Rapporti città di Taranto - Marina Militare



Sono un abitante della zona Toscano e il balcone di casa mia dista circa 650 mt dalla nuova base militare. Quello che leggo nelle vostre e-mail, a proposito del rischio nucleare, mi preoccupa notevolmente e mi auguro che le procedure che attueranno siano adeguate al pericolo. Legata a questa base c'è un altro pericolo che preoccupa notevolmente ma è meno analizzato: l'inquinamento elettronico. Sapevo che per le navi all'ormeggio nelle proprie basi c'è l'obbligo di spegnere i radar. Ma quanto sarà rispettato questo obbligo e chi controllerà se lo faranno e la quantità di energia elettronica che saremo costretti ad assorbire? Questo potrebbe essere un problema da affrontare al fine di chiedere garanzie adeguate? Volevo segnalare un altro argomento che è ultimamente molto discusso a Taranto: la trasformazione a museo della nave Vittorio Veneto. Premetto che è una iniziativa che mi farebbe piacere se andasse in "porto". Da quanto riportato dalla stampa, sembrerebbe che la Marina Militare voglia favorire la città vendendole questa nave. Alla luce di cosa è successo ad una portaerei francese, trasportata prima in India per essere demolita e poi costretta a tornare in Inghilterra dove sarà demolita e smaltita a costi altissimi, ritengo invece che è la città di Taranto a fare un grosso favore alla Marina Militare e che dovrebbe essere ricompensata in modo adeguato.

Palmiro Sangermano