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[Ethics and Polemics] Day 1




Giro in lista uno dei messaggi circolati nella mailing list di cui dicevo
nel precedente messaggio (12.7.01).

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Raffaele Mazzella

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The English follows the Italian version in every post.

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Luciano Caglioti

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Uno dei primi problemi che si incontrano quando si parla di "etica" e'
definire il significato e la portata di questo vocabolo. La parola
"etico" implica giudizi basati su valori. Non riesco a rispondere con
certezza alla domanda "cosa e' etico e cosa non lo e'", ed anche trovo
difficolta' a definire chi e' intitolato a giudicare su questo problema.
Il pericolo e' che lo svolgimento del tema venga guidato da coloro che
si occupano di etica e che finiscono per autoconsiderarsi i depositari
della autorita' di scelta attraverso un processo di cooptazioni
successive nei comitati, nei convegni, nelle varie iniziative. 

Per dare un esempio della totale difficolta' di definizione dei termini
del problema , basta pensare alla distribuzione delle eta' nei paesi
industrializzati e nei paesi in via di sviluppo. Nei primi abbiamo pochi
bambini, un corpo centrale di mezza eta' molto consistente, e
relativamente molti vecchi molto vecchi. Nei paesi in via di sviluppo
abbiamo moltissimi bambini e relativamente pochi individui di mezza eta'
ed ancor meno vecchi. Questo e' dovuto ad una serie di fattori come il
miglioramento della alimentazione, della medicina, delle abitazioni,
dell'igiene. Tutti fattori che ognuno di noi giudicherebbe giusti ed
etici, che tuttavia squilibrano la specie umana e sono alla base
dell'esplosione demografica che si e' verificata dopo la rivoluzione
industriale. E' piu' etica la distribuzione delle eta' dell'Italia o
quella del Bangladesh? Chi puo', risponda.

Mentre si dibattono questi problemi, e' bene ricordare che la conoscenza
costituisce uno dei, se non l'unico, valore assoluto per l'uomo. In ogni
tempo ed in ogni luogo l'uomo ha cercato di conoscere di piu'. Lo
sviluppo della conoscenza non deve essere intralciato da criteri "etici"
non definiti e possibilmente arbitrari e /o opinabili. Ritengo che si
debba adottare un criterio di sano pragmatismo, che tenga conto della
dimensione quantitativa dei fenomeni ,oltre che di quella qualitativa.
Se viene sviluppata una tecnologia concepire, fecondare, permettere di
avere figli a persone di ottanta anni, occorre valutare quante
ottantenni, su sei miliardi di popolazione globale, compiranno questo
atto: non dobbiamo ragionare sulle rare eccezioni, ma su quella che e'
la regola.

Bisogna tenere libera la ricerca, anche per la necessita' di evitare di
riprodurre la situazione paradossale verificatasi nel nucleare: le
popolazioni si oppongono alle centrali elettriche nucleari, mentre il
nucleare militare prospera. Il pericolo concreto e' quello di
sviluppare, delle nuove scoperte, la applicazione militare e di bloccare
gli sviluppi civili che, comunque, sono volti a realizzare oggetti e/o
situazioni che la maggioranza considera utili.

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Luciano Caglioti

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One of the first problems we meet when we talk about "ethics", is to
define what is meant and the scope of the word. It implies judgments
based on values. I cannot answer with certainty "what is ethical and
what is not". It is also difficult to define who is entitled to judge.

The danger is that the issue is developed only by people from the
ethical field who end up considering themselves owners of the choices
through a process of successive co-option on committees, conferences and
different initiatives. As an example of the total difficulty of
definition of the terms of the problem, you only have to think of the
age distribution in industrialized and developing countries.

In the first we have few children, a large group of middle-aged people,
and many old people. In the developing countries we have very many
children, relatively few of middle age and still fewer old. This is due
to a series of factors like the improvement of food, medicine, of living
conditions, hygiene. All factors that all of us would judge just and
ethical, but which unbalance the human species and are at the origin of
the demographic explosion that has taken place since the industrial
revolution. Is the demographic distribution of Italy more ethical than
in Bangladesh? Can anyone answer?

While these problems are debated, it is well to remember that knowledge
constitutes one if not the only, absolute value for humankind. In every
time and every place man has tried to know more. The development of
knowledge mustn't be hampered by undefined ethical criteria which is
also possibly arbitrary and / or debatable.  I believe that we have to
adopt a criteria of healthy pragmatism which takes account of the
quantitative dimension of the phenomena, as well as the qualitative one.


