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COMUNICATO - 4 giugno: la protesta contro la parata militarecorre su internet



Alla c.a. di associazioni, singoli, movimenti e organi d'informazionione
da Massimo Paolicelli, U.S. AON  (0338/2347267)

4 GIUGNO, FESTA DELLA REPUBBLICA: LA PROTESTA CONTRO LA PARATA MILITARE
CORRE SU INTERNET
Un invito rivolto ai cittadini, ad inviare al Capo dello Stato, al
Presidente del Consiglio ed al Ministro della Difesa, un appello contro la
parata militare del 4 giugno, è stato rivolto dall'Associazione Obiettori
Nonviolenti. "Invitiamo i cittadini, le associazioni, il sindacato ed il
mondo della cultura e dello spettacolo - dichiara Massimo Paolicelli,
presidente dell'Associazione Obiettori Nonviolenti - a collegarsi al nostro
sito internet http://www.obiezione.it per inviare la loro protesta alle
massime cariche istituzionali affinchè si sospenda l'anacronistica parata
militare prevista per la festa della Repubblica".

Roma, 26.05.2000

Allegato appello

Carlo Azeglio Ciampi
Presidente della Repubblica
Palazzo del Quirinale
00187 Roma
(spedire per lettera senza affrancare)
(oppure per fax 06/46992384)

Giuliano Amato
Presidente del Consiglio
(e.mail redazione.web@palazzochigi.it)

Sergio Mattarella
Ministro della Difesa
(e.mail webmaster@difesa.it)

p.c. Associazione Obiettori Nonviolenti
(e.mail aonroma@obiezione.it)

4 GIUGNO, FESTA DELLA REPUBBLICA: PARATA MILITARE? NO GRAZIE!

"L'Italia - afferma l'articolo 1 della nostra Costituzione - è una
repubblica democratica, fondata sul lavoro". Sempre la nostra Costituzione
all'articolo 11 afferma: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di
offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali...". Consideriamo quindi anacronistico,
festeggiare la festa della nostra repubblica con una parata militare. La
Repubblica, non si esaurisce con chi vive buona parte del suo tempo dentro
una caserma, ma esprime tanti soggetti vitali che lavorano per la sua
crescita. Nel nuovo millennio, la guerra non si può considerare la
prosecuzione della politica con altri mezzi, ma semplicemente la sconfitta
dell'intelligenza politica. Per questo, esaltare la nuova potenza militare
italiana, anche sotto le mentite spoglie delle operazioni militari di pace,
è fuori dalla storia.
Inoltre questa parata avrà dei costi economici notevoli, mentre il Governo
lascia morire, per totale mancanza di fondi, il servizio civile.
Chiediamo pertanto di sospendere la parata militare. Ma soprattutto di
avviare una riflessione su cosa dobbiamo difendere, da chi, e con che mezzi.
Ci accorgeremo che avremmo sempre di più bisogno della solidarietà e sempre
meno della forza.

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