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Palestina-diritto all'informazione



ATTENZIONE! In riferimento al presidio organizzato presso la RAI di Saxa
Rubra per il giorno 27 marzo alle ore 17.30 precisiamo il luogo
dell'appuntamento che è all'ingresso 1, in Piazza Willy de Luca.

COORDINAMENTO ROMANO "IO DONNA VADO IN PALESTINA" - DONNE IN GENERE
DONNE IN NERO - FORUM DELLE DONNE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA

APPELLO

lunedì 26 marzo
manifestazione telematica per il diritto all'informazione
su quanto realmente accade in Palestina e in Israele

Per aderire inviare il giorno 26 marzo 2001 ai direttori dei TG RAI il testo
proposto (evidenziando il testo e usando il copia/incolla) o propri messaggi
per il rispetto del diritto all'informazione.

TG1	Albino Longhi 		a.longhi@rai.it
TG2	Clemente Mimun	c.mimun@rai.it
TG3	Antonio Rizzo Nervo	a.rizzonervo@rai.it

Potete inviare il messaggio per conoscenza in CC a:
Presidente RAI		Roberto Zaccaria	r.zaccaria@rai.it
Membri Consiglio di Amministrazione:
Giampiero Gamaleri	g.gamaleri@rai.it
Vittorio Emiliani		v.emiliani@rai.it
Stefano Balassone	s.balassone@rai.it
Alberto Corsi		a.corsi@rai.it

Ogni messaggio va anche inviato all'e-mail: l.morgantini@flashnet.it  per
seguire il riscontro dell'iniziativa.


PER FAVORE FATE GIRARE QUESTO APPELLO E L'APPUNTAMENTO DEL SIT-IN IL PIU'
POSSIBILE. GRAZIE.


CONFLITTO ISRAELO/PALESTINESE, NON NEGATECI IL DIRITTO ALL'INFORMAZIONE

Al direttore del TG Rai 1 Albino Longhi
Al direttore del TG Rai 2 Clemente Mimun
Al direttore del TG Rai 3 Giuseppe Rizzo Nervo

Egregio Direttore,
non è più tollerabile continuare a vedere ed ascoltare servizi sul conflitto
israeliano-palestinese che sistematicamente forniscono un'informazione
distorta ed approssimativa sui fatti che stanno realmente accadendo in Medio
Oriente. E' sufficiente leggere le notizie dell'Agenzia di stampa Reuters o
gli articoli del quotidiano israeliano Haaretz per rendersi conto che state
realizzando la più completa e totale disinformazione.
Gli inviati a Gerusalemme hanno il dovere professionale ed etico di visitare
i luoghi, informarsi su ciò che realmente accade, documentare con immagini
le attuali condizioni di vita di 3 milioni di civili palestinesi.
Non interessa ai telespettatori sapere che le campagne di vaccinazione per
le/i bambine/i palestinesi sono completamente paralizzate perché i 90
blocchi realizzati dall'esercito israeliano in Cisgiordania impediscono
materialmente l'accesso ai servizi sanitari?
Che sono 65.000 le persone che attualmente  non possono uscire da Ramallah e
160.000 che non possono rientrare.
Che il 70% della popolazione palestinese è impossibilitata a raggiungere gli
ospedali.
Che oggi, a causa dell'occupazione militare israeliana, 1 milione di persone
vive con meno di 2 dollari al giorno.
Che sono state colpite dai razzi 773 case, di cui 180 completamente
distrutte.
Che 11.000 chilometri quadrati di terreni sono stati disboscati e distrutti,
25.000 alberi di olivo e di frutta sradicati.
Che il 7 Marzo  in piena notte l'esercito israeliano ha distrutto una parte
dell'unica strada che collega l'Università di Birzeit con Ramallah, scavando
trincee e distruggendo l'unica strada di collegamento tra Ramallah, il
villaggio di Birzeit e altri 33 villaggi.
Che in questi ultimi mesi 44 giornalisti sono stati colpiti da armi da
fuoco.
Che 395 palestinesi sono morti - 14.000 feriti.
Che il 46 % dei morti non sono stati uccisi durante scontri e
manifestazioni.

Tutto ciò avviene nel pieno disprezzo di tutte le regole di comportamento
verso la popolazione civile, in contravvenzione alle leggi internazionali e
in particolare alla IV Convenzione di Ginevra.

Queste e mille altre notizie ce le ha fornite la Reuters e per i vostri
inviati dovrebbe essere altrettanto facile venirne a conoscenza.
Le immagini di repertorio ed i servizi quotidianamente realizzati senza
spostarsi di un centimetro da Gerusalemme non sono più tollerabili.
Contribuiscono fortemente a che nulla venga messo in atto perché i più
elementari diritti umani del Popolo Palestinese vengano rispettati, non
aiutano a capire quali le condizioni indispensabili per la realizzazione di
una pace giusta tra Palestinesi ed Israeliani.

In attesa di una sua risposta e di un suo immediato intervento per
ristabilire il DIRITTO ALL'INFORMAZIONE, distinti saluti.

Ognuno/a la invia a nome suo o dell'associazione o gruppo









Forum delle donne di Rifondazione comunista
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Tel. 06/44182204
Fax 06/44239490