Ora è ufficiale: la base navale di Taranto è stata certificata dalla Nato



Marina militare, Comitmarfor certificato dalla Nato

Pagine di Difesa, 11 marzo 2005
http://www.paginedidifesa.it/2005/pdd_050327.html

Il comando italiano delle Forze marittime (Comitmarfor) è stato certificato come forza Nato ad alta prontezza operativa. La certificazione è avvenuta a seguito di un esame durato tre giorni e inserito nel corso dell'attività operativa dell'esercitazione Mare Aperto 05. Il team ispettivo - del comando della Forza multinazionale di risposta Nato (Nrf) di Lisbona - ha valutato le capacità di coordinamento e controllo dello staff multinazionale di Comitmarfor e concesso la certificazione.

Diventano così tre i comandi marittimi Nato - affidati rispettivamente alla guida delle Marine di Gran Bretagna, Spagna e Italia - in grado di assumere a rotazione il compito di Forza di pronto intervento (Hrf-M, High Readiness Force Maritime), proiettabile in qualsiasi parte del mondo.

L'iniziativa degli Hrf risponde alla volontà del vertice politico dei paesi Nato che hanno sancito (summit di Washington del 1999) i nuovi concetti strategici e la ristrutturazione dell'apparato militare dell'Alleanza per il suo adeguamento al nuovo contesto di sicurezza.

Comitmarfor é stato istituito il 4 settembre 2002. Ha sede a Taranto e si avvale di uno staff multinazionale proveniente da nazioni Nato. E' a guida italiana ed è composto da 80 ufficiali e sottufficiali in situazione di allertamento normale e 110 in caso di elevato allertamento, per fronteggiare situazioni di crisi.

Una delle caratteristiche peculiari di Comitmarfor è la capacità di intervenire con rapidità al comando di Forze aeronavali e anfibie Nato-multinazionali in caso di crisi nell'area del Mediterraneo o in quelle circostanti, con compiti di: mantenimento o imposizione della pace; aiuti umanitari e difesa collettiva; contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa.

Il comandante di Comitmarfor è un ammiraglio italiano, imbarcato con il suo staff su nave Garibaldi o su nave Etna.

Fonte: Stato Maggiore Marina