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Editoria: il non profit chiede nuovo decreto su tariffe postali



Fonte: http://web.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=30849

Editoria: il non profit chiede nuovo decreto su tariffe postali

di Redazione (redazione@vita.it)

08/04/2003




Un nuovo decreto sulle tariffe postali e una riserva del 10% della 
pubblicita' istituzionale: ecco le richieste dei Media Non Profit




Un tavolo di concertazione per redigere un nuovo decreto sulle tariffe 
postali e una riserva del 10% della pubblicita' istituzionale 
all'informazione gestita da imprese senza fini di lucro: sono le richieste 
avanzate oggi dal coordinamento dei Media Non Profit in una conferenza 
nazionale tenutasi a Roma. Richieste cui hanno assicurato il loro sostegno 
Paolo Serventi Longhi, segretario della Federazione nazionale della stampa, 
e i parlamentari Giuseppe Giulietti e Vincenzo Vita (Ds), Alessandro 
Forlani (Udc), Sergio Bellucci (Prc), Carla Mazzuca (Udeur), Francesco 
Paola (Italia dei Valori), intervenuti al convegno. ''C'e' una scarsa 
attenzione ai processi che stanno coinvolgendo l'editoria a stampa'', ha 
denunciato Maria Ricci del coordinamento Media Non Profit, un settore che 
riunisce 110 associazioni e 6.000 testate. ''Proponiamo che l'informazione 
gestita da imprese senza fini di lucro sia tutelata con una riserva pari al 
10% delle risorse'' destinate alla pubblicita' istituzionale e ''chiediamo 
di attivare un tavolo di concertazione e redigere un nuovo decreto'' sulle 
tariffe postali, ''capace di assicurare soluzioni adeguate, di garantire 
certezza normativa, tempi plausibili di adempimento e di ridurre 
all'indispensabile gli adempimenti burocratici''. ''Sono qui per 
testimoniare l'adesione anche formale alla vostra iniziativa'', ha detto 
Serventi Longhi. ''La situazione della media e piccola editoria e' 
drammatica, tanto piu' con una legge Gasparri orientata a rafforzare 
l'unico vero soggetto forte a danno dei soggetti piu' deboli. Sul fronte 
delle tariffe postali, occorre un intervento che consenta a tutte le 
testate di lavorare, produrre e inviare i propri prodotti ai destinatari a 
costi ragionevoli. Quanto alla pubblicita' istituzionale, il 10% mi sembra 
anche poco''. Una posizione sostanzialmente condivisa da Giulietti: ''Il 
ddl Gasparri e' una grande legge di finanziamento ai partiti, che 
stabilisce che una sola agenzia di pubblicita' raccolga i soldi per tutte 
le emittenti locali. E' una legge che non ci piace e rende intollerabile 
che le ragioni di bilancio vengano impugnate per negare le agevolazioni 
postali: occorre percio' aprire un tavolo fra un cartello di associazioni e 
di imprese del settore non profit e la Presidenza del Consiglio per 
stabilire se queste richieste vadano inserite dentro la legge o debbano 
seguire un percorso parallelo, che termini esattamente con il voto finale 
sulla Gasparri. Chiediamo che il governo abbia un milionesimo dell'amore 
che ha Retequattro per le altre agenzie, periodici e giornali del nostro 
Paese''. Vita ha sottolineato la necessita' che ''si ritiri il 
regolamento'' relativo al decreto sulle tariffe postali, ''che da' il colpo 
finale all'editoria non profit. Ci appelliamo altresi' a tutti perche' si 
fermi il ddl Gasparri, che contiene norme gravissime sull'emittenza locale 
e distrugge definitivamente la raccolta pubblicitaria a livello locale''. 
''Pienamente consenziente'' con le richieste del settore anche Forlani, che 
ha assicurato la disponibilita' dell'Udc a sostenerle in Parlamento. Anche 
Bellucci ha sottolineato che ''la difesa degli interessi del settore e' una 
grande battaglia di democrazia'', che deve tradursi nello sforzo per 
''incentivare la nascita di nuove testate, mantenere in vita l'editoria non 
profit e riconvertire in nuove iniziative quelle che non riescono a stare 
sul mercato''.