Guerra mediatica in Siria PRIMA PUNTATA: le incubatrici di Homs; e Emanuele Giordana



Ecco qua. Fatemi sapere se il taglio va bene. cERCO DI MANDARLA A MEDIA VARI (QUELLI DEI QUALI HO EMAIL) Seguiranno le altre puntate, al più presto. Purtroppo eravamo assorbiti dalla guerra in Libia, bisognava iniziare molti mesi fa.
(Steff, a Emanuele Giordana  ho scritto e gli manderò le puntate)
 
Marinella
 
Siria. Guerra mediatica.
1 Puntata. Come si usano i neonati di Homs
La tempesta mediatica imperversa sulla Siria. I cosiddetti Comitati di coordinamento locale (Lcc), appartenenti all’opposizione, hanno detto alla tivù del Qatar Al Jazeera che almeno 18 neonati sarebbero morti nelle incubatrici dell’ospedale pediatrico al Walid perché i colpi di artiglieria pesante dell’esercito siriano contro il centro di Homs avrebbero causato un black-out elettrico, togliendo l’alimentazione agli apparecchi. Il governo nega e sostiene che gli ospedali funzionano correttamente; anzi insieme a molte altre denunce circa atti di violenza e sabotaggio compiuti da gruppi armati, riferisce che l’ospedale al Naimi in provincia è stato preso di mira da gruppi armati che l’hanno saccheggiato.
 
Ma la notizia dei neonati di Homs ha avuto grande risonanza soprattutto in Italia. E’ lecito sollevare più di un dubbio. E non solo perché nemmeno i regimi più brutali avrebbero interesse a colpire neonati e ospedali.
 
La fonte (gli Lcc) è di parte e non dà alcuna prova. Oltretutto, tutti gli ospedali hanno generatori; se c’è un black-out elettrico funzionano quelli. Succedeva perfino nell’Iraq e nella Libia sotto le bombe, dove l’elettricità andava a singhiozzo.
 
Poi l’accusa di tagliare la spina alle incubatrici ha più di un precedente e non solo in Siria. Sempre smentito. La scorsa estate i social network (twitter a partire dal 30 luglio) diffondono l’atroce notizia: tutti i bambini prematuri sono morti nelle incubatrici ad Hama perché gli shabiba (milizie di stato) hanno tagliato l’elettricità durante l’assalto alla città. Si parla di qaranta in un solo ospedale; senza precisare quanti sarebbero negli altri. Il 7 agosto la Cnn riferisce: l’Osservatorio siriano per i diritti umani di Londra (sempre quello) denuncia l’assassinio di otto bambini prematuri, “martiri” nell’ospedale al Hurani, sempre a causa dei black-out. Ovviamente nessuna notizia circa il lavoro dei generatori….Una foto corredava la denuncia: un gruppo di neonati, arrossati, tutti insieme in un unico lettuccio. Dopo qualche tempo viene fuori che la foto era stata pubblicata mesi prima sul giornale egiziano al Badil al Jadid e si riferiva a un problema meno grave, ed egiziano: un ospedale sovraffollato di Alessandria. I bambini erano rossi e vivi, anche se in spazi ristretti.
 
Del resto, chi non ricorda l’altro falso, datato 1990? Gli invasori iracheni avevano rubato le incubatrici negli ospedali pediatrici, causando la morte di diversi bambini prematuri. Venne poi fuori che il tutto era stato orchestrato dall’ambasciata kuwaitiana negli Usa, che agiva sotto le mentite spoglie del Comitato “Citizens for a Free Kuwait” e con l’assistenza da parte dell’agenzia di public relations Hill & Knowlton - per la modica cifra di 1 milione di dollari.
Del resto anche l’ultima denuncia dell’Unicef riguardo alla Siria (400 molti fra i minori – in inglese children) è molto vaga quanto alle fonti; si riferisce a “media presenti a Homs” e a “rapporti” (all'Unicef internazionale abbiamo chiesto più dettagli, finora invano).
 
Marinella Correggia

Da: stefania russo <stefruta at yahoo.es>
A: nowaroma at googlegroups.com
Inviato: Giovedì 9 Febbraio 2012 15:42
Oggetto: RE: [nowaroma] Da Art.21,,-.......l'ordine a Homs e' "Ammazateli tutti."-L'informazione democratica sta prendendo un abbaglio
Ornella tu conosci personalmente Emanuele Giordana, il conduttore di Radio 3Mondo? puoi provare a contattarlo e a chiedergli un appuntamento o almeno che valuti la possibilità di dare voce alle notizie che non vengono passate sulla Siria?
Che ne pensi?