If technologies are developed enabling a person of 80 years to have
children, it will be necessary to estimate how many ottantenni, among
the six billion of the total worldwide population will actually want to
do this: we mustn't reason on the basis of rare examples but on the rule
of the norm.

We need to keep research free, also for the necessity to avoid a
reproduction of paradoxical situations such as in nuclear research:
populations oppose nuclear power plants, while the production of nuclear
military weapons prospers. The concrete danger is that of encouraging
the development of military application but blocking development for
civil purposes which even then are those objects and/or situations which
the majority consider useful.

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Saliem Fakir 
IUCN-SA 
South Africa

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Mentre sarebbe giusto dire che quello dell'etica e' un concetto
nebuloso, e che ogni societa'ha le proprie regole su quello che e' da
considerarsi un atteggiamento etico, questo tuttavia non dovrebbe
precludere l'opinione che non dovrebbe esserci alcuna discussione
sull'etica. 

Prendiamo per esempio il movimento per i diritti degli animali. Questo
movimento ha avuto una impetuosa ascesa grazie agli scritti radicali
sull'etica di Peter Singer, della Monash University in Australia. Oggi
pero' la sua dottrina sui diritti degli animali e' stata abbracciata da
moltissime persone in tutto il mondo.

Infatti, le opinioni etiche da lui propagate sono esse stesse polemiche
perche' ci sono molte persone in area rurali povere che dipendono per la
loro sopravvivenza dalla caccia di animali selvatici, vestiti e altre
necessita'.

Questa dottrina dovrebbe dominare anche in quei casi dove gli
esperimenti sugli animali sono l'unica alternativa?

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Saliem Fakir 
IUCN-SA 
South Africa

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While it might be fair to say that ethics is a nebulous concept, and
that every society has its own view of what constitutes an ethical
conduct, it does not therefore preclude the view that there should be no
discussion on issues of ethics. 

Take for example the animal rights movement. The movement gained greater
impetus due to the radical ethical writings of Peter Singer, who is from
Monash University in Australia. But, today, his doctrine on animal
rights is embraced by many people all over the world. 

In fact, the ethical views he propounds are themselves contentious,
because there are many people in poor rural areas who are dependent on
their survival by having the right to capture wild animals for food,
clothing, and other needs.

Should this doctrine also hold total sway over the need in some
circumstances to experiment with animals where there is no alternative?

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Dr Sherman Rosefeld 
Dipartimento di Insegnamento della Scienza 
Weizmann Institute of Science 
Rehovot 
Israele

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Gli studenti, cosi' come il grande pubblico, hanno senza dubbio bisogno
di venire coinvolti dalle tematiche etiche che sono parte integrante
della scienza e della tecnologie moderne.

Ma questo ammonimento fa sorgere un problema: la maggior parte degli
insegnanti (e degli scienziati) hanno poca o nessuna esperienza nel
campo delle tematiche etiche. Persino i giornalisti scientifici - i
quali per la natura stessa del loro lavoro sono piu' vicini alla
interfaccia della scienza moderna e dell'etica - potrebbero guadagnare
molto se avessero una formzione in questo campo.

Una domanda ovvia e' quindi: quale e' la natura del discorso etico e
quali sono gli approcci pedagogici concreti nell'insegnare la sua
applicazione alle differenti tematiche nel campo della scienza e della
tecnologia, e a differenti categorie di pubblico?

Mi sembra che ci sia un bisogno crescente e diffuso - da parte dello
scienziato, dell'ingegnere, dell'educatore scientifico, del giornalista
scientifico e da parte del grande pubblico e degli studenti di tutte le
eta' di approfondire le loro competenze nel riuscire a identificare,
sollevare e discutere di etica e dei dilemmi relativi al progresso della
scienza moderna e della tecnologia.

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Dr. Sherman Rosefeld
Department of Science Teaching
Weizmann Institute of Science
Rehovot
Israel

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School students, as well as the general public, definitely need to be
exposed to the ethical issues which are part and parcel of the
enterprise of modern science and technology.

But this caveat raises a problem: most science teachers (and most
scientists) have little or no background in ethical discourse. Even
science journalists -- who by the nature of their work are closer to the
interface of modern science and ethics -- could gain a great deal from
training in this field. 

So the obvious question is: What is the nature of ethical discourse and
what are effective pedagogical approaches to teaching its application to
different issues in science and technology, and to different audiences? 

It seems to me that there is a growing need for everyone -- from the
scientist, engineer science educator and science journalist to the
general public and school students of all ages -- to develop their
skills of identifying, raising and discussing the ethical issues and
dilemnas relating to the advances of modern science and technology.