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volontari per PeaceLink News



UN TESTO INFORMATIVO PER TUTTI I VOLONTARI CHE SI SONO RESI 
DISPONIBILI PER COLLABORARE A PEACELINK NEWS.


-----> PRESENTAZIONE

L'associazione Peacelink e il progetto PeaceLink News

- l'ASSOCIAZIONE

PeaceLink e' una rete telematica nata a Taranto nel 1991 per azioni di
solidarieta' e di pace. Il nome e' la fusione delle parole inglesi "peace"
(pace) e "link" (collegamento) e racchiude  lo scopo di fondo della rete:
"collegamento di pace" (o anche "legame di pace"). Socializzando
informazioni e proposte culturali, questa rete ha costituito uno spazio
interattivo in cui si sono potute incontrare e coordinare le iniziative di
volontariato sia sul piano nazionale che internazionale. Nel 1995 PeaceLink
si e' registrata formalmente come associazione di volontariato. I suoi
promotori si erano infatti resi conto che la rete non stava svolgendo solo
un servizio di interscambio informativo ma era diventata punto di
riferimento e di aggregazione, base di partenza per campagne globali che
partivano dall'informazione per giungere all'azione concreta nel territorio
e nel sociale, dalle citta' italiane fino alle metropoli del Terzo mondo.

- lA COMUNICAZIONE BIDIREZIONALE

PeaceLink ha coinvolto - nei suoi sette anni di attivita' - attivisti,
associazioni e semplici cittadini mediante "computer conference" (dette
anche mailing list) favorendo una dinamica di gruppo di tipo comunicazione
"molti a molti". La rete ha cosi' svolto una funzione "bidirezionale" (il
lettore che diventa scrittore) e "circolare" (si e' simulata una conferenza
assembleare in rete). La rete e' cosi' non solo un mezzo di trasmissione
delle informazioni (passivizzante come la TV) ma anche di partecipazione al
dialogo e quindi di comunicazione, realizzando quella che Danilo Dolci
definirebbe la transizione "dal trasmettere al comunicare".

- lE AREE TEMATICHE

Le computer conference di PeaceLink sono "bacheche di annunci" e spazi di
dibattito. Fra esse vi sono:

Peacelink News (agenzia informativa)
Buone Nuove (agenzia informativa)
Volontariato
Protezione civile ed elisoccorso
Voce a chi non ha voce (denunce di fatti e situazioni)
PeaceLink for Africa
Forum delle associazioni
Scuola ed educazione alla pace
Movimenti per la pace
Obiezione di coscienza
Armamenti e disarmo
Ex-Jugoslavia (aiuti umanitari)
Africanews
Asianews
Cooperazione internazionale
Diritti umani
Antimafia
Razzismo e antirazzismo
Ecologia e ambiente
Animalisti
Sostanze tossiche
Difesa dei consumatori
Disagio e handicap
Droga
Aids
Pianeta donna
Lavoro e sindacati
Avvenimenti in diretta

Per partecipare a questi forum permanenti di discussione e informazione
basta seguire le istruzioni riportate sulle pagine web di PeaceLink
http://www.peacelink.it oppure chiedere informazioni con un
messaggio di posta elettronica indirizzato a info@peacelink.it


- LA SCELTA DEL VOLONTARIATO

La gratuita' del servizio deriva dalla scelta di fondo per cui in PeaceLink
nessuno viene pagato ma tutti offrono servizi a partire dalle proprie
attrezzature telematiche di cui si accollano sia i costi di acquisto che
quelli di gestione. In poche parole chi entra in PeaceLink da' solamente
senza ricevere nulla in termini monetari ma ricavando unicamente la
soddisfazione di dare il proprio contributo alle campagne di pace e di
solidarieta'. Cio' vale anche per chi cura l'aspetto informativo
"giornalistico" della rete e per chi realizza e aggiorna le pagine sul web
di PeaceLink il cui indirizzo e' http://www.peacelink.it

- PEACELINK NEWS: CHE COS'E'

PeaceLink news e' un bollettino mensile distribuito gratuitamente in 
formato elettronico. E' realizzato con il lavoro gratuito e volontario di 
una "redazione virtuale" che quotidianamente raccoglie notizie, messaggi e 
informazioni che non trovano spazio sui mezzi di comunicazione 
tradizionali, per "dare voce a chi non ha voce": Associazioni, Ong, singoli 
cittadini. PeaceLink News e' una raccolta di informazioni, notizie e 
comunicati che non hanno "valore commerciale" o che non hanno il 
sensazionalismo richiesto dalla stampa e dalla televisione. Con questo 
bollettino mensile cerchiamo di creare dei "Legami di Pace" tra le 
associazioni, gli operatori sociali e la piccola editoria, per mettere in 
comune gli sforzi di chi produce controinformazione alternativa.