--- El jue, 9/2/12, Ornella Sangiovanni <osangiovanni at hotmail.com> escribió:

De: Ornella Sangiovanni <osangiovanni at hotmail.com>
Asunto: RE: [nowaroma] Da Art.21,,-.......l'ordine a Homs e' "Ammazateli tutti."-L'informazione democratica sta prendendo un abbaglio
Para: nowaroma at googlegroups.com
Fecha: jueves, 9 de febrero, 2012 14:48

Non mi sorprende, purtroppo.Dico purtroppo perché Emanuele per me è un amico. Ma sta anche lui fra gli adepti del "politically correct".A questo si aggiunga il fatto che la maggior parte di quelli che "fanno informazione" (???) qui da noi di Siria (e Medio Oriente) non ne sanno quasi nulla. Quanto a trovare il tempo (e la voglia?) per documentarsi, neanche ci pensano.Perché faticare? Tanto c'è al Jazeera ... Ornella
Date: Thu, 9 Feb 2012 08:23:19 +0100Subject: Re: [nowaroma] Da Art.21,,-.......l'ordine a Homs e' "Ammazateli tutti."-L'informazione democratica sta prendendo un abbaglioFrom: loretta.mussi at unponteper.itTo: nowaroma at googlegroups.comSi è ripetuto questa mattina a radio 3 mondo con Emanuele Giordana, che ha ripetuto e aderito su ogni cosa a quanto detto da Aljazeera
loretta
Il giorno 09 febbraio 2012 01:06, Ornella Sangiovanni <osangiovanni at hotmail.com> ha scritto:
E' deprimente, sì, è davvero deprimente.L'articolo in questione, per essere precisi, viene dal sito di informazione (???) "Il Mondo di Annibale" - ed è stato ripreso da quello di Articolo 21.Un grosso problema nell'informazione "che fa riferimento al centro sinistra"? Altro che grosso, è gigantesco! Almeno secondo me. La questione è semplice (purtroppo): sono tutti adepti del "politically correct", e questo - ahimé - non si limita all'area del centro sinistra, ma si estende anche a una parte di quella che viene ancora definita "pacifista" (?), "contro la guerra", e via di seguito.Non bisogna mollare, no - certo, ma consapevoli che si tratta di una lotta davvero impari.Sulla Siria la disinformazione in atto è davvero vergognosa. Dal momento che giornalisti sul campo ce ne sono davvero pochi (se pure ce ne sono), e che le fonti delle notizie che circolano sono quelle che sono, come giustamente si fa rimarcare spesso su questa lista.Sì, più realisti del re! Almeno la stampa anglosassone "mainstream" (dalla BBC al New York Times), pur diffondendo in sostanza le stesse notizie, ha cura di solito di fare presente nei pezzi pubblicati che "non c'è modo di verificare le informazioni in modo indipendente".Qui da noi no, ci mancherebbe altro ..."Queste indecenti ipocrisie rendono evidente che la storia, dopo venti anni, si sta ripetendo uguale a se stessa (...)".Che perla! "Bancarotta morale del pacifismo"??? Anche del giornalismo, direi - quando si pubblicano cose del genere spacciandole per informazione ...Ornella
Date: Wed, 8 Feb 2012 19:15:55 +0000From: elbano9 at yahoo.itSubject: [nowaroma] Da Art.21,,-.......l'ordine a Homs e' "Ammazateli tutti."-L'informazione democratica sta prendendo un abbaglioTo: pace at peacelink.it; nowaroma at googlegroups.com; semprecontrolaguerra at googlegroups.com
Questo articolo e' tratto da www.rt.21.org l' associazione per la difesa della libera informazione.
C'e' evidentemente un grosso problema nell' informazione che fa riferimento al centro sinistra italiano. Sia chiaro nessuno vuole che non siano liberi di informare come vogliono.
 
Ma chi e' contro la guerra non puo' contare su Art.21, Rainews24, Tg3, la7, La Repubblica. Sono piu' accaniti della stampa cosiddetta moderata.
 
