Altro incidente sul lavoro all’Ilva. La Regione Puglia intervenga subito



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DATA: 06 maggio 2005
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Altro incidente sul lavoro all’Ilva
La Regione Puglia intervenga subito

Gli oltre 4000 infortuni accaduti all’interno dell’Ilva di Taranto nel 2004 e la sequenza degli infortuni che si verificano anche in questi giorni, tutti gravi come quello di ieri, portano ancora una volta sgomento e inducono ad un’attenta riflessione. E questa volta paradossalmente il giovane operaio 27enne, Massimiliano Carone, può definirsi un vero e proprio “miracolato”, essendo stato trascinato dal nastro trasportatore dell’altoforno 1. Una dinamica che in altri casi si è rivelata mortale. A Carone vanno naturalmente gli auguri di pronta guarigione della Uil Puglia.
“Ma il fatto che l’incidente stavolta non sia stato mortale non cambia la sostanza  dice il segretario generale della Uil Puglia, Aldo Pugliese  e dimostra ancora una volta che le tre intese che sono state sottoscritte dall’Ilva alla Regione Puglia non sono servite a nulla per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro e per l’ambiente. Non solo: non ci sono stati interventi che migliorano le condizioni di lavoro e permane la mentalità della direzione aziendale di perseverare nel costringere i lavoratori dell’Ilva a lavorare in condizioni di sicurezza estremamente precaria, perché il tutto deve’essere sacrificato sull’altare della produzione a tutti i costi”.
Secondo la Uil “le tre intese stipulate alla Regione Puglia sono servite solo per autorizzare l’Ilva alla ricostruzione della batterie 3, 4, 5 e 6 della cokeria e a fornire gli alibi al ministero dell’Ambiente, alla Regione Puglia, alla Provincia di Taranto e ai Comuni di Taranto e Statte di ritirare la costituzione di parte civile nei processi in corso sui problemi di Ambiente e sicurezza”.
Inevitabile ed auspicabile, a questo punto, che la nuova giunta regionale sia chiamata ad affrontare e risolvere questi problemi, imprimendo una inversione di rotta rispetto ad una situazione che con il passare degli anni è diventata sempre più critica e difficile.
“La Regione deve porre riparo  conclude Pugliese  - perché se questa volta la fortuna ha dato una mano al lavoratore vittima dell’incidente, di questo passo potremmo ritrovarci presto a piangere un’altra vita innocente immolata sul posto di lavoro. E questo non è giusto, né degno in una Paese civile agli albori del Terzo Millenio”.

                                                                       Il Segretario generale
                                                                            (Aldo Pugliese)