"I care" , l'attualità di don Milani e della sua Scuola alla lu ce delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione



"I care", l'attualità di don Milani e della sua Scuola

Un progetto e un incontro pubblico per approfondire la relazione tra ICT
(tecnologie dell'informazione e della comunicazione) e scuola
dell’inclusione, nel segno dell'operato di don Milani

di Costanza Braccesi


A 40 anni dalla morte di don Lorenzo Milani e dalla pubblicazione di
“Lettera a una Professoressa”, nasce a Napoli un progetto della Bottega
della Comunicazione e della Didattica che intende sensibilizzare sui temi
dell’educazione democratica.

L'iniziativa è portata avanti in collaborazione con la Fondazione Don
Lorenzo Milani, la Direzione Generale Sistemi Informativi del Ministero
Pubblica Istruzione, la Rete italiana delle scuole ENIS(European Network
Innovative School) e la Cooperativa di Transizione Scuola Lavoro “Fly Up”
di Napoli.

Dalla pubblicazione della “Lettera” di don Milani, la scuola italiana non
è mai più stata la stessa: un’intera generazione di studenti e insegnanti,
partendo dalle sue sollecitazioni, ha cercato da allora di vivere e
praticare i valori di una scuola per tutti, senza discriminazioni. È stato
don Milani a coniare il motto "I care", letteralmente "Me ne importa, mi
sta a cuore" (in contrapposizione al "Me ne frego" fascista): questa
frase, ben evidente all'ingresso della Scuola di Barbiana, riassumeva le
finalità educative di un’istruzione orientata alla presa di coscienza
sociale e civile e di una scuola che promuoveva l”apprendimento
cooperativo”, una delle strade che negli anni seguenti sarebbero state
battute per contribuire, con successo, a innalzare i livelli di successo
scolastico e ad abbassare la dispersione scolastica.

Oggi saper leggere e scrivere ed essere un cittadino consapevole significa
anche saper usare con sicurezza e competenza le tecnologie digitali; il
progetto della Bottega della Comunicazione si pone proprio la finalità di
promuovere nella scuola e nella società azioni positive per realizzare al
meglio la scuola dell’eguaglianza delle opportunità per tutti e per
ciascuno, mettendo al centro gli "ultimi" della società, il loro recupero
scolastico e, contemporaneamente, sociale. In questo senso qual è il
contributo che possono dare le ICT a una scuola dell’inclusione? E quale
può essere di conseguenza il ruolo di una scuola ENIS?

La “Bottega”, attraverso una lettera e il progetto sollecita la scuola
napoletana e, a livello nazionale, tutte le scuole ENIS, a impegnarsi su
questo fronte. E lo fa attraverso varie azioni:

- un primo incontro pubblico il 2 aprile 2007
- vari incontri con insegnanti, sull’attualità didattico-pedagogica del
metodo milaniano “aggiornato” dalle ICT
- lo studio e la riflessione sugli scritti di Don Milani, in particolare
“Lettera a una professoressa” e “L’obbedienza non è più una virtù” con la
conseguente produzione, a cura degli studenti, di opere contenenti
percorsi, approfondimenti, racconti di esperienze che partano dal
messaggio di don Milani.
- un’apposita sezione con materiali prodotti dalle scuole sul sito
www.bottegacd.it


Info:
tel. 081.19569588
mobile 347.3503147
e-mail bottegacd at libero.it
web http://www.bottegacd.it