A questo punto...non bisogna mollare.
Con educazione, con pazienza, sapendo che hanno mezzi piu' potenti,
ma che noi con i nostri limiti abbiamo ragione.
 
marco
 
 
A Homs e' sterminio. L'ordine e' ''ammazzateli tutti!''
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di Riccardo Cristiano
,A Homs e' sterminio. L'ordine e' ''ammazzateli tutti!''
da Il mondo di AnnibaleIl Cremlino assicura: " Bashar vuole porre termine alle violenze". Vuol dire che l'ordine a Homs è "uccideteli tutti."
Tanti lo chiamavano con il suo pseudonimo di "Omar il siriano", ma oggi merita di essere ricordato con il suo vero nome, Mazhar Tayyara. Aveva 24 anni ieri, quando è uscito dalla sua abitazione di Inshaat, quartiere relativamente tranquillo di Homs, per andare a soccorrere i feriti di Khaldiyeh, l'epicentro dei bombardamenti dell'esercito siriano. Lì, mentre soccorreva i feriti, una granata lo ha colpito a morte. Per il regime è stato un sollievo mandarlo al creatore, visto che da mesi lavorava come producer per i giornalisti stranieri. Ma quanti altri cittadini stanno compiendo lo stesso viaggio di Mazhar in queste ore? I calcoli sono ridicoli, visto che i palazzi crollano suoi loro inquilini da tre giorni, gli ospedali vengono bombardati, manca il pane e in molte zone della città anche l'acqua. La situazione è cosi tragica che la signora Asma al-Assad, consorte del presidente siriano Bashar al-Assad, ha inviato una mail al quotidiano britannico Times dicendo di amare suo marito, di condividere i suoi sforzi, ma aggiungendo che vorrebbe anche consolare le vedove dei morti della sua città d'origine, Homs. Questa ipocrisia dal Palazzo Presidenziale non solo sorprende, ma inquieta.Una inquietudine che è diventata terrore quando il ministro degli esteri russo, Lavrov, al termine del suo incontro "fruttuoso" con il consorte della signora Asma ha dichiarato: "il presidente Bashar è determinato a porre termine alle violenze". Tradotto dal diplomatichese questo vuol dire che l'ordine impartito ai reparti che assediano Homs è questo:"ammazzateli tutti!"Se non fosse una tragedia i siriani avrebbero certamente incorniciato la perla pronunciata subito dopo da Lavrov:"Assad mi ha informato che il lavoro di revisione della Costituzione siriana è completato, nelle prossime ore il testo sarà divulgato per essere sottoposto a referendum popolare già nelle prossime settimane, forse già in marzo". Queste indecenti ipocrisie rendono evidente che la storia, dopo venti anni, si sta ripetendo uguale a se stessa. Venti anni fa Assad padre fece massacrare 20mila siriani ad Hama. Questa volta basteranno 20mila vite per riportare il silenzio e la stabilità ad Homs?Le ultime notizie che giungono dagli Stati Uniti ci dicono che per la prima volta il Pentagono sta studiando le eventuali disponibilità militar nell'area. Cioè stanno monitorando le truppe e i mezzi che potrebbero essere mobilitati nel caso la Casa Bianca decidesse di studiare l'opzione di un intervento. Il gesuita Paolo Dall'Oglio, che vive da decenni in Siria, ha proposto un'altra mobilitazione, quella dei pacifisti. "Vengano in migliaia per proteggere la popolazione da tutte le armi". Si preparerebbe così, per il coraggioso padre Dall'Oglio, il terreno per un intervento diplomatico vaticano, che lui auspica anche in considerazione del raccordo che il Vaticano potrebbe stabilire con il patriarcato ortodosso russo, prezioso per "capirsi" con il Cremlino.Ma il Vaticano tace, come i pacifisti, che sanno mobilitarsi solo se dall'altra parte ci sono i soldati americani.Davanti allo sterminio di Homs no, sanno solo vigilare affinché la Nato non interferisca.E' la bancarotta morale del pacifismo? Sì, ma non solo. Il loro silenzio si unisce a quello dei benpensanti, al solito indifferenti alle tragedie della storia se non intervengono nel loro condominio. Davanti al loro scandaloso silenzio e allo tzunami islamico che verrà come reagiranno? Condannnando l'Islam, ovviamente.Human Rights Watch ha certificato che in Siria c'è stato un eccidio di bambini, si sono trasformati gli impianti sportivi in lager. Ora è scattato lo sterminio di Homs. "Requiescant in pacem".
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