Il "sistema" in cui viviamo e' straordinariamente integrato, e la 
"dittatura del mercato" sta invadendo ogni aspetto della nostra vita. In 
televisione a al cinema, al supermercato e sui giornali, una manciata di 
multinazionali affermano il modello culturale, economico e sociale del 
"pensiero unico", e contemporaneamente un arcipelago di associazioni, 
volontari, ong, riviste, piccoli editori, cooperative sociali, non sa dare 
una risposta che sia altrettanto integrata, compatta ed efficace. Il primo 
passo per una azione sociale coordinata e' cercare di coordinare l' 
informazione sociale. E' questo lo spirito con cui nasce PeaceLink News.

Ogni associazione sogna di ottenere la pubblicazione di tutti i suoi 
comunicati stampa, i suoi dossier e i suoi articoli, ma la realta' concreta 
e' ben diversa. Di fronte al lavoro frustrante per tempestare di fax e 
telefonate le redazioni dei giornali, nella speranza di ottenere qualche 
riga di attenzione, PeaceLink prende l'impegno di pubblicare e diffondere 
attraverso PeaceLink News tutte le notizie, gli articoli, le informazioni e 
i comunicati stampa che riguardano le tematiche dell'associazione. Lo scopo 
e' quello di creare un "terreno comune" per informare ed informarsi in un 
ambiente di comunicazione in cui ognuno puo' essere contemporaneamente 
lettore e redattore. Per collaborare con la redazione o per inviare del 
materiale informativo si puo' scrivere all'indirizzo info@peacelink.it

PeaceLink News puo' essere utilizzato liberamente citando la fonte delle 
notizie, e puo' essere stampato, fotocopiato, distribuito e diffuso in 
qualsiasi formato cartaceo ed elettronico.

- PER COLLABORARE CON NOI

Puoi contribuire liberamente alla creazione del bollettino peacelink news, 
sia per la PRODUZIONE delle informazioni (inviando articoli, segnalazioni e 
documenti sulle mailing list di peacelink) oppure per la DISTRIBUZIONE 
delle informazioni (stampando e fotocopiando i bollettini per distribuirli 
dove riterrai piu' opportuno). Per rientrare dalle spese di stampa e di 
fotocopia puoi prelevare dal sito alcuni libri e dossier, che stampati, 
fotocopiati e fascicolati possono essere distribuiti in cambio di una 
offerta libera, che di solito ripaga ampiamente delle spese di stampa.

Il modello di informazione che proponiamo e' una informazione militante 
basata su una struttura "leggera" e autofinanziata, una struttura 
costituita dalla rete dei volontari che scelgono di dedicare qualche ora 
alla settimana per diventare redattori, editori e distributori del 
bollettino. Anche un impegno minimo e' molto importante: bastano dieci 
fotocopie al mese del bollettino, distribuite nelle cassette della posta 
del proprio condominio.

