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un breve racconto-sogno di pace



Spett.le Redazione di Peacelink, vi mando un breve racconto-sogno di pace.

Saluti, Sabrina Giarratana. HO SOGNATO UNA SETTIMANA DI PACE.

Un breve racconto-sogno di Sabrina Giarratana.

Ho sognato lunedì. Israeliani e palestinesi, invece di farsi la guerra, 
stavano facendo una partita di calcio. L'arbitro era americano, ma era 
imparziale. A un certo punto, a un secondo dalla fine, un palestinese ha 
fatto goal. Gli israeliani non ci hanno più visto: gli hanno fatto una 
grandissima festa.

Ho sognato martedì. Turchi e curdi, invece di odiarsi, erano andati tutti a 
teatro insieme. E siccome i turchi avevano prenotato i posti a sedere, ma i 
curdi no, i turchi hanno ceduto le poltrone ai curdi, e poi se ne sono 
stati in piedi in attesa che lo spettacolo cominciasse. Ma a questo punto 
gli attori sul palco si sono messi a guardare questo spettacolo, che era 
davvero il migliore spettacolo che avessero mai visto.

Ho sognato mercoledì. I bambini soldato in Sierra Leone non erano più soldati,

ma solo bambini: invece di abbracciare i fucili, abbracciavano altri 
bambini di altri paesi del mondo. Poi si facevano tutti il solletico e le 
pernacchie, e alla fine cadevano insieme per terra dal ridere.

Ho sognato giovedì. Invece di buttare le bombe, ignoti "Terroristi" avevano 
buttato su tutte le capitali del mondo immensi "bomboloni" alla crema. La 
gente prendeva la barchetta per attraversare i fiumi golosi  che 
attraversavano le città. E tra un bagno e l'altro, tutti sporchi di crema, 
i bambini ringraziavano i "Terroristi Buoni" di cui non avrebbero mai avuto 
paura.

Ho sognato venerdì. Papà e mamma, invece di litigare, avevano il tempo di 
ascoltarmi. E siccome il mio problema era che a scuola c'era un ragazzino 
che mi picchiava tutti i giorni, allora papà e mamma hanno invitato a casa 
quel ragazzino, che si chiamava Davide. Mamma ha fatto la torta al 
cioccolato, papà ha giocato con noi alla Playstation. E invece di 
picchiarmi, il mio amico Davide che prima non era mio amico, mi ha regalato 
il suo giubbotto.

Ho sognato sabato. I sette uomini più ricchi del mondo seminavano nei campi 
di tutti i paesi le "mine antiodio": un antidoto fortissimo contro "le mine 
antiuomo", e contro tutte quelle armi costruite con l'intenzione di 
seminare morte e disgrazie dappertutto.

Grazie alle "mine antiodio" tutte le armi venivano distrutte. E sulla terra 
si poteva di nuovo andare a passeggiare e a giocare dappertutto.

Ho sognato domenica. E siccome la domenica precede il lunedì, tutti erano 
tristi:

la settimana di pace stava finendo, la guerra sarebbe ricominciata domani.

Ma perché ritornare a fare la guerra, se la settimana di pace era piaciuta 
a tutti?

Allora tutti decisero di prolungare la settimana di pace nel mondo un'altra 
settimana.

Ma alla fine della settimana successiva, erano tristi di nuovo. Così 
decisero di prolungare la pace nel mondo una settimana ancora. E da allora 
la guerra non è mai più tornata.