In memoria di Jochen Lorentzen



In Memoria di Jochen Lorentzen

 

 

Abbiamo conosciuto Jochen nei primi anni '80, quando ci aiutò a far conoscere il traning nonviolento in Italia, una pratica che era sorta per facilitare la formazione dei quaccheri americani e dei nonviolenti olandesi, e che ha aiutato il movimento nonviolento, e poi tutto il movimento pacifista degli anni '80, a sperimentare non solo forme di resistenza nonviolente ma anche modi nuovi di comunicare e di fare politica.

Era bello Jochen, in tanti modi. I suoi capelli in cui era imprigionato il sole brillavano nelle giornate di agosto dell'83, durante i blocchi nonviolenti a Comiso. Jocher è tra i partecipanti al campo internazionale (International Meeting Against Cruise) che manifestano davanti ai cancelli dell’aeroporto Magliocco contro la nuova base missilistica americana . La sua capacità di mediare, la sua auterevolezza, lo rendono riconoscibile, tanto che viene picchiatto, arrestato e poi espulso dall'Italia per la sua attività.

Negli anni ha continuato a studiare fino a diventare Associate professor of Business International alla Business School di Copenhagen. Ha insegnato a Copenaghen e poi in Sud Africa. Continuava a mantenere rapporti in Italia con l'Università di Firenze.

Proprio mentre stava tenendo un ciclo di lezioni all'Università di Pisa il suo cuore l'ha tradito.

E' morto di infarto, a 49 anni, martedì 15 febbraio mattina.

Chi lo ha amato e conoscituto ha la cerrtezza che il sole continuerà a giocare e a riflettersi nei suoi capelli e nel suo sguardo.

Vicenza 18 febbraio 2011

 

 

Paola Baglioni




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