Il massacro di Houla - L'investigazione di Der Spiegel



Mi sembra che nessuno in questa lista si sia accorto di questa importantissima investigazione su Houla pubblicata lunedì scorso da Der Spiegel:

http://www.spiegel.de/international/world/a-look-back-at-the-houla-massacre-in-syria-a-845854.html

La ricerca mi sembra alquanto più solida di quella della FAZ e giunge a conclusioni opposte. Purtroppo non ho il tempo né di tradurla, né di sintetizzarla adeguatamente, dico solo che, a differenza di Rainer Hermann, gli autori di questo reportage si sono recati personalmente a Houla, riportano con nome e cognome le testimonianze di sette persone, per lo più testimoni diretti del massacro e membri delle due famiglie vittime Sayyid e Abdul Razzaq, da cui risulterebbe che gli autori erano bande miste di militari e civili provenienti dal vicino villaggio alawita di Fullah, avverso agli uomini dell'FSA che controllavano Houla. Insomma sostenitori del regime. Notevole anche la testimonianza del colonnello Mohammed Tayyid Baqur, nativo di Houla, e allora membro della divisione politica del Ministero Difesa (in pratica, intelligence), che dice che il 28 maggio, pochi giorni prima dell'uscita dell'inchiesta FAZ, fu chiamato dal capo dell'intelligence dell'aviazione siriana, che gli chiese di portare a Damasco da Houla persone "povere" disposte a sostenere a pagamento la versione ufficiale sul massacro. Il colonnello rifiutò il denaro promessogli, mise al sicuro la famiglia, e disertò.

Detto questo, devo aggiungere, che la ricostruzione dello Spiegel lascia aperto qualche interrogativo: perché mai, soprattutto, questi sostenitori del regime avrebbero dovuto prendere di mira così ferocemente queste due famiglie che, pur non essendo, a quanto pare né sciite nè alawite, non risultano essersi distinte per attivismo anti-regime, al punto che, secondo le testimonianze, non pensavano di aver nulla da temere dall'esercito? Quello che il rapporto dello Spiegel proprio non chiarisce è quale sarebbe stato il movente e la ragione di un atto così deciso ed efferato. Poiché l'unica cosa a cui tengo è stabilire la verità, non posso sottrarmi ad un dubbio: è possibile che questi testimoni intervistati a Houla sotto il controllo dell'FSA siano stati intimiditi? Ed è possibile che il buon Baqur abbia rifiutato gli spiccioli (circa 300 euro) offertigli perché, chissà, meglio pagato da qualcun altro? Non lo so, naturalmente.

Concludo solo che quest'inchiesta appare, come ho detto, più solida di quella della FAZ, ma non scioglie ancora tutti i dubbi. Ulteriori indagini sono indispensabili. Quelle condotte a suo tempo sia dagli osservatori di Annan che dalla Commissione ad hoc del Consiglio per i Diritti Umani risultano assolutamente insufficienti.

Saluti a tutti,
Alberto Cacopardo