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Iraq - Il governo italiano era informato: cronologia degliinterventi di Amnesty International



   Gent.mi tutti,

   vi trasmettiamo il comunicato stampa di Amnesty International:


IL GOVERNO ITALIANO ERA INFORMATO: CRONOLOGIA DEGLI INTERVENTI DI AMNESTY
INTERNATIONAL


Grazie per la cortese attenzione

   Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste:
   Amnesty International Ufficio Stampa
   Tel. 06 44.90.224 cell. 348-6974361 e-mail: press@amnesty.it

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COMUNICATO STAMPA
CS59-2004

IL GOVERNO ITALIANO ERA INFORMATO: CRONOLOGIA DEGLI INTERVENTI DI AMNESTY
INTERNATIONAL

In relazione alle dichiarazioni odierne di esponenti del Governo italiano
sull'assenza di informazioni relative alle torture in Iraq, la Sezione
Italiana di Amnesty International riepiloga i contatti e gli incontri
principali avuti negli ultimi mesi con rappresentanti del Governo in
relazione alla situazione dei diritti umani in Iraq.

24 marzo 2003: Amnesty International (AI) scrive al ministro degli Esteri
Franco Frattini e al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ponendo
dieci specifiche domande volte a responsabilizzare anche l'Italia sulla
necessita' di rispettare il diritto internazionale dei diritti umani e il
diritto umanitario dei conflitti armati. Nessuna risposta da parte del
presidente del Consiglio, il ministro Frattini accetta di incontrare una
delegazione di AI.

4 aprile 2003: in un incontro con il ministro Frattini, AI presenta le
proprie preoccupazioni relative al trattamento dei prigionieri da parte
degli Stati Uniti, denunciando in particolare la situazione dei detenuti di
Guantánamo. Al termine dell'incontro, la Farnesina ricorda in un comunicato
'il tradizionale impegno dell'Italia nel settore dei diritti umani (Š) in
particolare per il pieno rispetto delle Convenzioni di Ginevra'.

13 giugno 2003: AI invia al ministro Frattini e al presidente Berlusconi un
memorandum in vista del semestre di presidenza italiana dell'UE. Tra i
punti evidenziati, il problema della tortura e il rispetto dei diritti
umani e del diritto umanitario in Iraq.

18 giugno 2003: AI incontra il ministro Scarante, vice consigliere
diplomatico del presidente del Consiglio, per discutere del memorandum
relativo al semestre europeo. Tra i temi trattati, il problema della
tortura e il rispetto dei diritti umani e del diritto umanitario in Iraq.

3 luglio 2003: il sottosegretario agli Esteri Boniver risponde a
un'interrogazione parlamentare di un deputato (5-02199) che citava le prime
denunce di AI sulle torture in Iraq e chiedeva se non ritenesse di
'adoperarsi affinche', nel corso del semestre di Presidenza dell'Unione
Europea e anche in ragione della presenza di soldati italiani in Iraq, il
Governo assuma le opportune iniziative per accertarsi sulle condizioni di
detenzione dei prigionieri iracheni, e - nel caso in cui quanto affermato
nel rapporto di AI corrispondesse al vero - quali iniziative intenda
assumere affinche' sia assicurato a tali prigionieri un trattamento
rispettoso dei diritti umani e conforme al diritto internazionale'. Il
sottosegretario Boniver cita ampiamente, nella risposta, le denunce di AI.

16 luglio 2003: AI incontra il sottosegretario agli Esteri Margherita
Boniver per discutere del memorandum sul semestre europeo. Tra i temi
trattati, le preoccupazioni per i casi di tortura e di altre violazioni dei
diritti umani e del diritto umanitario in Iraq.

16 luglio 2003: AI invia nuovamente il memorandum sul semestre europeo al
presidente Berlusconi e ai ministri Frattini, Maroni, Martino, Giovanardi,
Buttiglione, Pisanu, Bossi, Castelli, Marzano, Prestigiacomo, Tremaglia. In
risposta, AI riceve una lettera del ministro Frattini che rassicura
sull'importanza dei diritti umani nella politica estera italiana e una
lettera del capo di gabinetto del ministro Martino che afferma di aver
inoltrato la documentazione al ministero degli Affari esteri.

5 agosto 2003: AI incontra l'ambasciatore Castellaneta, consigliere
diplomatico del presidente del Consiglio, per discutere del memorandum sul
semestre europeo. Tra i temi trattati, anche le preoccupazioni per i casi
di tortura e di altre violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario
in Iraq. In quella occasione, in particolare, vengono evidenziate le
preoccupanti informazioni che AI sta ricevendo dall'Iraq e descritte nel
rapporto di luglio, incluso nella documentazione consegnata
all'ambasciatore.

27 agosto 2003: AI incontra l'ambasciatore Aragona, direttore generale per
gli Affari politici multilaterali e i diritti umani del ministero degli
Affari esteri. Tra i temi trattati anche le preoccupazioni per i casi di
tortura e di altre violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario in
Iraq. In quella occasione, in particolare, AI ribadisce ed evidenzia le
preoccupanti informazioni che sta ricevendo dall'Iraq e documentate nel
rapporto di luglio, incluso nella documentazione consegnata
all'ambasciatore.

gennaio - marzo 2004: AI dialoga con la Farnesina sulla situazione dei
diritti umani nel mondo, in vista della imminente sessione della
Commissione Onu sui diritti umani. Tra i temi prioritari sui quali viene
fornita documentazione, vi sono violazioni compiute dalle forze armate
angloamericane su persone sotto loro custodia.

10 marzo 2004: AI viene ricevuta - insieme a numerose altre organizzazioni
non governative - dal sottosegretario Boniver, per un incontro in vista
della Commissione Onu sui diritti umani. In quella occasione, AI non solo
ribadisce le preoccupazioni e denunce sulla situazione in Iraq, inclusi i
casi di tortura, ma si dichiara scandalizzata per la scelta dell'Unione
Europea di ignorare il problema in sede internazionale e chiede all'Italia
di attivarsi in tal senso. L'Iraq e' infatti rimasto fuori dall'agenda
della Commissione Onu sui diritti umani, nonostante i ripetuti appelli di
AI.

11 marzo 2004: nell'illustrazione dell'interpellanza urgente 2/01095,
presentata alla Camera dei Deputati il 2 marzo, vengono nuovamente
riproposte all'attenzione del governo (rappresentato anche in quella
occasione dal sottosegretario Boniver) le denunce di AI.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 12 maggio 2004

Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste:
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Paola Nigrelli
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