Il sogno di un Medioriente senza armi nucleari bloccato da Israele



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Il sogno di un Medio Oriente senza armi nucleari bloccato da Israele
di Massimo Ragnedda

L’Iran, lo sappiamo tutti visto che da qualche anno è diventato uno degli argomenti principali dei mass media, sta cercando di costruire centrali nucleari. Per scopi civili, come il regime iraniano dice, anche per potenziali scopi bellici come Tel Aviv ritiene.

Io sono contrario al nucleare ovunque nel Mondo. Ho votato contro il ritorno al nucleare in Italia e sono ovviamente contro il nucleare in Iran, sia per scopi energetici e ancor di più per eventuali e non provati scopi bellici. Ma sono anche contro il nucleare in Israele, tanto più visto che viene usato anche e sopratutto per scopi bellici. Israele è l’unico stato nel Medio Oriente ad avere l’arma nucleare e, a differenza dell’Iran, non ha mai firmato gli accordi di non proliferazione nucleare. Israele ha sempre rifiutato di confermare la detenzione di ordigni nucleari, ponendosi al di sopra della legge e del diritto internazionale, ma non è affatto un mistero che detenga tra le 200 e le 400 testate nucleari pronte all’uso. Inoltre Israele non ha mai fatto mistero che è pronto ad usarle contro l’Iran qualora voglia dotarsi dell’arma atomica. Un paradosso: bombardare con (mini)bombe nucleari un paese colpevole di volersi dotare di armi nucleari.

Il modo più semplice e indolore per fermare la corsa dell’Iran ad avere il nucleare sarebbe un trattato sul disarmo nucleare in tutto il Medio Oriente. La conferenza che si terrà nella capitale finlandese alla fine di quest’anno è stata promossa dai paesi arabi ed è fortemente sostenuta dall’amministrazione Obama. Una buona notizia, per chi ha cuore un mondo denuclearizzato e la pace in Medio Oriente. Peccato che proprio Israele si rifiuti di partecipare. L’ho fatto per bocca di Yigal Palmor, portavoce del ministero degli esteri israeliano, il quale ha aggiunto che il rifiuto di Israele è stato annunciate da Shaul Horev, il direttore della Commissione Israeliana per l’Energia Atomica, a Vienna durante il 56˚ meeting dell’International Atomic Energy Agency (IAEA).

Peccato, sarebbe stata una possibilità di dialogo e sopratutto un concreto passo avanti verso un Medio Oriente denuclearizzato. Ma Israele, ancora una volta, si rifiuta di partecipare. Scalda i motori per una nuova guerra, quella contro l’Iran, che destabilizzerà tutto il Medio Oriente e avrà ripercussioni ovunque nel mondo. La guerra non è l’unica opzione a disposizione: esiste la diplomazia, esistono gli accordi di non proliferazione nucleare ed esistono le conferenze che si pongono l’obiettivo di dialogare per arrivare a un accordo che prevede un Medio Oriente denuclearizzato. Ma l’unica potenza nucleare nell’area, per non perdere la propria supremazia militare, si rifiuta di partecipare. Un vero peccato.

21 settembre 2012