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appello per l'Eritrea



Ricevo e vi rinvio dalle sorelle e amiche di RAGGIO
Un abbraccio
Olivier

FERMATE LA GUERRA

La guerra nel Corno d'Africa, la guerra fra Etiopia ed Eritrea è scoppiata
nuovamente con una violenza che tramortisce e lascia senza speranze.
L'Etiopia ha deciso di attaccare, ha deciso di vincere un conflitto
assurdo, ha deciso di non lasciare nessuna opportunità alla pace. Lo ha
deciso con cinismo e determinazione. Lo ha deciso nonostante gli sforzi
della Comunità Internazionale per una soluzione pacifica. L'Eritrea aveva
già firmato ogni accordo di pace, aveva aderito al piano messo a punto
dall'Organizzazione dell'Unità Africana, era pronta a sottoscrivere una
risoluzione delle Nazioni Unite sull'immediato 'cessate il fuoco'. Ma
l'Etiopia vuole vincere militarmente. L'esercito etiopico ha invaso una
larga parte del territorio eritreo, ha costretto alla fuga gli abitanti di
un'importante città come Barentu, ha obbligato le organizzazioni
umanitarie a interrompere il proprio lavoro a favore dei profughi della
guerra a causa dei combattimenti, ha bombardato centri abitati e villaggi.
I numeri, come sempre, sono da apocalisse: 30mila morti, 500mila nuovi
profughi, un'eredità di lutti e dolore. E nessuna luce in fondo al tunnel
di questa nuova ondata di violenze in una delle più disperate terre
dell'Africa. Noi, che sottoscriviamo questo appello, abbiamo creduto alla
pace nel Corno d'Africa, abbiamo creduto che fosse possibile un avvenire
di speranze per generazioni di africani, abbiamo creduto che i miracoli di
uno sviluppo economico e sociale potessero davvero realizzarsi in questa
terra d'Africa. Vorremmo crederci ancora, nonostante quanto sta accadendo
in queste ore. Vorremmo che il futuro non fosse negato ai popoli
dell'Eritrea e dell'Etiopia. Vorremmo che l'attacco etiopico fosse fermato
prima che tutto diventi più irreparabile di quanto non lo sia adesso.
L'Italia ha doveri storici profondi in Corno d'Africa. Eritrea ed Etiopia
sono legati da vincoli reali al nostro paese. L'Italia può giocare un
ruolo autentico: è un interlocutore ascoltato ad Asmara come ad Addis
Abeba. La cooperazione italiana ha investito risorse, uomini, denaro in
queste due terre. L'Italia può agire, può convincere l'Etiopia della sua
follia, può alzare la voce, può pretendere che le armi tacciano, che
l'esercito etiopico si ritiri. Se così non fosse, il Corno d'Africa
annegherebbe di nuovo, e per decenni, nella violenza. L'Italia può
fermare, almeno può tentare di fermare, questa guerra. Può costringere il
governo di Addis Abeba a cessare il suo attacco. E' un intervento che il
governo italiano, le forze politiche, il Parlamento non può non fare. Non
è possibile che oggi, in qualunque parte avvenga, sia consentito alla
violenza di guidare la politica, alla guerra di decidere le sorti di un
popolo o di una terra. Noi chiediamo al governo italiano di fare
l'impossibile purché questa guerra finisca. Noi chiediamo che la pace
ritorni in Corno d'Africa. Noi chiediamo che l'esercito etiopico lasci i
territori eritrei e che nuovi negoziati rendano speranze che oggi appaiono
sepolte. E chiediamo che questo avvenga in fretta: non è giusto morire in
questa guerra.

Firmano:
Carissimi/e,
vi invio il quinto aggiornamento della lista delle adesioni.
Scusate la pignoleria, ma penso che questa prassi sia necessaria. Ricordo
ancora una volta di aggiornare anche i vostri messaggi. Il testo deve
uscire sempre con TUTTE le adesioni. Ci sono in programma alcune
manifestazioni pro-pace tra Eritrea ed Etiopia, in Italia. Chi avesse
notizie al riguardo faccia il favore di comunicarmelo. 
Grazie Elisa k.
"Raggio" <raggio@easynet.it>


Sottoscrivono l'appello: FERMATE LA GUERRA:

NIGRIZIA
MANI TESE
RAGGIO
ACLI (Milano)
ACRA (Associazione di Cooperazione in Africa e America Latina )
ADE (Adozioni a distanza Eritrea)
AdOCS (Associazione degli Operatori di Cooperazione allo Sviluppo)
AFRICHE
AICOS
ALTRAECONOMIA
AMILCAR CABRAL
PEACE GAMES
ANNULLIAMO LA DISTANZA
ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO
A.So.C. Vicenza
ASSOCIAZIONE DI AMICIZIA ITALO-ERITREA
C.R.I.C.
CHIAMA L'AFRICA
CIPSI
CISV
CITTADINI DAPPERTUTTO
COCIS
COCIS
COMBONI PRESS
COMITATO DI SOLIDARIETÀ CON IL POPOLO ERITREO
COMITATO MESSINESE DI AMICIZIA AL POPOLO SAHRAWI
COSPE
ECPAT-Italia
EDITRICE MISSIONARIA ITALIANA (EMI)
MISNA
ERIMA (Ass. Medica eritrea)
FORUM MONDIALE DELLE ALTERNATIVE
GMA Montagnana
ICEI
L'ALTRAPAGINA
MISSIONARIE DELLA CONSOLATA
MLAL
MOVIMENTO NONVIOLENTO (VR)
OEW - Organizzazione per Un Mondo Solidale
PAX CHRISTI
RINATURA
Segreteria FESMI
SVILUPPO 2000 DI FIRENZE
SERVIZIO INFORMAZIONI CONGOSOL
TERRE DI MEZZO
VIDES INTERNAZIONALE
VIS

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Di seguito aggiungiamo i nominativi di persone singole che hanno inviato
la loro adesione all'appello:

Alex Zanotelli, Bruna Sironi, Giuseppe Bacchi Reggiani, Avv. Nicola
Vizioli, Giulia Barrera, Paolo Bianchi e Laura Catapano, Helmuth Moroder,
Prof. Riccardo Leoni; Lia Bandera, Gianni Tognoni, Tonino Perna; Luigi
Bettazzi ed Elisabetta Zucchini, Paolo Scattoni e Tsighie; Giulia
Piermattei; Stefano Ratti ; Dott. Settimio Carmignani Caridi, Maria
Giuseppina Scala, Beiene Zerazion; Marco Zoli; Marica Giusto e Margherita
Minniti da Il Cairo;



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Olivier Turquet tel/fax 055580422
turquet@dada.it
Movimento Umanista: http://www.umanisti.it
per Karl e la giustizia: http://www.pegacity.it/cultura/sistampi/karl
Buone Nuove: http://www.peacelink.it/users/buone/
Multimage: http://www.umanisti.it/multimage
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In ogni poveraccio che incontrate per strada c'e' qualcosa 
di molto grande. E quando quel poveraccio soffre, 
e'qualcosa di molto grande che invoca il cielo.  Silo