Peppe Sini: "Le due cose piu' atroci, il primo dovere"



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Date: Thu, 29 Sep 2011 11:26:06 +0200 (CEST)
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Subject: Le due cose piu' atroci, il primo dovere

 

LE DUE COSE PIU' ATROCI, IL PRIMO DOVERE

Tento ancora una volta di dire nel modo piu' semplice le due cose piu' atroci che accadono oggi in Italia.

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La prima: lo stato italiano sta partecipando alle guerre che massacrano innumerevoli esseri umani in Afghanistan e in Libia. Lo stato italiano sta uccidendo degli esseri umani innocenti.

Lo sta facendo violando le leggi, ma con la complicita' del popolo italiano che lo sa ma non reagisce, assiste inerte alle stragi compiute dal nostro paese.

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La seconda: lo stato italiano sta perseguitando innumerevoli esseri umani con una politica razzista. Lo stato italiano sta perseguitando, riducendo in schiavitu', privando della liberta' e facendo morire degli esseri umani innocenti.

Lo sta facendo violando le leggi, ma con la complicita' del popolo italiano che lo sa ma non reagisce, assiste inerte alle persecuzioni razziste compiute dal nostro paese nei confronti di migranti e viaggianti.

*

Questi due fatti, consistendo di uccisioni e persecuzioni le piu' abominevoli, sono le cose assolutamente salienti, gli elementi decisivi, della situazione italiana oggi.

Tutto il resto e' nulla in confronto a questi mostruosi crimini.

Questi due fatti convocano ogni persona che vive in questo paese al giudizio e all'impegno.

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E dunque il primo dovere morale e civile, il primo dovere esistenziale e politico di ogni persona decente in questo paese e' contrastare queste uccisioni, queste persecuzioni.

Il primo dovere di ogni persona decente e' far cessare le stragi, e' far cessare la violenza razzista e schiavista.

E' il primo dovere di ogni essere umano: salvare le vite umane, difendere l'umanita'. Tutto il resto viene dopo.

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Il 2 ottobre, Giornata internazionale della nonviolenza, in tutte le citta' d'Italia si dispieghi l'azione politica nonviolenta affinche' cessi l'illegale partecipazione italiana alle guerre in Afghanistan e in Libia; affinche' cessi l'illegale persecuzione razzista dei migranti e dei viaggianti; affinche' cessi il criminale sperpero dei pubblici denari per l'apparato militare, le armi e le guerre assassine; affinche' si dimetta il governo guerrafondaio e razzista, criminale e corruttore; affinche' si affermi la legalita', la democrazia, la dignita' e la solidarieta' umana.

 

Peppe Sini

responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

direttore del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino"

 

Viterbo, 29 settembre 2011

 

Mittente: "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

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