- CONCENTRAZIONE DEI POTERI INFORMATIVI

Il flusso planetario delle notizie e' dominato da un modello dittatoriale. 
La maggior parte delle informazioni che circolano su giornali, 
telegiornali, radio e riviste provengono da un oligopolio di agenzie di 
stampa internazionali, che ogni giorno svolgono un'opera di selezione, 
controllo e filtraggio delle informazioni. La gente comune e' esclusa dal 
grande circo dei media, i cui attori principali sono le 300 societa' che 
dominano il mercato dell'informazione mondiale. Di queste societa' 144 
appartengono all'america del nord, 80 all'europa, 49 al giappone, e 27 al 
resto del mondo. 4 agenzie tra queste trecento gestiscono l'80% del flusso 
delle notizie: sono le americane Associated Press e United Press 
International, la britannica Reuter e la francese France Presse. Dai soli 
Stati Uniti viene il 65% delle informazioni mondiali. La quasi totalita' 
delle informazioni del sud del mondo passa attraverso queste grandi agenzie 
di stampa prima di raggiungere i nostri giornali e i nostri TG. Spesso le 
realta' piu' emarginate e le piu' grandi ingiustizie sociali vengono 
semplicemente ignorate. Tutta l'informazione prodotta al di fuori del 
cerchio ristretto delle grandi agenzie di stampa viene soffocata e travolta 
dai colossi dell'informazione. I protagonisti delle notizie vengono 
immediatamente espropriati delle informazioni che li riguardano, ed 
immediatamente i fatti vengono raccontati, una volta filtrati dai grandi 
gestori dell'informazione, senza che coloro che sono parte in causa abbiano 
la possibilita' di esprimersi. Tutto cio' puo' essere combattuto soltanto 
garantendo una molteplicita' delle fonti informative e garantendo ad ogni 
individuo l'accesso a potenti canali comunicativi attraverso il pieno 
utilizzo delle nuove tecnologie della comunicazione. E' questo l'obiettivo 
con cui nasce PeaceLink News, che attraverso la telematica cerca di 
utilizzare l'efficacia e l'economicita' della comunicazione elettronica per 
dare voce a tutte le persone, le situazioni e le iniziative che vengono 
escluse dal circuito dell'informazione "ufficiale".

- LIBERTA' DI STAMPA

La concentrazione di grandi gruppi editoriali, televisivi e mass-mediatici, 
frutto del cammino inesorabile verso il mercato globale, sta soffocando la 
piccola editoria, l'autoproduzione letteraria, la stampa locale, le piccole 
riviste delle associazioni e degli organismi no-profit, schiacciati da un 
"libero" mercato sempre piu' esigente e competitivo. Ogni giorno, 
nell'indifferenza generale, muoiono riviste, case editrici, piccole radio 
locali e molte altre forme di espressione editoriale, radiofonica e 
televisiva che non possono garantire il profitto necessario alla loro 
sopravvivenza. Questa nuova forma di censura e di limitazione della 
liberta' di stampa, che si nasconde dietro la presunta ineluttabilita' 
delle leggi economiche, e' un grave pericolo per la nostra liberta' di 
espressione, per il nostro pluralismo e per la nostra democrazia. I nuovi 
bavagli alla liberta' di stampa, alla liberta' giornalistica e alla 
liberta' editoriale sono bavagli che passano inosservati alla maggior parte 
delle persone, e proprio per questo rappresentano una preoccupante minaccia 
per una societa' civile distratta. Di fronte a questa grave crisi 
editoriale, gia' da tempo avvertita dagli operatori del settore, 
rivendichiamo il diritto a forme di espressione, di stampa e di scrittura 
costruite con nuove regole, che diano priorita' ai contenuti e non alla 
vendibilita' di un prodotto culturale come un libro o una rivista, che 
favoriscano la produzione di informazione locale, variegata, multiforme, 
pluralistica e autogestita contro il potere economico di chi puo' 
permettersi di sostenere i pesantissimi costi fissi necessari per la 
distribuzione dei propri prodotti editoriali nei supermercati, negli 
autogrill e nelle edicole di ogni citta' d'Italia. E' per questo che 
PeaceLink News sceglie di giocare la propria partita informativa al di 
fuori delle logiche commerciali. Noi non siamo giornalisti prezzolati, ma 
volontari legati da una passione comune per l'informazione sociale. Il 
nostro obiettivo non e' aumentare il numero dei nostri lettori alla ricerca 
dell'"audience", non abbiamo inserzionisti pubblicitari che pagano i nostri 
stipendi, non abbiamo un "padrone" o un gruppo editoriale che puo' cambiare 
o limitare il nostro modo di fare informazione, scriviamo articoli, 
elaboriamo informazioni e cerchiamo notizie per il semplice gusto di farlo, 
per la sensazione di liberta' che deriva dal pensare con la propria testa, 
cercando gli strumenti informativi e cognitivi per un pensiero sempre piu' 
libero che aiuti anche gli altri a liberare la propria mente da preconcetti 
e da idee preconfezionate.

Per la Redazione di PeaceLink News 
Carlo Gubitosa
c.gubitosa@peacelink.it