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Rapporto sulla Liberia: occorre realizzare le promesse di paceper 21.000 bambini soldato



   Gent.mi tutti,

   vi trasmettiamo il comunicato stampa di Amnesty International:


RAPPORTO DI AMNESTY SULLA LIBERIA: OCCORRE REALIZZARE LE PROMESSE DI PACE
PER 21.000 BAMBINI SOLDATO


Grazie per la cortese attenzione

   Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste:
   Amnesty International Ufficio Stampa
   Tel. 06 44.90.224 cell. 348-6974361 e-mail: press@amnesty.it

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COMUNICATO STAMPA
CS62-2004

RAPPORTO DI AMNESTY SULLA LIBERIA: OCCORRE REALIZZARE LE PROMESSE DI PACE
PER 21.000 BAMBINI SOLDATO

Secondo un nuovo rapporto di Amnesty International, in Liberia i bambini
sono stati uccisi, resi orfani, sequestrati, brutalizzati, privati
dell'educazione e di cure mediche ed arruolati come soldati. Il rapporto,
intitolato 'Liberia: le promesse di pace per 21.000 bambini soldato',
chiede al governo nazionale di transizione della Liberia (NTGL), ai
rappresentanti delle parti in conflitto e alla comunita' internazionale di
garantire la fine dell'impiego dei bambini soldato e di venire pienamente
incontro alle necessita' degli ex bambini soldato nel contesto del processo
di pace.

'Oggi il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia apre la sua
36ma sessione. In cima alla sua agenda dev'esserci la Liberia, dove le vite
dei bambini sono state devastate da anni di conflitto' - ha dichiarato
Amnesty International. 'In Liberia vi sono circa 21.000 bambini e bambine
soldato. Questa cifra comprende non solo i bambini armati e mandati a
combattere ma anche le bambine che sono state rapite, stuprate e costrette
a fornire prestazioni sessuali'.

Tutte le parti coinvolte nel conflitto (l'ex governo e i due gruppi armati,
i Liberiani uniti per la riconciliazione e la democrazia e il Movimento per
la democrazia in Liberia) hanno fatto ricorso ai bambini soldato.

Una missione di Amnesty International ha visitato la Liberia nel novembre
2003 e ha incontrato molti bambini soldato che hanno descritto l'orrore cui
sono stati sottoposti. Spesso privi di qualunque addestramento, sono stati
inviati direttamente sulla linea del fronte e sono rimasti feriti o uccisi
in gran numero. Chi rifiutava di arruolarsi o di eseguire gli ordini
rischiava di essere picchiato o assassinato. Le bambine hanno raccontato i
rapimenti, gli stupri - spesso di gruppo - e la riduzione in schiavitu'
sessuale.

All'esame del Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia e' il
modo in cui la Liberia ha dato attuazione alla Convenzione sui diritti
dell'infanzia. Si tratta, per Amnesty International, di un'importante
occasione per rafforzare i diritti sanciti nella Convenzione, premere
sull'NTGL affinche' adotti misure concrete per migliorare le condizioni di
vita dei bambini e incoraggiare la comunita' internazionale a sostenere
l'NTGL in vista di questo obiettivo.

L'accordo di pace dell'agosto 2003 e la decisione del Consiglio di
sicurezza, presa un mese dopo, di avviare un'ampia missione di
peace-keeping in Liberia hanno favorito la soluzione del conflitto. Molte
sfide rimangono comunque aperte, e una delle questioni piu' urgenti e'
quella di venire incontro ai bisogni degli ex bambini soldato.

'Deve essere prioritario disarmare, smobilitare, riabilitare e reintegrare
velocemente i bambini soldato' - ha sottolineato l'organizzazione per i
diritti umani. Questo processo, conosciuto con l'acronimo DDRR, e' solo
agli inizi e i rappresentanti delle Nazioni Unite in Liberia hanno
segnalato che il numero delle armi effettivamente consegnate e' inferiore a
quello dei combattenti che si sono presentati per essere disarmati e
smobilitati.

I bisogni dei bambini soldato, delle loro famiglie e delle loro comunita',
non cessano col disarmo e la smobilitazione: la riabilitazione e la
reintegrazione sono processi lunghi e complessi che richiedono
finanziamenti e sostegno. L'educazione puo' fare la differenza ed e'
ovviamente la principale cosa di cui hanno bisogno, secondo quanto da loro
stessi dichiarato ad Amnesty International, i bambini soldato.

Le Nazioni Unite e altre agenzie hanno sviluppato programmi specifici per
gli ex bambini soldato, riguardanti cure mediche, educazione, corsi di
apprendistato, ricerca delle famiglie e ricongiungimento. Questi programmi
tengono anche conto dei particolari bisogni delle bambine, molte delle
quali stanno ancora subendo le conseguenze fisiche, psicologiche e sociali
della violenza sessuale e di ulteriori forme di abuso fisico, dei
'matrimoni' cui sono state costrette, delle gravidanze e delle nascite
forzate.

L'urgenza di rispondere ai bisogni degli ex bambini soldato della Liberia
e' stata sottolineata dai partecipanti - compreso il Segretario generale
dell'Onu - alla Conferenza internazionale per la ricostruzione della
Liberia, svoltasi a New York nel febbraio di quest'anno.

'Gli impegni presi a febbraio dai paesi donatori devono essere sostenuti
pienamente e rapidamente. Cio' significa anche fornire adeguate risorse al
progetto DDRR nell'immediato, medio e lungo periodo' - ha chiarito Amnesty
International.

Secondo l'organizzazione per i diritti umani, 'l'arruolamento e l'impiego
dei bambini soldato viola i diritti dei bambini e costituisce un crimine di
guerra. Sebbene questi atti siano proibiti tanto dal diritto internazionale
dei diritti umani che dal diritto internazionale umanitario, nessuno in
Liberia e' stato portato di fronte alla giustizia per questi crimini'.

Nella sua recente Risoluzione 1539 (2004) sulla protezione dei bambini nei
conflitti armati, il Consiglio di sicurezza ha condannato senza mezzi
termini il reclutamento e l'impiego dei bambini soldato cosi' come lo
stupro e altre forme di violenza sessuale,  richiamando 'le responsabilita'
degli Stati a porre fine all'impunita' e a perseguire penalmente i
responsabili di genocidio, crimini contro l'umanita', crimini di guerra ed
altri gravi crimini contro i bambini'.

Tuttavia, la comunita' internazionale e l'NTGL hanno sinora mostrato scarsa
volonta' politica per portare di fronte alla giustizia i responsabili di
crimini contro l'umanita', crimini di guerra e altre gravi violazioni dei
diritti umani commesse durante il conflitto.

'La pace duratura, che i bambini della Liberia meritano disperatamente,
rimarra' una chimera se gli autori dei crimini commessi nei loro confronti
non saranno chiamati a rispondere delle proprie azioni' - ha concluso
Amnesty International.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 17 maggio 2004

Il rapporto 'Liberia: le promesse di pace per 21.000 bambini soldato' e'
disponibile presso il sito Internet di Amnesty International a questo
indirizzo:
http://news.amnesty.org/library/index/engafr340062004

Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - 348 6974361, e-mail: press@amnesty.it


(See attached file: 040517_liberia.rtf)

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