COMUNICATO STAMPA: IL GAVCI PROTESTA



Comunicato stampa - Bologna, lunedì 14 gennaio 2005

IL GAVCI PROTESTA

"Gravi Disfunzioni Nel Servizio Civile Volontario"



Il <principio di sussidiarietà> non viene applicato. Norme e approvazione
dei progetti e dei volontari/e: tutto è centralizzato a Roma, con tempi
lunghissimi (un bando o due all'anno), che poi non vengono rispettati.

Il GAVCI di Bologna ha presentato alcuni progetti di servizio civile entro
settembre 2004, con un lavoro di burocrazia pazzesca. Tra l'altro, tali
progetti devono prevedere l'impiego di almeno quattro volontari/e; però, al
momento, si può impiegare solo un volontario/a, non di più.

I progetti avrebbero dovuto essere approvati entro il 2004, così che i
volontari/e potessero entrare in servizio all'inizio del 2005. Siamo a metà
febbraio e dei progetti non san dire ancora nulla.

Non ci sono i soldi? Un motivo in più per richiamare i soldati dall'Iraq e
dalle altre zone di conflitto armato, dove l'Italia è connivente con la
guerra scatenata dagli USA o dalla NATO, in spregio della nostra
Costituzione all'art. 11. Per il Kossovo, ad esempio, la stessa Albright,
<segretaria di Stato> di Clinton, ha dichiarato: "Comunque noi, in Kossovo,
abbiamo difeso gli interessi americani", non i Kossovari. Così pure, la
guerra in Iraq è stata decisa per tutt'altri motivi che la
democratizzazione del paese, sfornando bugie a ripetizione, poi smentite
dalle commissioni di inchiesta dell'ONU e degli stessi USA.

Poi il governo ha il coraggio di dire che non ha i soldi per il servizio
civile?

Spero proprio che anche qualche parlamentare della maggioranza voti <no> al
rifinanziamento delle missioni militari all'estero, da domani in
discussione al Parlamento, in ascolto della propria coscienza. Allora ci
saranno i soldi per il servizio civile, per gli Enti Locali, per la
Cooperazione Internazionale e altri servizi sociali, maledettamente
tagliati nella recente FINANZIARIA, come anche nelle precedenti.

In conclusione, abbiamo il diritto di chiedere al Governo un trattamento
decente del servizio civile: no al burocratismo eccessivo, più
decentralizzazione alle Regioni e alle Province, tempi più rapidi per
l'approvazione dei progetti e per l'avvio del servizio civile dei giovani
volontari/e, finanziamenti adeguati al funzionamento e allo sviluppo di un
servizio civile sano e socialmente prezioso.

p. Angelo Cavagna, presidente GAVCI