Re: [pace] Bruttissimi presagi e memoria cortissima



Caro Lorenzo,
vorrei farti presente che quando dici che la "lobby finanziaria" è "il risultato matematico del capitalismo" dici proprio quello che lorsignori ti vogliono sentir dire. Identificando con il "capitalismo" in quanto tale il diabolico sistema di transazioni finanziarie internazionali costruito ad arte dalla destra neoliberista del Washington Consensus, non fai altro che portar acqua al suo mulino. Agli occhi dei più, se l'unica alternativa è il crollo del capitalismo, vuol dire che alternative non ce ne sono. E così giustifichi Prodi, D'Alema, e tutta la cantante compagnia dell'eurosinistra succube del neoliberismo.
E' vero invece proprio il contrario: il neoliberismo non è affatto il risultato matematico del "capitalismo" (che è peraltro, oggi, un concetto parecchio vago), ma una sua particolarissima versione altamente patologica il cui superamento non può e non deve essere rinviato a chissà quale futuro soprassalto rivoluzionario.
Cordialmente, Alberto Cacopardo
----- Original Message -----
Sent: Monday, July 11, 2011 1:59 PM
Subject: [pace] Bruttissimi presagi e memoria cortissima

L'amara "medicina" che la lobby finanziaria internazionale ha da tempo pronta per l'Italia e vorrebbe somministrare al popolo italiano sotto un gaulatier di centro-sinistra perchè sarebbe l'unico in grado di sterilizzare eventuali proteste e sollevamenti si sta avvicinando a grandi passi. Un bruttissimo presagio è la chiamata in Israele di Bersani (da anni i candidati alla conduzione politica dell'Italia sono controllati e convalidati dal regime di Israele a nome e per conto delle lobbies finanziarie a loro riconducibili), un atto di vassallaggio che umilia l'Italia, e pone il centro sinistra nel solco degli ultimi governi della ex-sinistra guerrafondai (il bombardiere D'Alema) e carnefici dei lavoratori come Prodi con l'introduzione dell'arma letale del precariato. Eppure tutto questo sembra dimenticato, una sottile e vana euforia spinge questo popolo verso i prossimi loro kapò, incapaci di fondare su se stessi una qualsiasi forma di alternativa democratica si fanno frustare e lapidare dai soliti aguzzini patentati avita, una volta di destra e una volta di sinistra. Eppure il "nemico" non è stato mai così chiaro e soprattutto così universale: la lobby finanziaria, risultato matematico del capitalismo e della caduta tendenziale del saggio del profitto, non risparmia nessuno pur di salvaguardare i suoi profitti, attraverso il debito ed i suoi strumenti di regolazione tiene in pugno gli stati e le loro classi politiche, decide la caduta o la permanenza di un politico od altro, aggredisce una nazione libera con ricole menzogne con le armi o la depreda come la Grecia dei suoi beni e dei redditi dei suoi cittadini! Ora investito ed addrestato da Israele torna in Italia il campione del precariato (era ministro del famigerato governo Prodi) e delle liberalizzazzioni. Il suo malefico programma lo ha già preannunciato insieme al ventriloquio Casini: questa finanziaria non è sufficiente, occorre liberalizzare, liberalizzare, una formula che noin serve nemmeno in ambito capitalista: accelera la concentrazione, aumenta la disoccupazione e la mortalità (basta vedere gli Stati Uniti, il loro modello) assimila l'umanità alla putrefazione lenta ed inesorabile del modo di produzione capiotalista.