25 Aprile in Puglia: l'Altra Molfetta Resiste!



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Subject: 25 Aprile in Puglia: l'Altra Molfetta Resiste!
From:    "Doriana Goracci" <dorianagoracci at hotmail.it>
Date:    Wed, April 25, 2007 4:05 pm
To:
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A Molfetta stamattina faceva caldo, era nuvolo, una cappa grigia avvolgeva
tutto, la gente ha fatto festa a modo suo, magari svegliandosi tardi...
Ma le autorità, erano pronte al "rito" tradizionale.
E' stata una mattinata cominciata presto anche per certi "altri" molfettesi,
che non hanno dormito.

Tutto era stato concordato perchè si potessero onorare "tutti" i caduti.
Il sindaco Azzollini di Forza  Italia e gli assessori di Alleanza
Nazionale, insomma la Casa delle Libertà al completo e i loro fans si
erano svegliati presto: la giunta sopradetta e i suoi giovani  con le
bandiere americane e quelle italiane, della Casa delle Libertà s'intende,
marciavano in vista di Piazza Mazzini. Ma qualcosa ha guastato la "festa".

Il Coordinamento Antifascista di Molfetta, formatosi di recente, dopo
numerose aggressioni e scritte naziste e xenofobe, ha dato vita ad una
resistenza, come dire inaspettata. C'è stata un'onda anomala, forte ,
molto visibile nelle forme e nelle voci.
La banda accompagnava il corteo ufficiale, "gli altri" cantavano
Bellaciao, il sindaco parlava di pace e dei morti tutti (Nassirya in
primis) e gli altri gridavano ora e sempre Resistenza, plotoncini di
assessori e donne e uomini cercavano di frapporsi e impedire la parola, ma
"gli altri" si sono presi la piazza e gridavano vergogna. La giunta di
destra, ma se fosse stata di sinistra non sarebbe cambiata di molto,
pensava che "gli altri" avrebbero potuto tollerare due grandi striscioni
esposti con su scritto "Don Tonino Bello fai fuori i comunisti" e " Don
Tonino Bello santo subito": subito, sono stati tolti. "Gli altri" hanno
amato Don Tonino Bello.

Hanno fatto i conti male, molto male. "Gli altri" non hanno dato pace, a
quella finta e infama pace che si vuole far passare per tale. Hanno
tentato di dire  lor signori, che sono aperti al dialogo-permettono tutto,
anche il contradditorio. "Gli altri" molfettesi invece non lo hanno
permesso.
A corteo sciolto il sindaco era molto meno diplomatico che all'inizio:
invitato a cantare Bellaciao, canzone ormai bandita dal 25 aprile, ha
detto rosso in viso, che non gli andava. Non gli è andato giù questo 25
aprile e se ne è tornato a casa.
"Gli altri" prima di farlo, sono andati a fare le pulizie, hanno
scartavetrato le svastiche e le celtiche sui muri della città, hanno
trovato la giusta tinta per coprire le scritte oscene.

"Gli altri" ci sono.


Se qualcuna di quelle figure autorevoli, i fans fascisti al seguito che
continuavano a mostrare il dito medio e il saluto fascista-protetti dalle
forze di polizia- volesse sapere chi era quella signora che nel silenzio
ha gridato "Fuori la guerra dalla storia!" e ha disturbato la loro
giornata, è presto detto: la scrivente cittadina italiana.

Ho manifestato con loro, "gli altri".

La cappa è sparita da Molfetta, il cielo è tornato celeste e mi dispiace
ma "il vento soffia ancora"...

Doriana Goracci