Altro infortunio grave nell'ILVA di Taranto



Indignazione e rabbia dopo l’ennesimo infortunio grave  dell’operaio con
contratto di formazione in ILVA.

E’ accaduto la notte scorsa, poco dopo la mezzanotte, nel reparto Laf
(Laminatoio a freddo). A restare coinvolto è stato un operaio di 32 anni, assunto con contratto di formazione lavoro. Il malcapitato operaio ha riportato gravi ferite al cranio, escoriazioni al volto, schiacciamento e frattura della mandibola.

Occorre fermare la catena di incidenti e di barbarie che sta investendo l’ILVA – basti vedere la condanna anche in appello per la questione MOBBING.

Il Prefetto convochi subito un tavolo di confronto con tutti gli enti
preposti, stazioni appaltanti, Asl, Inail, Ispettorato e le parti sociali, per una verifica sul livello e sull’efficacia dei controlli e della prevenzione nello stabilimento Ilva.

Un incidente  assurdo che non trova alcuna giustificazione se non nella
conferma che ormai si è ad un livello di guardia sul versante del degrado produttivo e dell’illegalità. Ancora giovani a contratto di formazione vittime,una formazione che non viene mai fatta, un contratto non applicato, la legge sempre più spesso violata….

"E’ chiaro ed evidente che c’è un legame tragico tra condizione d’irregolarità al lavoro ed esposizione al rischio. Nella nostra realtà siamo di fronte ad un’incidenza non inferiore al 30-35% di lavoro irregolare sull’insieme del settore con forti presenze di contratti “precari” molto spesso unica fonte di assunzione!!

"Dove c’è il solo profitto, la mancanza di una politica sindacale,
ambientale ed ecologica, non ci sono attrezzature adeguate né sistemi di
sicurezza in norma, né tanto meno formazione e informazione sui rischi di fabbrica di legge 626 e 494 neanche a parlarne. Ma sono le condizioni
generali di lavoro che sono peggiorate. Ritmi e tempi accelerati per la
consegna rapida dei lavori, piani di sicurezza a volte rituali, ricorso a subappalti e forniture in maniera abnorme che, legati alle flessibilità sul lavoro introdotte dalle norme della legge 30, rappresentano un deterrente preoccupante per la sicurezza e la qualità del lavoro".

E' ora che la questione del lavoro e della legalità recuperi la sua
centralità e ridiventi priorità assoluta nell’agenda politica-istituzionale.
Un lavoro in qualità e in legalità in grado di trattenere i tanti giovani che stanno lasciando le nostre zone per andare altrove in cerca di futuro.
Le Istituzioni locali recuperino un giusto “input politico” superando il
rischio di autoreferenzialità dei Protocolli e delle buone intenzioni, per garantire efficaci e sistematici controlli e azioni di prevenzione in ILVA.
Lo stesso Sindaco, Presidente della Provincia, devono  abbandonare l’idea di
ritenere ILVA una sorta di zona franca..

Dalla vicenda della Palazzina LAF trapela un contesto di ricatti e di omertà che occorre sconfiggere….

Ma quando? Finché avremo una classe politica e un sindacato inefficiente
saremo costretti a leggere ancora notizie di incidenti che si sarebbero
potuti evitare…

Fabio Principale