Il mare non basta



Il mare non basta

Dopo trentotto anni di occupazione militare, il 12 settembre l'ultimo carro
armato israeliano ha lasciato la striscia di Gaza.
Il primo giorno di liberta' per migliaia di palestinesi si e' colorato di
blu; il blu del mare che molti di loro, soprattutto bambine e bambini, non
hanno mai potuto vedere, anche se distante pochi chilometri dalle loro
abitazioni. A separarli dal mare erano le colonie ebraiche di Gush Katif.
La liberazione della striscia di Gaza e' un fatto importante, cosi' come e'
stata altrettanto importante - almeno su piano simbolico - la dichiarazione
fatta da Sharon che questo e' un primo passo verso il riconoscimento di
uno "Stato Palestinese".
Tutto cio' e' molto importante, e' un primo passo sulla strada della pace e
va valorizzato, ma e' sicuramente insufficiente.
A Gaza i palestinesi sono, si', liberi ma respirano una liberta'
condizionata; le frontiere, gli spazi aerei e marittimi continuano ad essere
controllati dalle truppe israeliane, si ritrovano irrimediabilmente separati
dai territori palestinesi e la presenza degli insediamenti israeliani in
Cisgiordania rende impossibile l'unita' territoriale palestinese.
Lo "Stato Palestinese" che Sharon immagina e vuole e' un piccolo insieme di
Bantustan destinati a formare un'entita' debole, frammentata e dominata da
Israele.
Infatti in Cisgiordania, sui territori palestinesi crescono gli insediamenti
israeliani e la costruzione del muro della vergogna prosegue.
E' un muro che divide famiglie, costringe bambine e bambini a percorsi
impossibili per andare a scuola, distrugge l'economia e umilia
quotidianamente migliaia di palestinesi e giorno dopo giorno, non fa altro
che accrescere l'odio e non garantisce - purtroppo - la sicurezza del popolo
israeliano, perche' l'unica barriera efficace contro il terrorismo e' la
pace.
Noi crediamo che per una vera PACE non si possano concedere briciole, ma
bisognerebbe essere disposti ad un ritiro totale entro le frontiere del
1967, spedire a casa loro tutti i coloni dei territori occupati, fare di
Gerusalemme la capitale di due stati, senza muri ne' annessioni e senza il
controllo assoluto sulla vita, la politica e l'economia dei palestinesi.


Donne in nero Varese
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