La discussione (in francese) nel CdS sulla risoluzione ONU bloccata dal veto russo-cinese



A questo link la discussione (in francese) nel Consiglio di Sicurezza sulla risoluzione bloccata dal veto russo-cinese
 
 
Erano stati preparati due documenti, uno dalla Russia e uno da Stati Uniti, Francia, Portogallo, Germania e Gran Bretagna, ma la Russia ha rinunciato a presentare il suo e si e' votato solo il testo dei paesi NATO.
 
Su 15 paesi rappresentati al Consiglio di Sicurezza 11 hanno votato a favore, Cina e Russia contro e Sudafrica e Pakistan si sono astenuti.
 
Il documento bocciato conteneva un ultimatum di 10 giorni alle autorita' siriane, invocando il Cap VII della Carta ONU,uso di mezzi militari,per rispettare i sei punti del piano Annan.Il CdS poneva questa scadenza solo alle autorita' siriane e prevedeva sanzioni (minacciava secondo il linguaggio ONU).
Secondo la Russia questo avrebbe portato prima al "sanzionamento" dello stato siriano e poi all' intervento militare.
Il piano Annan prevede sei punti che gli attori che si scontrano con le armi in Siria dovrebbero rispettare, ma il punto cruciale e' costituito da
 
gli scontri nei centri abitati.
 
I massacri dei civili che da mesi i media occidentali raccontano sono in realta' la semplificazione degli scontri nei centri abitati dove i gruppi armati dell' opposizione si insediano e l'esercito siriano vuole combattere.
In mezzo tra i contendenti armati stanno i civili, della cui incolumita' probabilmente si interessano poco entrambe le parti. L' esercito pero' e' fornito anche di armi e mezzi di maggiore dimensione e la presenza e l' uso di queste armi nei centri urbani e' probabilmente il
 
"casus belli"
 
che con questa risoluzione si voleva creare e che probabilmente si tentera' di sfruttare anche in futuro.