamentele di cittadini, C H I E D E  come sia stato possibile procedere al rilascio del Permesso di Costruire per un organismo “totalmente diverso” dal precedente, la cui preesistenza non può essere ritenuta di "rilevanza alcuna" per quanto al consolidamento dei “diritti di veduta” in < area sottoposta a vincolo paesaggistico > anche e soprattutto da tutti i cittadini,  trattandosi di sito con rilevante “effetto d'affaccio a mare” dotato di particolare e suggestiva “panoramicità”.
Peculiarità quest’ultima tipica e propria dei tratti costieri che seppur in ambito urbano, non può essere ignorata da parte di chicchessia e specie quando si tratta di eliminazione e/o soppressione delle visuali, quando si tratta di "oscurare" di fatto tratti panoramici finora goduti e per quanto godibili e fruibili, pur in presenza di costruzioni preesistenti, viste panoramiche che oggi con la nuova realizzazione vengono purtroppo ad essere definitivamente soppresse e dunque negate a “pubblica fruizione visiva”.
Occorre considerare pertanto che il lotto oggetto in passato di edificazione che negli anni ha acquisito determinati diritti, non può essere ulteriormente e diversamente utilizzato, per ampliamenti o con sostituzioni totalmente diverse che nei fatti comprimono e violano i diritti altrui.
Pur confidando nella vocazione edificabile dell'area tipizzata dal P.R.G. come "Parchi-Giochi e Sports" (D.M. 02.04.68), bisogna considerare che ricade a poche decine di metri dalla battigia dunque nella fascia dei 300 mt. dal mare, a palese “vincolo paesaggistico”.
Interessante conoscere le motivazioni addotte dalla Sovrintendenza, sapere come abbia potuto accettare una simile proposizione, come abbia potuto sorvolare e disattendere determinate Norme; conoscere in base a quali grafici e fotografie abbia elaborato il "Nulla Osta", atteso le disposizioni ferree (?) ai sensi delle vigenti leggi in materia di vincoli ambientali e paesaggistici.
Quale parere è stato espresso,  in  considerazione che volente o nolente trattasi di  palese  operazione  di  " Demolizione e Ricostruzione " in area vincolata, seppur e per quanto "in ambito urbano" dove ob torto collo sono stati da anni ormai acquisiti palesi diritti di terzi che vanno  ben oltre il “diritto di proprietà” dell'area e del fabbricato demolito da parte del proponente la sostituzione edilizia perché di questo trattasi.
Senza voler entrare nelle considerazioni estetiche che purtroppo non ha ritenuto voler e poter considerare neppure chiunque avrebbe dovuto vigilare per competenze di carattere "paesaggistico - ambientale" in ordine al nuovo organismo in corso di realizzazione per quanto al violentissimo impatto ambientale notevolmente differente per quanto a sagoma e volume dalla preesistenza demolita.
Il Comitato GIUSTATARANTO,  nel ritenere che detta ennesima triste vicenda, la cui concretizzazione contribuirà non poco a scempiare e devastare l’affaccio a mare - nell’ esclusivo interesse della comunità Tarantina - auspica che in considerazione di quanto esposto, i Sigg. in indirizzo vogliano decidere e disporre per la REVOCA del Permesso di Costruire in argomento, affinché anche a Taranto come a Bari valga la giustizia e sia ripristinata la legalità sul già tanto martoriato e mortificato da altre nefandezze edilizie il lungomare cittadino.
                                                                                il presidente