riflessioni dopo il NO NUCLEARE DAY



Il No Nucleare day del 26 giugno nel suo svolgimento ha evidenziato elementi problematici sui quali mi provo a tracciare degli spunti di riflessione. Non so se potremo discuterne domani, 6 luglio, alla riunione degli antinucleari convocata per le 17.00 in via Borsieri, 12 - Milano.

A mio avviso, emerge la necessità dell'autonomia, non pregiudicante livelli unitari più ampi e generici, di una componente di "ecologia sociale" nel movimento antinucleare che, per farla breve, insista sui seguenti punti:

1- l'impostazione da democrazia cognitiva, per la quale il problema è troppo serio per essere delegato ai soli esperti.

2- il legame tra nucleare civile e nucleare militare.

3- l'approccio "NO PIL" che deve proporre il nucleare come vicenda emblematica dell'assurdità della logica economica attualmente prevalente.

4- la combinazione tra conflittualità e costruttività, che include la pratica del "consumo critico".

di Alfonso Navarra - Fermiamo chi scherza col fuoco atomico

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